29 MDXXV, OTTOBRE. 30 nirlo per vassallo, se dovea tenirlo per grande principe, e che sempre lo diria come lo dice al presente. E il signor Ducha, venendo mò al proposilo di la zanela, li apresenlò do cavalli, uno bianco, l’altro murziglio, i quali dicono che valea 200 milia ma-ravedis senza sella. El bianco inselado e conzado a la zanela dicono che valea più di 6000 ducali, e uno negro moro mollo allo e ben disposto, vestito di raso bianco e azuro, el qual li menava per la re-dena ; il cavallo muziglio con una coperta di raso azuro, fodrà di damasco bianco bordada per tutte le parte e con fiori d’oro e una zachema overo capestro leniva di oro di martello mollo ricamente lavorado e havia una cadenella d* arzenlo in la fronte, la boca del cavallo infrenado e uno altro negro ; come l’altro el menava per la redena. Deteli ancora una lanza di la zanella indorada fino al mezo di oro di martello mollo riccamente lavorada e smal-tada,e una altra di la medema maniera con el rega-ton di oro e lavorala un palmo di la medesima maniera, e uno altro moro che la portava. Donolli più 6 muli molto ben guarnidi di brocalo e di veludo • biavo. Deteli etiam 6 cariazi belli, grandi, con tulli li soi bisogni ricamenle con 6 coperte di grana con le arme di Mendoza. L’altro zorno, che fu Mercore, mangiò il Re e il Ducha li donò una saliera a modo di lorre di homenagio, zoè su quattro ....... di oro, che J disseno che poi pesar 2000 ducali, e lavorata de dentro, dove si poi lenir corlelli, pironi, e pevere e zucaro e queste cose e havia 4 scudi con le arme di Mendoza per cadami canlon uno, e diseno che ’1 Ducha suplicò al Re che se servisse di questa per i do cause, la prima insegnai di sua servitù, l’altra perchè tenendo la Sua Maestà in tavola quando manzasse, sempre Soa Maestà si aricorderia di esso Ducha. Da poi manzar, il Re si parli per Alchala, donde ancora el signor archiepiscopo di Toledo li feze gran festa. Diseno che haverà speso il Ducha de sua propria caxa, senza le altre cose che ha speso da manzar, da 20 milia ducali. 171) Fo letto lettere di 10, 12,13, 14, 16, 18, di sier Lorenzo Orio dotor et cavalier, orator nostro in Anglia, date a Londra dii mexe di Avosto passato. Et come a dì 18 si publicò lì la trieva falla fra quel serenissimo Re con la Franza fino al primo di Decembrio proximo. Scrive, quel Re va a solazo per l’isola. 11 reverendissimo cardi- (i) La carta 10* è bianca. nal Eboracense fa il lutto, nomina il cavalier Caxalio, 1’ Auditor di camera et lo episcopo Usardinense. Si manda do oratori in Franza per Iralar acordo fra questi due regni ; il I’azeo orator di qui ha hauto licenlia di venir a repalriar, et si ben li fosse scritto per altri in nome del Re che ’1 tornasse, Soa Maestà li scrive non le ubedisa et vengi di longo; la qual lettera di licenza è sta fatta far per il Re senza saputa del Cardinal. Scrive parole del Cardinal ; di-toli presente lui Orator per nome dii Papa zerca far una liga, et la risposta falla per esso Cardinal el Zuan Joachin oralor di Franza è lì et parla etiam di questo. Soa signoria reverendissima disse bisognava prima rechieder tre cose a Cesare: la prima lassi il re Christianissimo, secondo si ’1 voi luor la principessa fia del Re per moglie senza darli altri danari, ma quelli l’ha hauto sia per dola, el la terza saper se ’I vorà venir in Italia armado a tuor la corona, nel qual caso si poiria far una liga, altramente non. Et par che Cesare habbia scrilto a questa Maestà si ’1 voi darli la principessa per moglie con darli ducati 400 milia in contadi per dola, aliter lo liberi di la promessa et iuramento fallo per sua Cesarea Maestà di luorla per moglie, aziò possi maritarsi in altre done. Li è sta risposto si è conienti dar la principessa senza darli altri danari eie. Lettera dii ditto, di 9 Septembrio. Come la paxe era conclusa fra questa Maestà et la Franza tratata qui per domino Zuan Joachin, et si aspetta risposta di Franza di madama la Rezenle, si voi cussi li capitoli, et come era stà publicà de qui et mandala a publicarla a Bologna, Paris et Roan, et si aspetta la retlification di madama la Rezente. Et è reslà certa differenza di 60 milia scudi per certi danni di corone, et di tre nave erano siate prese poi falla la trieva per .... e non ancora publicala, et di questo è stà electo do iudici, il canzelier di Londra per questa Maestà, el il can-zelier di Lanson per la Franza. Item, il cavalier Caxalio torna orator a Roma. Di Roma, di sier Marco Foscari orator 17* nostro, di 28 Septembrio, drizate a li Cai di X. Coloqui bauli insieme col Papa. Soa Maestà li ha ditto voi remover Alexandro Bigi è al governo di Siena. Dii ditto, di primo Octubrio. Scrive colo-quii hauti col Papa, et li disse haver lettere di Spagna di 3, come il re Christianissimo era an- Ìdato a la caza con bona vardia, el che non era ancora zonto il Cardinal Salviati legato a la corte,