527 MDXXV, DICEMBRE. 528 • lettere, a bore 9 di notte se habbiamo reduli nui Conte, Capilanio et io Orator et Capilanio al Golfo per consultar tal andata di esso Capilanio, et unitamente per conservatici) di la bona pace, iudican-docosì esser il voler de Vostra Serenità, habbiamo deliberato, atrovandosi la fusla a Novegradi, esso Capilanio non debia andar, et scritto a esso magnifico Proveditor il rispecto habbiamo in tal materia, facendosi largamente intendere opinion nostra esser di procieder talmente in conservation dii loco de Possedaria. Et che per tal causa non se habbia a venir a le man con esso signor san-zaco. Et per il simile habbiamo fallo intendere al patron di la fusla, per fuzer le opposilion, che fono falle di le cose di Clissa. Nè altro per bora habbiamo che sia degno de notilia a Vostra Serenità, cuius gralice eie. Postscripta. In questa hora prima di notte, habbiamo haulo lettere dal magnifico suo Proveditor, date hozi a Nadin, a bore 4 di zorno, per le qual ne significa il sanzaco ancor non esser zonto solfo Obroazo, ma ben parte de sue zente, el lui magnifico Proveditor prociede maturissima-mente etc. Iadrae .... Copia di uua lettera dii conte Zuane di Cor- bavia, scrita al suo orator a Zara. Honorande in Christo pater rnissier prò Stefano. Sappiate come, a l’imbrunir di la sera zonzesi-mo a Possidaria, et vene uno homo di Obrovazo, qual ha visto l’hosle sotto Obrovazo. Per tanto per 1’ amor di Dio parlale con quelli signori se a qualche modo polesseno dar qualche aiuto, che si niella la biava dentro, perchè per altro non si perderà se non per mancamento di victuaria. Però pensale a questo come meglio vui sapete, et nui adesso an-demo in la montagna per causa di trovar homeni, el speremo in missier Domenedio, che avanti olio zorni noi veniremo con hoste et homeni perchè li ritroveremo prepuradi. ZuAN CONTE DI CORBA VIA a dì 15. A dì 23. La mattina, veneno in Collegio li do oratori francesi, videlicet lo episcopo di Buius et domino Ambrosio da Fiorenza, dicendo haver haulo lettere di Roma di 19. Come il signor Alberto da Carpi li scrive il Papa hnverli ditto di la bona mente che l’ha a le cose de Italia el concluder la liga con la Pranza el la Signoria nostra, et che si ben 1’ havia tolto do mexi de tempo per scriver in Spagna, era stà ben fallo per veder se ’1 puoi lassar il ducha de Milan, et che passado li do mesi, non restando il Duca in Stado, el levando le zente dii Slado di Milan fa al lutto far la liga etc. Et volendo, di questo li faria uno breve. Pertanto esso signor Alberto havia scritlo di qui, aziò si scrivi se ’I dia farsi far questo breve overo non. El il Principe con il Collegio li consigliono che non è si non ben ad farsi far dillo brieve eie. Disseno essi oratori dii partir in quela nolle il Robodangies per Pranza, el haveano scritto a Madama la rezente in bona forma, aziò presto si vengi a la conclusimi. Po termina per la Signoria e il Collegio, che li zudexi di Piovegi sier Zuan Michiel qu. sier Piero, sier Zuan Boldù qu. sier Antonio el cavalier et sier Jacomo Antonio Moro di sier Lorenzo, quali per senlenlia hanno recuperà campi 188 sollo Uderzo, che aspectava al Dogado, li qual possedeva sier Francesco Malipiero qu.sier Perazzo et sono pervenuti in soi fradeli poi la soa morte, et hanno hauto il possesso, però dovendo haver il quarto, che habbino il quarto di dilli campi 1’ officio di Piovegi da esser parliti fra loro et altri, con questo la Signoria per la valuta li possi dar tanti danari quanto saranno stimali, et quelli reslino al Ducato. 19, 1. Di Zara, di sier Vetor Barbarigo conte, sier Zacaria Vallar esso capitanio, sier Piero Zen orator et sier Hironimo da Canal capitanio al Golfo, date a Zara, a dì 16 di questo. Come turchi erano andati a Dobrovazo loco dii conte Zuane di Corbavia,el aspectavano il bassà, et come in dillo loco erano solum 40 homini da falli et poca vicluaria. Item, par questi turchi sian cavali 1000, fanti 500 et do boche de arlelaria. Et l’aviso e copia di la ditta lettera è scritta qui. Da poi disuar li Savii non si reduseno, solum 353* vene sier Pier Landò savio dii Consejo, sier Michiel Morexini savio a terra ferma el sier Piero Orio et sier Lunardo Boldù savii ai ordini, el essendo venute lettere di le poste, fono lecle in camera dii Serenissimo. Il sutnario sarà qui sotto. Fo mandato in Verona, in questa sera, ducali 3000 per compir la paga; ma non sarà compila che comcnza l’altra. Di Verona, fo lettere dil Provedador menerai Fexaro, di 22, fiore 4. Come, per lettere di redori