831 MDXXVI, FEBBRAIO. 832 lentia me fece intendere, che piacendomi voriano passare atorno le mure di questa terra per andar in Vinellina loco di là di Alexandria ; a le quale li ho 555 fatto risposta che siano ben venuti, et che non so-lum per il cremasco ma per tutti i lochi di la Illustrissima Signoria sempre che andarano saranno ben visti et carnali, per rizercar cussi la bona ami-cilia et pace è tra la Cesarea Maestà et Illustrissima Signoria mia. Le qual zente doveva levar liozi, ma per el cativo tempo non sono levali. Di Brexa, dii proveditor generai Pexaro, di 15, hore 4. Come da Milan non ha nulla più di quello scrisse ; solum di Cremona ha aviso che li lanzinechi sono de lì è cressuti in numero 1500 boni fanti, ma tra done, ragazi et altri fanno il numero 2000, a li qual se li fa lespexe per cremonesi, por non esser il modo di darli le page loro ; el etiam lo fanno aziò spagnoli non enlrino dentro. Quelli dii castello enseno fuora per la via di fuora la terra, el toleno victuarie et le portano in castello. Etiam fanno qualche trieva a la zumata per venir qualche uno in la terra per qualche occorenlia. Item, è slà fallo cride de lì conforme a quele fono falle a Milan, che queli dii castelo erano sotto pena di re-belione in termine di 4 zorni a nome di l’Impera-dor. Scrive, haver da li reclori di Bergamo, che al caslelan di Mus per grisoni è stà lassà le Ire pieve; ma per altri avisi ha il contrario, che non li danno se non 11 rnilia scudi in do termini, la milà di presente et l’altra milà questo Septembrio ; el il caslelan li lassa adesso parie di oratori, el il resto lasserà questo Septembrio. lt