637 MDXXVI, GENNAIO. 638 liberalo, e che questo Re sarà conservalor di la liga e torà la protetion di quella, e che havia dillo a domino Zuan Joachin oralor francese vadi in Pranza a far la si concludi ; et come havia haulo lettere di Roma dii cavalier Caxalio, scrive non dubita il Papa farà la liga con Franza e la Signoria nostra. Tamcn ha lettere di Spagna che li avvisa il Papa pratica acordo con Cesare per via dii suo legalo e formavasi li capitoli ; poi li disse francesi haveano armà in Normandia 6 nave di 2000 bole l’una, le qual anderano in Provenza a unirse con l’altra armata si fa de lì, e che per mar e per terra la Franza farà il dover contra la Spagna ; et che domino Zuan Joachiu si partiva per Pranza, e quel Edoardin ritornava a Madril dal re Cliri-stianissimo. Ancora scrive il Cardinal disse al suo secretarlo, che il cavalier Caxalio di Roma scriveva il Papa esser ben disposto e che’l formava li capitoli di la liga con la Franza ; et haver lettere de Lion di soi oratori, come a Lion per lo episcopo Matisponense era slà cantata una solenne messa, et madama la Rezente havia zuralo di observar li capitoli conclusi con questa Maestà. 423 Dii ditto Orator, di 17. Come era parlilo domino Zuan Joachin per Franza, al qual ha dalo sue lettere. Dii ditto, di 23. Che havia auto tre man di lettere nostre, le ultime sono di 22 Novembrio. Eri andò dal revendissimo Cardinal e li comunicò il lutto, el soa signoria reverendissima li disse che il Presidente di Roan oralor francese restalo qui era stalo da sua signoria, e averli dillo aver aviso da Lion come era slà mandi commission a Roma per Robodanges. Da poi soa signoria ringratiò di l’amorevol comunicatone faloli e di la risposta fala a li oratori cesarei. Disse, zerca il mandar di auditori a li prefati oratori è il costume nostro ; dicendo aver lettere di Franza, da Lion che i voleno far la liga con la Italia, e aver lelere di Roma di 28, il Papa haver mandà a Cesare la dispensation di le noze. Et che se intertien la Franza con parole. Scrive l’arzivescovo di Capua, el esser lettere li Spagna di la corte di 6, di la conclusion di le noze di Cesare in la sorela dii re di Portogaio, et che il re Christianissimo li ha fallo parli-do di tre milioni d’oro, zoè uno milion de prae-senti, il reslo in termine di uno anno; ma che Cesare voi la Bergogna et etiam la Picardia, eh’ è meza la Franza ; etiam voi Lenguadocha. Item, disse haver aviso che a Milan il marchese di Pescara era morto ; poi disse che ’1 Re mandava il prolonotario Caxalio qnal è a Roma fralelo dii cavalier Caxalio a Venecia a star per suo oralor, con portar li capitoli di lo acordo fato con Franza, nel qual la Signoria è nominà el è bon la debbi intrar et ratificar queli, perchè il Re li darà sempre aiuto acadendo ; e si manda la commission a Roma al dito prolonolario, qual etiam va a Ferara dal Duca a persuaderlo entri in la liga e sia capelanio di la liga. Poi esso Cardinal li disse havia falò uno studio di scolari in Auxonia, et voria haver libri di Roma e di Venelia di quelli fono dii Cardinal Ni-ceno e quelli è a Santo Antonio fo dii Cardinal Grimani, grechi, e sono a pena; voria farli a copiar in caria bona ; prega la Signoria lo servi che l’averà per cosa carissima. Di Verona, di rectori, di 7. Come il sufra- 423 * ganeo vicario el comissario dii Datario episcopo de lì, erano venuti a dirli esso reverendo episcopo per beneficio di le anime haveva impetralo uno iubilco nel domo, qual dovea principiar questo Santo Antonio, a dì 17 di l’instante e durerà per molli giorni, e le elemosine erano destinale la mila a la fabbrica di San Pietro el l’altra mila a la rubrica dii dito domo come apar ne le bolle. Unde esso Capilanio li disse: questa cosa in questi tempi turbolenti haveva bisogno di bona consideralion per molti respecli, pregandoli non volesseno publiearlo fin si ha verse ordine di la Signoria nostra. E cussi fono conienti di sopraslar. Et per la signoria nostra con il Collegio li fo scritto non lassasse pubblicar. Copia di lettere di sier Francesco Bragadin 424 qu. sier Hironimo, va Consolo in Alexandria, date in Corfù a dì 15 Deeembrio 1325; scritta a sier Alvise d’Armer suo cu• gnado. Come a dì 6 scrisse che era slà terminà indusiar con le galic va in Alexandria de li fino zonzese le do galie solil le qual va a la Zefalonia, el questo per li corsari che havemo inteso esser sopra Sapienlia, i qual havea preso una nostra nave, ma (aioli poco danno. A dì 10 di l’instante zonse di qui el magnifico Provedilor di l’armada con galìe 5, per el qual havemo inteso che questo corsaro è quello prese Polobianco in ponente, barza benissimo armada, et havea preso la nave andava in Alessandria con le frutte et havevali tolto panni baie 50, rami coffe 70 el duo groppi di oro, de li qual uno era di missier Mafio Bernardo. Dixe che l’havea do altri groppi e che il patron li havea scoxi. Da poi, per due galìe