FEBBRAIO. 836 835 UDXXVr, Di Eoma, di V Orator nostro, vene lettere, di 15............... A dì 19. La malina, fo lete in Collegio le lettere di Eoma, di 15, il sumario di le qual scriverò di sotto. Et non fo altra lederà, et introno li Cai di X per lezer le opinion di Savii, et scriver hozi per il Conseio di X a Constanlinopoli. Item, sier Lunardo Emo cao dii Consejo di X andò in Rialto a sentar a l’incanto per deliberar la decima di le minere di Agort, la qual . . . . Da poi disnar, fo Conseio di X con la Zonta. Et scrisseno a Constanlinopoli a . . . . con darli aviso di la conclusion di 1* accordo fra 1’ Imperator et il re di Franza, et........... Fu scritto a Roma, a l'Orator nostro, con mandarli copia di l’aviso havemo dii sopradido acordo. Fo preso, cbe il lodo di Jacomo di Pergo sifazi, con condition che ’1 si ha ubligato dar ducali 2000 contadi et tuor tanti debilori dii dazio dii ferro. Fo poslo, una gratia di sier Davit Bembo qu. sier Alvise et sier Francesco Grilli di sier Domenego, ai qual tochono al lollio una croxefa con zoie per ducati 1000, la voleno dar a la Signoria, la qual Jacomo da Pergo la voi tuor e metter nel suo lolho a conio di la Signoria per ducati 1000, et dilli do nobeli voleno star 5 anni haver li soi danari da la cassa dii Conseio di X, overo scontar da poi in soe angurie et altri, et voleno esser Sopracomili da poi ludi li rimasti per il Mazor Conseio et per il Conseio di X. Et balolala non fu presa. Li mancò una balo-ta : 15 di sì, 10 di no, una non sincera. Fo balotato et ledo la poliza di qualro voleno venir in Pregadi con dar ducati 500, i quali fono questi primi notadi qui sodo; et poi cadaun aricordò altri, sicliè ne feno al numero di 15, eh’è ducati 7500; nè più fo nominali che sudano passadi, et luti li remasi saranno qui avanti scripti. Et fo mal fatto a crescer il numero dii Pregadi; ma il bisogno fa far di queste cose. XV rimasti per andar in Pregadi. 558 Sier Andrea Morexini di sier Justinian, Sier Hironimo Grilli qu. sier Marco, qu. sier Luca, Sier Francesco Morexini qu. sier Antonio, qu. sier Francesco, Sier Alvixe di Prioli dal Eancho qu. sier Marco, Sier Hironimo Morexini qu. sier Piero da san Cas-san, Sier Zuan Capello qu. sier Lorenzo, qu. sier Zuan procura tor, Sier Silvestro Morexini qu. sier Zuane da santo Aponal, Sier Antonio Donado qu. sier Bortolo, qu. sier Antonio el cavalier, Sier Thomaso Contarmi qu. sier Alvixe, Sier Nicolò Donado qu. sier Jacomo, fo a la tavola de l’intrade, Sier Vicenzo Grimani di sier Francesco, fo camerlengo di comun, Sier Benedeto Venier di sier Nicolò, qu. sier Hironimo, Sier Zuan Donado qu. sier Alvise, qu. sier Zuane, Sier Ferigo Valaresso di sier Polo, qu. sier Ferigo, Sier Zuan Emo di sier Lunardo, qu. sier Zuan el cavalier. Di Crema, dii Podestà et capitanio fo lettere, date a dì 17, horel. Come ha aviso queli dii castelo di Milano a di 15 insileno fuori et furon a le man cum li lanzineeh et scaramuzorono insieme. Item, scrive, da uno Girardo da Fombio provisionalo in questa camera li è stà referilo, che uno suo amico qual compugnava la moier di uno favorito dii marchexe dii Vasto a Milan, et non trovando suo marido li, la andò di là da Milan 25 miglia verso Pavia, et zonta a quel loco con ditto messo, uno di queli capitami spagnoli disse a quelu donna : ic Vostro marido è andato a Pè de monli et credo starà li qualche zorno, sì per aselar quele genie ta-liane cum spagnoli, si perchè se dice che sguizeri se preparano per voler calar ». Item, ditto suo amico li disse, intese lì die ’I marchexe di Saluzo dava danari, et che quelli di Pavia se havea cavato fuora alcuni pezi di artelaria dii castelo, et se diceva per mandarli verso Pè de monte. Item, dice ditto Girardo, che era gionlo a questi giorni in sul piasen-tin cerca 800 cavali et 3000 fanti spagnoli domandando alogiamento per tre zorni, el che heri,esendo lui a Piasenza, si discoperse che ditti yspani voleva-