219 MDXXV, NOVEMBRE. 220 defendere questa città, alla quale, per securità del servitio de Sua Maestà, Vostra Excellentia ordinerà et tenerà per bone che iurino fidellà et obedientia, principalmente ad tenere ordine suo et chiareza de sua volunlà Joanne Angelo Rizio se Vostra Excellentia lo volerà tenere in se, il che serà conira mia voglia, assecurerà che starà ad omne rechiesta de Sua Maestà Cesarea, Politiano, supplico Vostra Ex-cellenlia che me lo dia, poi che come homo mio è stalo piglialo, et questo facendo come meglio facia potrà Vostra Excellentia mandare persona allo Imperatore; il che io laudo et laudai sempre che in omne evento da Sua Maestà ha da venire il remedio. Dafa in Milano, a di i di Novembrio 1525. 141 Da Mantoa........... 142 Hi Roma, di V orator Foscari nostro, di 3. Come havia ricevuto nostre di 30 col Senato. Fo dal Papa exortando Soa Santità facesse cavalcar le zelile di Mantoa a Parma et facesse fanti, mandasse l’homo a sguizari et si concludesse la liga, dicendoli li cesarei si voleno insignorir dii Stado de Milan. Soa Santità disse lo faria e faria tornar il reverendo Verulano a sguizari, et voleva prima acordar questi oratori sguizari venuti qui. Voi scriver in Spagna al Legalo parli all’Imperatore voy lassar il ducha di Milano nel Stalo, perché non fazendo -tutta Italia si moveria contra di lui e praecipue la Illustrissima Signoria, e che in consonanza si scrivi al nostro Orator é in Spagna che unito con ditto Legato parli all’ Imperator di questo. Lauda il star in la pratica con li oratori cesarei di tratar acordo. Disse poi esser tornalo Paulo da Rezo, che Soa Santità mandò dal marchese di Pescara, el qual Marchese non ha voluto vadi a parlar al Ducha et li ha ditto dii bon animo suo verso Soa Santità et la Signoria nostra, et che zerca il Stato de Milan voi asecurarsi di quel Stato per haver zercà il Ducha far contra la Cesarea Maestà cattive operation ; et che ’1 debbi assecurar Soa Beatitudine in suo nome sopra la sua fede, non è per far guerra nè al Papa nè. alla Illustrissima Signoria. E che li havea dillo li populi dii milanese sono disperati, el che ditto Marchese volea cauzion dal ducha di Milan perchè la Signoria feva zenle, et che grisoni se moveano et erano do zor-nate lontani di Milan. El disse che a Milan erano slà fatti 12 al governo del Stado. Poi Soa Santità li disse che lo episcopo di Como li havia ditto haver leltere di 25, da Lion, come madama diLanson tornava in Franza, re infecta, e che madama la Re-zente voleva far la liga con Italia e mandarla uno homo con li capitoli, e che Soa Beatitudine desidera che ’1 zonzi e monstra esser inclinato a farla, e aspela ditto messo vengi di Franza. Item, scrive che domino Jacomo Salviati li disse dii bon animo dii Papa, il qual trovoe ussendo esso Orator di la camera; poi parlò all’Auditor di la camera nuntio dii re Anglico, qual li disse il suo serenissimo Re era ben disposto alle cose de Italia e aiuterà la liga 142 et si dovesse concluderla, ma ben Soa Maestà voi recognilion de Italia di ducati 100 milia a l’anno, et madama la Rezenle voi 50 milia sul stado de Milan, et disse che ’1 cavalier Caxalio etiam orator anglico stalo etiam lui a Lion, havia lai manizo, e che ’I Re suo e il Cardinal erano ben disposti, et che havia inteso che l’Imperador havia mandà remesa in Italia di ducati 200 milia. Laudò molto l’Orator nostro domino Lorenzo Orio è in Anglia, qual disse esser assai in gralia del Serenissimo re e dii reverendissimo Cardinal Eboracense. Dii ditto, di 4,horel0. Come hozi è stato poi pranzo fin bore 2 di nolle col Papa, perochè tutto hozi Soa Santità scrisse in Spagna, et lui Orator vi andò la sera. Soa Beatitudine li disse haver scritto in Spagna al Legato in bona forma, e che non volendo lassar l’Imperator questo Ducha in stato, metti suo fratello Maximiliano; pertanto la Signoria nostra etiam lei scrivi al nostro Orator parli a Cesare in conformila. Poi disse si farà quesla lega d’Italia, et aspellar il messo di Franza et esser bon se an-demo intertenendo con li cesarei. Et scrive, nello ussir di la camera dii Papa, parlò a domino Jacomo Salviati, qual li disse haver scrillo a suo tìol Legato ben, e che il Papa è inclinato e fa provisione di ducati 400 milia, et ha il modo di 200 milia fin qui senza far cardinali per danari, perchè non lì voi far. Et ha scritto a Bologna, Parma et Modena dove stanno li capi de li fanti, stiano preparali per far fanti, et voi mandar uno suo nontio a l’Imperador. Et li disse che Lorenzo Toscan ha da Lion, di 25, dal conte Ugo di Pepoli, come monsignor di la Gisa teniva 6000 lanzinech. Et poi disse il Papa voi concluder la liga e servar loco a intrar a l’Imperador. Scrive, domino Jacomo Sadoleli secretarlo dii Papa li ha dillo haver avisi di Ilongaria, che quelli turchi che fono presi a Segna, per la liberation di quali la Signoria nostra havia scritto, erano stali relassati. Item, scrive il Papa haverli dilli haver risposto u 143 Livio Grotto li piace intender quanto ha riportato