21 MDXXV, OTTOBRE. 22 di 4, hore 2 di notte. Qual manda alcuni avisi, come il marchese di Pescara è pur a Novara con doia di stomaco, et preparava uno bancheto per il ducila di Ferrara, qual a di 3 dovea zonzer lì, et par voy mandar alcune zenle ad alozar verso Parma et Piasenza. Et ha hauto uno aviso, che ’1 Ducha di Barbon era smonta di l’armada in terra e fatto discargar le sue robe di le galle, perchè el voi andar per terra per la Franza in Spagna, et questo per dubito del mar, per li tempi contrari che usa. Item, par spagnoli voglino lenir di qui 6000 spagnoli el 8000 lanzinech ut in litteris; et è lettere dii conte di la Somaia. Dii signor Camillo Orsini, da Bergamo, di 4, al preditto proveditor zeneral Pexaro, con alcuni avisi scritti di sopra. Item, el predillo Proveditor zeneral scrive, che ’I Pagador sier Zacaria Barbaro qu sier Daniel, qual ha servito assà tempo e lo lauda assai, desidera venir a repalriar; pertanto prega la Signoria Io exaudisa e sier Piero Maria Mi-chiel camerlengo di Brexa potrà far l’oficio di Pagador e sarà con manco spexa di la Signoria nostra ut in litteris, laudandolo assai. Da poi disnar, fo Pregadi, reduto ili sala d’oro de suso, perchè la sala di Pregadi si ruma e non si poi passar in Gran Consejo se non per la scala grande di piera, poi vien fredo. El Io col nome de Dio andai in Pregadi che zà anni 5 non son sialo, che prego Dio mi doni gratia che le mie operalion in dillo Senato sia a beneficio di la mia patria. Fu posto, per li Consieri, che sier Gabriel Ve-nier electo orator a Milan possi venir in Pregadi non melando ballota, acciò sia inslruclo di le materie fino el vadi a la sua legatione. Ave : 155 di si, 5 di no, et 0, et vene in Pregadi. Di Cipro, fo ledo lettere di sier Domenego Capello luogotenente, sier Piero Venier, e sier Domenego da Mosto consieri, di 18 Luio. Scrivono dii capitar a Limisso una galia lurchesca veniva di Alexandria, per fortuna hessendo smarida da le altre, havendo rollo Palboro, sopra la qual era ianizari et con salnitri et altro. Et essendo in quelle acque uno corsaro sicilian con una barza et uno galion, in brevibus ditta galla fu presa dal corsaro li a Limisso e li turchi smontati in terra, Ire reslono in galla fo presi e morii, però che loro non volseno far difesa alcuna, imo li fo ditto svu-dasero la galia ; mai quel capitanio chiamato Sinan-bey non volse nè da la terra potè haver alcun giulo. Et mandano prima una lettera li scrisse quel capitanio di la galia avisandoli dii corsaro, et quello doveano far. Item, tre deposilion hanno fallo far a loro capi turchi, videlicet dii capitanio di la galia, di l’agà di ianizari, et uno altro, quali narano il modo fu presa, laudandosi di nostri, che niuna colpa hanno. Le qual deposition hanno essi rectori mandate al Baylo nostro di Constanlinopoli et a Damasco, eie. Di sier Zuan Moro proveditor di Varmada, date in galia apresso llodi, a dì 24 Luio. Scrive il suo venir li con galle.....El venuto il Consolo in galia nostro, mandò el suo secretano con lui da quel governador turco nominalo Mechmet begì, e li mandò a presentar una vesta di damasco. Il qual governador, per esser quello dia haver da Simplicio Rizo, è nimico di la Signoria nostra e si dolse molto, dicendo per nostra causa esser sta presa dal corsaro una galia dii Gran Signor in le aque di Cipro. Et che la nave Molina, patron Pandolfo Contarmi, qual era li a Rodi relenuto, havia dà biscoti al ditto corsaro, per il chè come etiam V intese esso Proveda-dor dal Consolo, l’armala di Rodi, per prender il 12 corsaro, fala di galiote 4 et fuste 5, capitanio l’agà di ianizari, havia scontra ditta nave Molina, veniva di Cipro et tolto il Patron su l’armada, ordinato la nave sia conduta in Rodi, dicendo esso Mechmet haver di questo fatto arz al Signor, et che volerno romper la pase, con parole mollo alte. Unde il secretario iustifìcò meglio il potè; el qual governador disse che si provedesse che la galia si rehavesse, perchè el faria uno altro arz al Gran Signor, revo- ' cando quello l’havia scritto. Hor venuti a galia, arivò una galia di la ditta armada, che portava nova l’armada tornava a Rodi e havia recuperà la galia, et che 3 nave nostre, videlicet di sier Polo Nani, e il galion di sier Zuan Contarmi di sier Marco Antonio, e una altra, venivano a la volta di Venezia. Unde lui Proveditor si levò di porto di Rodi et si tirò di io certo cao, et vele zonzer ditta armada a Rodi, el mandò sier Domenego Zorzi sopracomilo a quel capitanio usandoli parole in iustilication nostra ; el qual capitanio disse havia recuperà la galia e si ronzava a Famagosla, laudandosi dii rezimenlo di Cipro, per il che dice havia scritto uno arz al Gran Signor di questo ; con altre parole, ut in litteris. Dii ditto Proveditor di V armada, date al Zante, a dì 14 Avosto. Nara il suo navegar 11 e le galle ha lassate per il mar, et ordine dati per asegurar il mar ; lettere longlie, a le qual mi riporlo. Di Napoli di Bomania, di sier Bernardin Contarmi bailo et capitanio et consieri, date a