223 MDXXV, NOVEMBRE. 224 stira zercn Babon. di Naldo, qua! chiamato, a sè, li ha detto il cavedal fa la illustrissima Signoria di lui, con altre parole; el qual volse veder la propria lettera, qual lecta disse è bon servilor di questo Stado e me He ria mille vi,te. Tamen partito, Jdip vice colale rat H ha ditto il prefa Ito Babou esser sdegnato poi la venula del signor Maja lesta de qui, perchè il Ca-pitauiOi zeneral fa capo al prefitto, Malatesta, unde desidera parlirse e andar a la custodia eli Àsola, unde lia scritljo al Provedador zeneral eie. Scrive attendono a coniar di fortificar la terra, ut in lit-tcris, et manda questo riporlo s Relation dà mo mandato a Milani de lì, partito, ho zi a dì $. Che. *t marchese di Pescara è in: Mila» el è alzato in la casa che fu del signor Z.uan Jacouio 'JfciuJ-zi, eli! marchese dii Vasta atozato apresso di lui, tulli in porta Romana de dentro. Li Iaijziuech sono, alozali in li borgi di porta Tosa et li spagnoli in li borgi. d* porla, Romana parie d/enlro et parte fuora, el fra, i lauzinech, el spagnoli poleiio esser da 6 in, 7000 et da. 150 in "200 h,omiiiii di’ arme, U. qjuali so a parte alozali in la« terra et parie di fuora in li borgi,, et se-intende che’I marchese da Pescara è sialo, a parlarli solo con il Ducha, Et per la terra si dice, che ’I signor Moron lo volea far laiar a pezi et che el signor Duclaa el Siipeva, et etiam che ’1 signor Duulia li ha dillo che’l debbi mandar da la Cesarea Maestà, che si quella vorà li darà, il castello cum la, sua persona, et che ’l castello è' ben. fornito di vie-, tuacie et zenle, et il populo se duol molto che non potera.no poetar tal cargo, et che uno zofno sarà forza liberarsi di tal cargo. A porla Tosa sono pezi 4 de antellerie, et a porla Romana pezi 2. Et beri sera partì, a hore 23 da Milano, el venendo a Lodi, incontrò homini d’ arine circa 30 et de li cariazi, et diceva andar a Milano. Et andando a Milano vide, in Lodi, pezi 6 di artellarie, et de alcune zente passone Ada si. tóen dsbano andar a Lodi, et che beri, in, Cremona li lanzichenech comenzorono a serar il castello, et insite fuora dii castello fanti, 60 quali, forono a le. man cm»ì li lanzinech et ne amazorono parechi, et aitisi feriteno. Item, scrive hozi a hore 22se ha sentitoli a Crema bombardar verso, Milan forte. Item, per riporto di uno altro nominalo Francesco da Grume!, par a Caravazo è audà 100 home-|ù d’arme et a Trevi, cinquanta, Di Milan, di V Orator, di 5, hore i di noi- 145 te. Come hozi il signor Ducha si ha fallo portar in la pjaza dentrq»dij castello tutto vestito, et sentalo sopra una cariega,, ha fatto far la risegua de li fanti sona in castello, i quali insieme co» li loro capi hanno zurato fidellà a Sua Excellenlìa cum grandissima pronleÉa d’animo, promettendo di servirla così con danari, come senza. Et di questo hozi se ne è fatto grande leticia in dillo castello, con soni di trombe e Irar di arlellarie. Scrive, in quesla sera sono zonli li nostri Oratori vieneno di Spagna, alo* zati da lui, quali starano lì per tulio dimane, poi parlano continuando el loro viazo per la via di Bergamo per venir a repatriar. Da Verona, dii provedador generai Pexaro 1461) di 7, hore 19. Come ha baulo lèttere di Bergamo, di peclori:, di beri, bore 20, et di. Coyra dii Gran-gis, date a dì 2 de 1’ instante, qual manda la copia con uno pachelo di lettere drizate a li oratori francesi a Veuecia, qual madama la Rezenle manda dii Lion,; et dicono importar, pertanto 1’ ha mandato lì ali Grezan in veronese dove è monsignor lp episcopo di Bajws, aziò possi veder quanto, li scrive. Item, manda lettere di l’Orator nostro, da Milan. Et beri fo li il contestabile di la Chiusa, li ha ditto haver aviso che a Bolzau si facea una dieta e lì esser 2000 fanti et 2000 sono a Prixi-non; etiam a Trento è fanti. Et q.uesto med,eino aviso ha baulo per via di Bergamo, di 6. Item, scrive haver baulo lettere di la Signoria, come di brieve si è per mandarli danari e bona summa ; di. che suplica sia presto. Dii G-rangis, da Coyra, a dì 2, al provedi-tor zeneral Pexaro,. Come li grisoni con artellarie haute da Misocho sono andati per bombardar il castello di Chiavena, el quello haver; ma par non habJwpo, polvere, et li sii mancala perchè ¡Mitrò foco in la montatoi) lì a Coira et brusò le polvere, unde da- li cantoni hanno trovà polvere per fiorini 1000. El scrive, se questi signori ha-vessero danari, furiano, etc, Unde lui ha scritto in Franza; ma le cose di Franza è tanto longe, che non sa che dir. Item, li manda uno pacheto di- lettere, vien da Lion, che imporla, di madama la Rezenle a li soi oratori a Veuecia, et prega quelle habbiano bono recatto. Da Bergamo, di rectori, di 6, hore 19. Mandano uno riporto di successi di grisoni in Vali* tolina, eie. Item, una lettera di Lodovico di Avo- fi) La carta 145* è bianca,