231 MDXXV, NOVEMBRE. 232 da li oratori cesarei a dirli ut supra. Andoe le tre ' parie : 5 non sincere, 16 di no, 20 di Savii, 71 dii Pexaro consier, 88 dii Bembo. Iterum queste do ultime ballolate : 12 non sincere, 64 dii Pexaro, 128 dii Bembo, e fu presa. Fu posto, per li Savii, una lettera a Roma a l’Orator nostro solliciti il Pontefice digi il modo, perchè il marchese di Pescara voi li castelli di Milan e di Cremona, et però Soa Santità voy alendere a concluder la liga con la Pranza. Item, per un’ altra lettera a parte, debbi comunicar al Papa 1’ orator Sanzes haver ditto il Ducila voi dar il castello di Cremona a la Signoria nostra ; la qual cosa è fenzion e non vera, però advertisi il Papa di questo. 188, 3, 1. Fu posto, per li dilli, una lettera a l’Orator nostro in Spagna con avisarlo di tralamenli si fa con li oratori di quella Cesarea Maestà, e la proposta e risposta fattoli con il Senato. Item, sii col reverendissimo Legalo e parli a Nmperator uniti in favorir il ducha di Milan resti in Stado; avisarli come Capiti vien li per nome dii Papa,’ ma sii secreto, et non parli di questo al Legato si ’1 Legalo non parli prima a lui. Item, avisarli di quello ha ditto il Sanzes in Collegio dii castello di Cremona, e come questo è falso, cussi è la imputation si fa al Ducha di haver tratà contra Soa Maestà, e debbi iuslilìear a l’Impe-rador la Signoria nostra non saper nulla di questo, ut in litteris. Ave: 193, 1, 1. 1^0 fu leito le lettere de Ingilterra, e posto per li Savii e Savii ai ordeni scriver a 1’ Orator nostro in risposta di soe. Primo laudar esso Orator, et come li havemo scritto nostre, et laudamo li discorsi di quel reverendissimo Cardinal, e se mai fu tempo di far è hora, perchè li cesarei si voleno insignorir dii Sla-do de Milan, e avisarli che’l marchese di Pescara ha richiesto al Ducha il castello di Milan et quello di Cremona. E dilla lettera si farà antidata a dì 4. Item, un’ altra lettera al zorno di hozi con avisarli le proposte fatte al Ducha per haver li castelli per il marchese di Pescara, pertanto parli al Re voy far provisioti, perchè Cesare si voi insignorir dii Stado de Milan e poi de tutta Italia, et nui solo non potemo obstarli. Ave ditte lettere 5 di no el il resto di si. IH Anglia, di /’ Orio orator nostro, date a Londra, a dì 27 et 30 Settembrio, 9, 15, et 18, et 22 Octubrio. Prima, come andò dal reverendissimo Cardinal a Rizimont per saper di novo, per non haver haute nostre lettere. Scrive coloqui hauti insieme, e di l’acordo fatto con la Franza in Spagna si ha resentido che l’orator di questo Re sia intervenuto senza ordine suo, dicendo, da poi che fu fatto la paxe qui tra questo Re e la Franza, Cesare havia scritto una lettera al Re, come il re Christianissimo è apresso di lui et era contento di far quello voleva questa Maestà, tu-men el vede soa signoria reverendissima che lo Imperador voi haver il dominio de Italia, pertanto è boti custodiamo ben le terre nostre e si concludi la liga de Italia con la Franza, e questo Re sarà conservator di quella, et in quelli casi come scrisse per le altre Soa Maestà etiam si scoprirà conira Cesare, perchè questa Maestà non voi che la Signoria nostra habbi danno per amarla cordialmente; con altre parole ut in litteris. Al qual esso Orator rispose. Poi li disse esso Cardinal esser stà mandato il cavalier Casalio a Lion da madama la Rezente et poi al Papa con commission ampia ; etiam a Roma per orator l’auditor di camera, et come era aviso di Spagna che il re Chri-stianissimo stava mal, et madama di Lanson era zonta lì a Madril. Et per lettere dì 30 scrive, haver visitato Joan Joachin et il canzelier di Lanson sono lì oratori di la Franza, et scrive coloquii hauti insieme, el come Madama è disposta di far la liga con Italia, dicendo Cesare non poi venir in Italia per adesso, attende a far le noze con quella di Portogallo. Item, scrive come è stà prese alcune nave de spagnoli per francesi da poi fatto le trieve. Si duol esso Orator non haver nostre da 5 Seltem-brio in qua; per via di la Franza non poi scriver. Madama Margarita era andata in Olanda, scrive, per via di Alemagna, e li a Londra si muor di peste. Item, per lettere di 9 et 15 Octubrio. Fo dal Cardinal a . . . . mia 12 fuora di Londra a comunicarli nostre di 18 e di 23 Setlembrio rece-vule, di le proposition falle per il prolonotario Carazolo et Sanzes oratori cesarei a la Signoria nostra, et la risposta fatoli. Soa signoria reverendissima lauda la risposta dieendo non se concludi, perchè Cesare vi voi ingannar. Madama la rezente ha scritto di qui il Papa voi troppe cose, voi il regno per lui, voi 50 milia ducati se li dagi al tnexe da la Franza, voi l’armala; etiam che la Signoria nostra voFtroppo, dicendo: «Concludè la liga » e che havia risposto in Franza etiam lei dovesse concluderla'; el che havia lettere del prolo-nolario Casalio di Roma, qual è fradello dii cavalier Casalio è a Lion, come il Papa era ben dispo-