741 MDXXVI, GENNAIO. 742 corniti mandati in Zefalonia e ordeni dati se li potevano trovar il corsaro per numero tre, con ordine venissero poi a Corfù ; e intese il corsaro 6 bore avanti partite di certo loco eie. Arirorda, volendo persequitar corsari, bisognerà armar 3 bastardelle, saria a proposito, e una barza di botte 600. Item, lassa galie a la custodia di Cao Malio sier Zuan Batista Grimani et sier Zuan Batista Justinian; et altre particularilà. Del ditto, di 8, date pur al Zante. Scrive conira sier Polo Justinian soracomito qual mai li ha porla ubidientia, e nara la cosa, e quasi non fo causa che lui Provedilor li rompesse la galia sua, ma per schivarlo li dete in li remi e la pope e rupe, unde fece scampar il so cornilo, et poi a Napoli volse venir a scusarsi, et lui reprendendolo lo pense in là, e scrive mal de lui, ut in litteris. Noto. In ditte lettere, scrive la fortuna bave al partir di Candia e convene aferar porlo; sier Francesco Grilli soracomitu andò per miracolo in Candia, e questo fu perchè li Soracomili non lo segue e lui voria andar unido; e va scrivendo il suo viazo. Del ditto Proveditor, date a Corfù, a dì 11 Decrmbrio. Avisa il zonzer suo lì, dove trovò che sier Alexandro Bondirnier prese la (usta di turchi, e lo lauda «ssai. Trovò sier Vicenzo Justinian soraco-mito retenulo per quel rezimento per acompagnar domino Piero Zen va orator al Signor turco. Scrive, dilla fusta presa era capilanio Zan Roso da Valenza, non di turchi. Trovò le galie di Alexandria, et quel Capilanio 1’ ha pregato vadi acompagnarle, et 496 cussi andarà. Ha recevulo dal dillo Capelanio ducati 4000 per dar sovenzion a 1’ armada, et cussi exe-quirà li mandati. Noto. Per la Signoria fo dato queste ledere del Proveditor e di sier Polo Justinian soracomito a li Avogadori, e comessoli formi processo. Fo leto una lelera hauta per via di Manloa di domino Jacomo de Capo, data a Milan a dì 23. La copia scriverò qui avanti. Fono lecle le lettere di Anglia, Franza et Roma con la solita credenza, e tolto in nota chi non è stati prima. Fu posto, avanti si lezese le lettere, una parte per li Consieri e Cao di XL, atento in la gracia concessa per questo Conseio a......di poter far stampar le opere vulgar missier Piero Bembo, e perchè altri le hanno stampale incorete, sotto varia forma, però sia............ Fu invidalo il Senato acompagnar il Serenissimo con li oratori Zuoba a vespero a Sanla Maria Formosa, et poi la matina di la Madona in chiesia a la messa iusta il solito. Dii provedador Pexaro, vene lettere a liore 23, date heri fo 29 a hore 23 in Brexa. Avisa, come ir> quella hora era zonto de li Zorzi Sturìon qual vien da Lion, è partito za zorni 8, et riporla quanto vuol la Signoria nostra, et di più; el qual è stracho el si parie per venir a la presenlia di la Signoria nostra, e dubitando non indusii per camin, ha spazato questa lettera aziò se intendi tal cosa che è a proposito di saperlo. Fu poslo, per li Consieri excepto sier Andrea Foscarini el consier, Cai di XL, Savii dii Conseio e terra ferma excepto sier Gasparo Contarmi che non si poi impazar, aleuto sono molli debitori a l’oiicio di le Raxon Nuove per perdeda dii dalio di le Ire per 100 per ducali 24 milia in zerca, quali è soliti pagar un quarto di danari di 3 per 100 et tre quarti di danari di Camerlengi di Comun, et cussi, se il dacio à vadagnà vien fati creditori a questo modo, 496’ però l’anderà parte: che tulli li debitori predilli possino pagar et debano da mo’ a zorni 15 la mità e poi de lì a uno mexe l’altra mila a raxon di ducati 80 el centener di le tre per 100 e ducati 35 li danari di Camerlenghi; et passando li termini predilli e non pagando, pagino lutti di danari contadi, ut in parte. El fo lecli li debitori, eh’è perfelissimi, li primi di la terra, con dir si cazeranno li principali, pare, Boli e (radelli, come voleno et disponeno le leze nostre. Et come si volse mandar la parte, sier Francesco da Molin cao di XL non volse esser in la parte, et sier Marco Antonio Baxadona, l’altro Cao di XL non era in Pregadi; siché per le leze non si potè mandarla. Et volendo far 5 Savii sora le acque, parte voleva e parie non, e fo licenliato il Pregadi a hore 1 e meza. Di Boma, di V Orator, di 23. Come, haven- 497 do inteso esser lettere da Lion, di 15, andò a pa-lazo. Il Papa li disse haver haulo lettere di uno suo al qual poi prestar fede: come Maximilian Sforza era partito per sguizari con 100 milia franchi per far fanti e venir a socorer suo fratello a Milan, e vien con li foraussili et il signor Renzo da Cere. Poi disse haver di Milan, che Antonio da