COI MDXXVI, GENNAIO. 602 Sier Michiel Trivixan fo podestà a Cliioza, qu. sier Nicolò . . . 58.138 Sier Zuan Moro fo capitanio di le galie di Alexandria, qu. sier Lu- nardo . . ......61.136 Sier Nicolò Michiel fo a la camera d’imprestidi, qu. sier Francesco. 93.115 f Sier FrancescoMarzello iodi laZonla, qu. sier Andrea......105. 88 Sier Hironimo Dandolo el grando, qu. sier Francesco.....56.140 Sier Fantin Lipomano fo a le Raxon nove, qu. sier Zuane .... 94.108 non Sier Piero Mocenigo fo proveditor sora i dacii, di sier Lunardo pro-curalor fo dii Serenissimo, non Sier Ferigo Morexini fo patron a l’Arsenal, qu. sier Hironimo. non Sier Silvestro Pixani fo camerlengo di comun, qu. sier Nicolò. 401 Die é Januarii 1525. In Rogatis. Consiliarii, Capita de Quadraginta, Sapimtes Consilii, Sapientes terree firmce. Essendo stà deliberalo sotto di 7 dii mese preterito per questo Conseglio, che tulli li debitori di la (ansa ultimamente posta a restituir dovesseno per tulio di 20 dii ditto mese pagarla cum il don di 10 per cento, el qual termine passato fusseno subilo tirate le marelle eie. come in quella ; el ri-trovandose ancora molli debitori de dilla lansa, et essendo necessario proveder de recuperar il denaro per li presenti bisogni nostri, essendo stale lirate sollo le marelle ad essa lansa, però : L’inderà parte, che per autorità di questo Conseglio sia deliberalo che tulli quelli che sono debitori del.la dilla lansa possino per tutto il presente mese pagarla senza don et pena alcuna ; passalo il dillo termine, quelli non haveranno pagalo la (ansa sua, come è sopra dilto, siano tenuti cum 10 per 100 pagarla di pena. De parte 183 De non 22 Non sincere 3 A dì 5. La matina fo lettere di Roma, di 4021) l’Orator nostro, di ultimo. Il sumario di le qual scriverò di sollo. Nulla da conio. Di Zara, di rectori, di ... . Come hanno aviso turchi dieno tornar sollo Obrovazo. La copia sarà qui avanti. «Di una abadessa di San Michiel in Campagna solto Verona, nominata Theodosia, fo lelo una le-tera qual scrive a la Signoria, che havendo trovato in certe scriplure anlique nel suo monasterio,che lì in cerio Iodio sollo terra cavando si troverà una gradella poi un vaso con assà danari dentro, però avisa a la Signoria, nè ha voluto far cavar senza voler e sapula di quella ; unde fo scritto a li relori di Verona vadino uno di loro a veder quelo è, e far cavar. Da poi disnar, fo Collegio di Savii in materia pecuniaria, el a l’bora solita di 24 bore vene letere di le poste. Da Bergamo, di rectori, di 3, fiore 5. Mandano questi avisi, et prima una lellera da Milan di uno suo amico. Mollo magnifico signor mio observandissiino. A questi dì passali ho scrillo a vostra signoria ampiamente ; al presente, per venire il Kosso da quella, non bisogna troppo istenderme. Se hanno lettere di Spagna, de 12 et 15 del passato, ne le quale si tiene per certo la pace Ira la Maestà Cesarea el il Christianissirno. Pur non si ha da la corte ancora lettere di questo ; tenese che il signor duella di Barbone venirà a quesle imprese de Italia ; scri-vese ancora de la venula de l’Archone con fanti 6 milia spagnoli. Et di le cose de Italia che sono varie opinione ne la corte ; pur che pare che la Maestà Cesarea delibera lenir il Sialo de Milano per sè,etche ha donalo li beni dii signor Hironimo Morene a monsignor di Nassau, et vole che lui sia condulo in Spagna. Prego vostra signoria degnasse fare provisione a quelli soldati ha in casa quel reverendo prete, del qual per allre mie ho scrillo a V. S. a la qual mi ricomando. Ex Mediolano, 2 Januarii 1525. Sottoscritta : Quel servitor fidelissimo. Item, scriveno ditti rectori, di 3. Il lator rli le presente lettere de Spagna a nui rectori, molto (1) La carta 401 * è bianca.