709 MDXXVI, GENNAIO. 710 rcpresenlando chi '1 representava ; e volendo haver il suo comito in le man nominalo .... quello si absentò subito, sichè è senza cornilo. Et queslo fo presente li Soracomiti et altri ut in litteris, a la qual mi riporto, et leda in Collegio, il Serenissimo ordinò fusse leta in Pregadi. Sier Francesco Donado el cavalier savio dii Conseio et sier Marco Antonio Yenier el dolor savio a terraferma si levono suso dicendo non se dia lezer, e queslo feno per pregi di fradelli dii dillo Provedilor. Pur il Serenissimo disse non si poteva far di men di lezerla. Quello sarà scriverò. Da Brexa, di sier Piero da cha’ da Pexaro procura tor, proveditor generai, fo lettere, di 23, ore 24. Come era venuto li uno Marchiò ... ca-valarocon lettere di Milan di Simon di Taxis maestro di le poste regie, rechiedendo licentia a meter le poste sul nostro da Milan fino a Trento a requisi-tion di quelli signori cesarei, volendole etiam metter per Venelia, el manda inclusa la lettera. Al qual li ha ditto voi saper dove voi metterle per tuor queslo tempo per haver di zio qualche lume nostro; al qual li ha dillo, che al tempo era l’orator Venier nostro a Milan, li cesarei levono le poste, etiam adesso non lassano passar li nostri subdili Adda,