13 MDXXV, OTTOBRE. 14 pragionlo il vescovo di Pistoia in posta mandalo dal Papa per farlo aquielare et assettar le cose. Quel mo’ che di più sia successo, se ne sarò avisato ne farò partecipe la lor sublimità per mezo vostro, a la qual molto me farete recomandato. Et state sano. Ferrara, 29 Scptembris 1525 Hercules Estensis primogenitus A tergo : Spedatili domino Jacobo Tebaldeo fideli paterno secretario carissimo. Venetiis. Ex litteris datis Tridenti 27 Septembris 1525 ad iUustrissimum dominum marchionem Mantutte. Noi abbiamo reassetlati questi villani in questo modo. Primo si è fallo captivo ogni suo capo et seductore che si ha potuto havere in le mani, et quelli‘che non se hanno potuto avere se sono pu-blicati rebelli, bannili con taglia, et publicatoli ogni bene. Poi alli manco delinquenti, primo se gli è levato ogni sorte de arme, excelto le spate, et fatto veto che per lo advenire non possino portare; olirà, ad ogni comune se gli è posto una taglia per re-factione de le spexe furie da li superiori, ed anche condennati ad refare ogni danno dato o patito per lor causa et da essi a persona non delinquente fatto. Sono anche privati de ogni exemplione et privilegi ad essi concessi, et che sieno veri villani per l’advenire, talmente che mi rendo certo che ad essi in 15 giorni non verà più in fantasia di farsi signori. Se ne appicarà una gran parte di captivi et di quelli si potrano havere, perchè ogni di qual-cheuno ne trabuca. Habbiamo qua 3000 fanti mollo elecli, quali starano qua in questi contorni. Le cose de Alemagna sono assai ben reasseltate, purché durino, pur si crede ehe si. 7 Da Crema, di sier Fiero Boldù podestà et capitanio, di primo, hore 2 di notte. Come, per alcuni fanti italiani venuti di Fiorenza, dicono che le fantarie italiane venivano di Franza fono a le man con spagnoli apresso Saluzo, et de loro italiani ne forono morti da 290 in 300 et alcuni feriti, et de spagnoli cerca 150 morii et molli feriti et di loro capi spagnoli morti molli et feriti, et che apresso Saluzo mia 2 si hanno reduli con Zuan da Birago cerca numero 400 taliani. 11 qual loco, per informa-zion di questi capitani è qui in Crema, è loco fortis- simo, et li spagnoli sono andati a campo in dito loco Item, scrivendo questa, è venuto uno nominalo Ja-como Sanazaro mercadante, abita a Nove loco dii zenoese, homo molto da bene, et de iudizio : dize che a dì 29 dii passato partite da Nove, et che ’1 duca di Barbon era a Saona, et non era parlilo perchè l’aveva dimandato impresiedo danari a zenoesi, et loro se havevano elusati non li poder dar tal danari per caxon di la peste. Da poi disnar fo Consejo di X et feno la Zonta 8l) ordinaria de XV, però che li Cai di X messeno per parte di farla. Item, fu preso di non far più Zonta di Iloma, nè cazar più li papalisli. Et quelli balolono sarà notadi a banda destra, quelli XV rimaseno di la Zonta a banda sinistra. Et nota. Cazete 4 gran scontri, sier Marin Zorzi dolor savio dii Consejo, sier Marco Minio fo savio dii Consejo, sier Borto-lamio Contarmi fo consier, sier Jacomo Michiel fo Cao di X. Etiam sier Andrea Gusoni procuralor, solilo a intrar di Zonta. El Serenissimo. Consieri. Sier Andrea Foscarini. Sier Jacomo Badoer. Sier Andrea Mudazo. Sier Antonio da Mula. Sier Pandolfo Morexini. Sier Francesco da cha’ da Pexaro. Dii Consejo di X. Sier Andrea Badoer el cavalier ) Sier Zuan Miani J Cai Sier Lazaro Mocenigo ) Sier Lunardo Emo. Sier Francesco Donado el cavalier. Sier Nicolò Venier. Sier Marin Corner. Sier Alvixe Gradenigo. Sier Priamo da Leze. Sier Polo Nani el cavalier. X V di Zonta. Sier Domenego Trivixan cavalier, procurator. Sier Polo Capelo cavalier, procurator. i (1) La carta 7* è bianca.