17 MDXXV, OTTOBRE. 18 signor Duca è varilo di la febre, nè la luna li ha falò movesla nè nocumento alcuno, e di le braze e di le man va migliorando. E! signor duca de Fe-rara va a Vegevene e lì sarà il marchese di Pescara. Il duca di Barbon si dovea imbarcar eri su l’armada per Spagna. Dii proveditor zeneral Pexaro, da Brexa, di 2. Con cerio aviso, che uno Sara Colona con lanze 100 voleva mirar in Parma; et allri reporli sicome scriverò di solo. Nolo. In lettere di Milan è questo aviso : Come li oratori di grisoni venuti lì con lo episcopo Verulano nonlio dii Papa per tralar acordo, valeva li castelli e le pension solite. Questi li hanno risposto esser conienti darli le pension, ma non li castelli, perchè voleno i sia dii Stato de Milan, come erano prima. Vene in Collegio 1’ orator dii ducha de Milan, che è molli zorni non è stato per la egritudine dii suo Ducha, et vene per visitar la Signoria e il Serenissimo, dicendo che’l suo Ducha si poi dir varito. Da poi disnar, fu Gran Consejo. Non fu il Serenissimo, el qual stete in palazo per non venir a Consejo per la scala di piera. Fu fallo dii Consejo di X sierValerio Valier, stalo altre volle; do sopra-comiti: sier Daniel Trun el XL zivil qu. sier Andrea, et sier Hironimo Bragadin fo a la lustitia vechia, qu. sier Andrea di Campo Rusolo, e altre voxe, e uno di la Zonta in luogo di sier Polo Nani è inlrado dii Consejo di X. Rimasi io Marin Sanudo fui di la Zon-la, qu. sier Lunardo ; mi tolse che li locò la voxe sier Zorzi Venier qu. sier Francesco fio di mia sorella, sichè con plauso di tulli, piacendo a Dio, in-trarò in Pregadi; che è zà 4 anni non son stalo, nè da poi il far di la Zonta ordinaria è slato alcun Pregadi, che posso dir esser rimasto ordinario, ma questo rimaner, per tulio il Consejo è stato più ho-norifico. Idio sia ringraziato, che sa il mio cuor tulio a beneficio de la Republica nostra et mia cara pairia. Fu posto, per i Consieri, dar licenlia a sier Andrea Contarmi podestà di Pyran di venir in questa terra per 15 giorni, eie. Fu presa. * Nolo. Ozi a Gran Consejo fu buia il quinto prò a la camera de impreslidi di Monte vechio, di la paga di Marzo 1480 Ossoduro. Fu posto, per li Consieri e Cai di XL, una parte, dar le do Quaranlie civil a una causa di sier Piero da Canal qu. sier Nicolò el dotor e nevodi, con i Boldù. El fu presa. Ave : . . . . A dì 5. La malina, fo lettere di Milan, di l' Orator, di 2. Come hanno aviso il ducha di I Diarii di M. Sanuto. — Tom. XL Barbon se imbarcò su l’armada per andar in Spagna a dì 27 dii passato, hore 4 di notte. Item, il signor ducha di Milan sta al solito; va megliorando di le braze e di le gambe. Li Oratori di grisoni e il Verulano nonlio pontificio dieno partir di Milan senza conelusion alcuna di acordo. Di Brexa, dii Proveditor zeneral Pexaro, 10 di 3. Con uno aviso ha haulo il signor Camillo Orsini, che ’1 ducha de Milan è tosegato certissimo, ut in litteris. Da poi disnar, fo Consejo di X con la Zonla nuova e il Collegio. E prima, nel Consejo semplice feno vice Cao di X, in luogo di sier Andrea Badoer el cavalier, è amaialo, sier Polo Nani non più stalo. Item, ballotono lutti li Procuratori, di quali ne dieno rimanir 9, zoè tre per procurali, et rimase-no li sottoscritti ad esser per uno anno di Zonla dii Consejo di X senza meter ballota. Di la Procuratia di la chiesia. Sier Lunardo Mócenigo fo dii Serenissimo, Sier Lorenzo Loredan » » Sier Jacomo Soranzo. Di la Procuratia di Ultra. Sier Zorzi Corner el cavalier, procurator, Sier Alvixe di Prioli, Sier Andrea Justinian. Di la Procuratia di Citra. Sier Domenego Trivixan cavalier, procurator, Sier Piero da cha’ da Pexaro, Sier Francesco Corner el cavalier, di sier Zorzi cavalier procurator. Nota. In le lettere di V Orator di Milan, di 2, è questo aviso. Come li oratori grisoni haveano richiesto la roca di Chiavena, et il Verulano nunlio pontificio aiutava a lo acordo; ma il magnifico Mo-ron li ha risposto non esser per darla etc., sichè parlirano. Item, par che quel Sigismondo dii signor Alberto da Carpi che ’1 Papa mandava in Fran-za, che fo dillo era stà morlo, non è vero, ma par sia andato di soa volunlà a la corte di Cesare, come ha inteso da uno grande lì a Milan, ut in litteris. Di Brexa, dii proveditor zeneral Pexaro, di 2. Manda lettere di Crema dii conte Alberto Scotto, di quel zorno, li notifica ha ver aviso che Sara Colona voleva inlrar in Parma con 100 lanze el al- 2