285 MDXXV, NOVEMBRE. 286 stello el tutta la terra è in arme, et serano le bote-ge. Quello succederà aviserà. Da poi disnar fo Pregadi, e l’acqua era assi grande nè si poteva passar per li ponti, et vene quesle lettere. Da Milan, di V Orator, di 13, fiore 23. Come, da poi scrila la sita di bore 20, li lanziuecb quali erano ad ordine si sono messi in ordinanza, et venuti ad alozar in porta Verzellina et in porta Comasina et edam in la conlrà de li Mayni, dove esso Orator aloza, et talmente ch’e circondatoda per tutto da essi lanzinech, et etiarn in la caxa dove lui habita ne alozano alquanti. Hanno conduto seco i pezi de artellaria quali metleruno in una boca di questa contrada, quale guardano verso il castello aziò possino offender quello; le qual artellarie sono do canoni et do ... . Li spagnoli sono anche loro ad ordine apresso la caxa del signor Marchese in porta Romana. La terra sta pur quieta el le botege sono serate. Scrive questo capitolo : Suplico Vostra Sublimità, poi che la sorte mi ha dato che in queste tante travaglie mi habbia a ritrovar con tanti contrarii che da simile causa nascer soleno, almeno 187* quella sii contenta benignamente havermi alcun rispetto, che tanta spesa che io ho patito el patisco non sii a tolal mina di la povera mia facilità et fa-meglia. El la Sublimila Vostra mi creda che più è di quello io scrivo, tanto è lo amorde la servitù mia che ho a la Sublimità Vostra el a quelo Esculentissimo Dominio, che fin ho possuto, per non darli fastidio ho sofferto. Hor che forze mie più non possono, io a Vostra Sublimila humilmenle mi ricomando. Dii ditto, di 14, fiore 14. Come li lanzinech sono ancora alozali in li lochi sui come beri sera scrisse, zoè in porta Comasina, Verzelina et in conlrà Mayna dove lui Orator abita. Li spagnoli sono etiam ad ordine presso la caxa del signor Marchese in porta Romana. Il castello stà sera lo, et qualche volta tira di li artillaria. Scrive uno di zen-tilomeni grandi di 11 li ha ditto che ’I suo star lì non è a proposito el sta con pericolo, sichè la Signoria ordeni quanto 1’ babbi a far. Non è seguito altro, e dii star del signor Marchese non ha potuto intender per esser molto a bon hora. Da poi lette queste lettere, li do Oratori stati in Spagna da lo Imperatore, hessendo sentati sul tribunal véslidi di seda, come veneno questa mattina in Collegio, sier Gasparo Coniarmi di veludo negro andò in renga el fe’ la sua relation con voce molto bassa, che mal se intendeva, ma mollo co- piosa ; il sumnrio di la qual scriverò di sotto potendo aver da lui alcune cose. Stelo da bore 3 e meza in renga. Disse de li Stali el poteri di la Cesarea Maestà chiusamente, di la sua persona et soi attinenti, et Ieri io de........... Disse in questa legatimi liaver speso dii suo più di ducati 4000. ltem, che l’orator Navaier spende dii suo, et avanti che ’1 vegni convcgnirà vender le case. Item, Plmperador li mandò drio ducati 1000 et ducali 200 al suo collega Prioli. Narò il suo ritorno stato a Lion da la Rezente eie. Laudò Lorenzo Trivisan suo secrelario, et compite voce sum-missa. El Serenissimo dete il lodo a esso Contarmi e il Prioli qual aldile liozi in Collegio, et parlò longa-menle in laude di esso Coniarmi iusla il solito, e poi fo licentiato il Conseio. A bore 3 V8 di notte si vene zoso, e eomandà secreta la relation. Sumario di la relation in Pregadi fatta di J901) sier Gasparo Contarmi stato orator a Cesare. Come era ben slà insinuilo da li nostri mazori che nel ritorno di soi oratori dovesseno referir in Senato di quelle cose che sono degne di saputa, el però non perderà tempo in dir di quelle cose che non è a proposito; ma nel suo parlar distinguerà in tre parte: I’ una de li Stadi e dominii di la Cesarea Maestà, di la qualità di la persona de quelli è soi attinenti, el la terza .... Primo. Questo serenissimo Carlo fo fiol di Filipo archiduca di Borgogna, ha quatrosorte di Stadi, uno per suo avo paterno che fo Maximiliano imperatore, l’altro per sua ava paterna madama Maria di Borgogna, la terza per suo avo materno hessendo fiol di la raina Maria che vive, e lo quarto per sua ava materna la raina Isabella. Hor il primo Stado lassato per Masimiliano è il conta diTiruol. Stiria, Ca-rintia el Carniola, e qui narò di la qualità di questi Stadi, che in Alemagna dicendo di Tiruol, è il meglio, qual confina con la Signoria nostra, sono do terre di episcopato Brisinon et Trento; quel di Bri-sinon è morto, zentilissima creatura, el è stà fallo per l’archiduca di Austria uno fiol naturai fo de lo Imperator Masimiliano, nominato Zorzi, qual è co-gitor dii vescovo di Toledo. Lo episcopo di Trento è dei primi consieri di questo Principe, et mollo da (1) Le carte 188 e 189 sono bianche.