95 MDXXV, OTTOBRE. 96 retenulo per Antonio da Leva ; il qual Moron andò lì eon 50 cavalli. El che uno Zuan Stefano Robio suo canzelier, visto il patron esser retenulo, fuzile et si ascose in una caxa, unde il marchexe di Pescara fè far proclame chi I’ buvia in caxa lo manifestasse, et cussi il conte Filippo Torniello, qual l’havia in casa, lo manifestò, fu preso et conduto etiam lui in castello. Narra tulio il modo come fu retenuto il Moron. Dice etiam come lui heri fo a Milan et partì a liore 21, et fo in castello el parlò al Duella, qual-li narrò lullo il fatto. Soa Excellentia era sentala sopra una carega con cusini atomo, e lo vele mollo disialo e non si poi aiutar, et dice che uno fiol dii dillo Moron era fuzito di Milan el andato al suo caslelo di Leco. Dii provedador generai Pexaro, date a Li-gnago, a dì 19, hore 4 di notte. Manda una relation di uno suo zerca li successi di le zelile cesaree, e come tulle le zelile ispane erano a Verzelli e Sa-luzo alozale, si moveno e vieneno in qua, etiam Antonio da Leva, et conduceano 12 pezi de artellaria di ballote di 50, e come li fanti spagnoli erano da 5000, lanzinech 6 in 7 mila, fanti italiani 4000, ha-veano lanze 1300, cavali lizieri 1000, e come l’Ar-chiduca veniva in Italia con zente, qual voi tuor il stato di Milan per lui, Modena e Rezo e al Papa tuorli Parma e Piasenza, et metter li Benlivoi in caxa, et che al presente essi spagnoli non la bravano contra la Signoria come levano prima. Item, manda uno riporlo habulo dii Podestà et capitanio di Crema per sue di 10 di uno Marco Antonio Roselo, la copia sarà qui avanti, zerca li andamenti de dilli spagnoli. Item, di domino Alberto Scolo da Crema di 18, ut in eo, qual li, scrive di successi di dicti hispani, quali hanno con sé pezi 13 de artela-rie, et nomina il conte di Golisano el uno Zuan da Leva, qual è andato a levar le zente dii Saluzo et condurle a la volta de Pavia. Item, el ditto Prove-vilor scrive se li provedi di danari, el bisogna compir l’ordine principialo di fortificar Lignago come ha ordinalo il Zeneral, almen farlo di lerren. Nolo. Come è venuto in questa terra sier Za-caria Barbaro qu. sier Daniel era pagador in campo. Huulo la sua hcentia dii Senato è venuto a repalriar. In loco suo sier Piero Maria Michiel camerlengo di Brexa fè l’oficio. 60 In questa mallina, fo in Collegio 1’ oralor di Milan con li Cai di X. Da poi disnar, fo Conscio di X con la Zonta, et Ira le altre cose preseno tuor ducali 10 milia de la comissaria fo di sier Zacaria Gabriel procuralor quali sono in procuratia, et se dieno investir in Monte vecliio per exequir adpias eausas li procuratori soi commessarii, ut in testamentoet fono tolti ad impresledo. Item, preseno di luor ducati .... milia di Monti, ad impresiedo. Item, preseno suspender la parte fu preso questo Avosto in Pregadi, che li denari deputadi a lo armar siano per questi bisogni. Item, scrisseno lettere a li reltori di terraferma, tulli li danari ubligadì con scritlure eie., siano dali al Proveditor zeneral, el avisi la sorte perchè de qiy si possi conzar le scritture. Ancora feno Ire Provedadori sora il Monte nuovo, Novissimo et Vecliio, quali habbiano autorità etiam sora li depositi dii sai, et erano sier Dome-nego Trivixan procuralor, sier Lunardo Mocenigo el sier Piero Capello, il qual sier Piero Capello è morto. Hor fono balotadi questi. Electi 3 sora li Monti. f Sier Domenego Trivixan cavalier procuratore, f Sier Lunardo Mocenigo procuralor, fo dii Serenissimo. f Sier Lorenzo Loredan procurator, fo dii Serenissimo. Sier Alvixe di Priolì procuralor, fo savio dii Conseio. Sier Francesco Foscari fo Savio dii Conseio, qu. sier Filippo procuralor. Sier Andrea Gusoni procuralor. Sier Marco da Molin procurator. A dì 21. La matìna fo lettere di Roma, di V Orator nostro, di 15 et 18. Il sumario di le qual scriverò, lecle sarano in Pregadi. Da Milan, di l’ Orator, di 18, hore . . . . Come heri sera zonse a Novara domino Jacomo Sa-co senator del signor Ducha, mandato al signor marchese di Pescara per la liberalion del magnifico Moron, qual ha referilo haver parlalo con ditto Marchese di questo, el qual non si ha voluto risolver, dicendo questa sera seria a Vegevene et li risponderia, e cussi il ditto heri sera dovea zon-zer etiam lì. 11 campo di spagnoli cavalca tutta via. E il signor Jacomo Filippo sopraditlo si aspetta hozi a disnar qui. Il magnifico Moron è stà posto nel caslelo di Pavia. Queslo illustrissimo Ducha ha mandalo 500 tanti a Cremona per custodia di quella