821 MDXXVI, FEBBRAIO. 825 fedo, parendo questa una nova de grandissima im-portantia et interesse a tutta la christianità. 5481) Ex litteris domini Suardini, datis in Toledo, die 18 Januarii 1526. Vostra Excellentia intenderà per questa mia, come a li 15 vene la nova da Madrit che lo accordo fra Cesare et il Christianissimo era concluso Bei grafia, et per essere Cesare andato a lige 12 per visitar la sorda regina Lionora, non si potè intender altro. Essendo poi ritornato beri, hoggi sono stati li capitoli in Consiglio con Soa Maestà visti, et dicesi che li attenuerà, et domane, secondo ha fallodire al reverendissimo Legalo, li farà notificare, et alora più particolarmente si potranno bavere; pur per quelo che cosi se ne è inteso qua a basso ne ponerò il più di quelo che imporla. Restituisse il Christianissimo la Borgogna a Sua Maestà. • Renuntia a la superiorità di Fiandra et a tutte le ragione che potesse tenere in Italia. Si ha da ritrovare in Fonlerabia a li 10 di Marzo proximo futuro et li obstagi lì, per passar essi in Spagna et lui in Pranza. Et da poi la sua gionla nel regno, ha sei setima -ne de termine da consigliare la Borgogna a li agenti di Sua Maestà, el da poi ha mexi 4 da far giurar a tutti li stadi di Franza de observare quanto bara promesso. Item, ha da dare 500 lanze et 6000 fanti, 12 galere armale et una banda dearlegliaria a Soa Maestà per accompagnarla in Italia a la sua incoroni!-(ione, et credo li sii limitato certo tempo, Piglia la regina Lionora per moglie; ma non la condurà sin finiti li 4 mexi, ne li quali haveudo sali-sfato a tutte le prome.-se, si reliaveranno li obstagi el condurà la moglie in Franza. Li obstagi saranno secondo che madama la Regente elegerà de li dui partiti, l’uno, overo il Delfino solo de li figlioli con 12 personaggi appresso a richiesta de lo Imperatore, zoè Vandome, San Pau- lo, dueha de Albania, Lautrecho, monsignor de Guisa, marchese de Saluzi, Brione, Memoransì, se-nescalco di Norman lia el monsignor di Lavai in Bretagna, overo il Delphino et monsignor di Or-liens secondogenito, soli, senza altra compagnia. La restituzione del stato di Borbone nel modo lo teneva inanzi partisse di Franza, et li darà certa (1) La carta 547* è bianca. summa di danari per recompenso di danari et robe 548* consumale de le sue. Li foraussili, per Stalo, ritornano a casa loro, ma de la restituirne di beni, ch’è fra sei mesi, si habbi ad risolver fra essi Re o in lutto o in parte. Item, fra essi sei mesi haranno ditti Re da nominare li amici ed adherenti. Questo è quanto per hora sì possa dire, remet-tendomi ad advisar più particularmente, publícala la capilulatione. Ex litteris domini Iacobi de Cappo, datis 549 Mediolani 8 Februarii 1526. Vostra Exeellenlia saperà,che heri dopo disnare questi signori imperiali mandorono in cuslelo chiedere tregua per quelo dì fino a sera, dicendo acca-dergli far un parlamento con queli dii caslelo. La qual tregua fu adrnessa, et fumo mandati fora mis-sier Scipion da la Tela et missier Jacomo Filippo Sacco in una cinesia che si chiama Santo Spirito apresso la stalla dii qu. gran scudiero di Sanseveri-no, ove ándele lo abate di Nazara qual gli disse per parte de l’Imperatore, elio fucesseno intendere a quanti erano in caslelo, che in termine di 4 dì volessero uscire, et che non uscendo sarebbeno chiamati rebeli et caderebeno in la confiscatone de tutti loro beni. Al qual fu risposto, che mostrandoli in scritto (al commissione esser de l’Imperatore, che credevano certo che ’I signor Ducha li cazierebbe tulli fora, et esso parimente ne uscirebbe el lasse- * rebbe il caslelo vacuo el libero a Sua Maestà per esser bonissimo imperiale ; ma che non apparendo altra commissione, credevano, de queli che erano in caslelo ivi erano ili per servire il signor Ducha suo mentre durava il bisogno di essi a Sua Exce-lenlia. El così heri, per forsi 4 bore continue si andava per la piaza dii castelo in suso le fosse liberamente et senza alcun pericolo, di sorte che lutto Milano vi ándele; et queli dii caslelo stavano tutti suso li muri a veder il populo el li amici, et fu visto quelo Jo. Paulo da Caslelo già nepote di missier Catelano, che è rimasto capitanio in suo loco, qual F altro zorno se dice esser stato aroazato in seara-muza. Hoggi si è fitto o cridato uno bando publico con 4 trombe, replicando et pubblicando il parlamento di heri, et aggiongendoli uno articulo che li foraussili per il signor Ducha debbano et possino retornare in termine de uno mexe sotlo la medesima pena. Altro aviso non si ha de la pace, se non che oggi mi ha dillo missier Filippo Piscatore, baver