577 mdxxvi, volé, si offerisse andar da sguizari con uno vostro, et promette in 15 zorni far i sarano con vui, et di questo promette la sua fede, si non che ’1 sia dana- io ; ma bisognerà dar a sguizari certe terre, che i voleno dii Stalo de Milan. II Spirilo Santo vi chiama. Di Spagna non è da temer, è aviso non fanno nulla; sichè vegnì presto. Lauda il nostro Capitanio zene-ral, ch’é ben voluto. Scrive, spagnoli questi dì mu-tinono contra il suo capitanio Zuan Urbina, e lo fece serar in uno campaniel e ferì il suo caporal. Di P Arehiduca non é da dubitar. Quesli dubitano. Il Guasto, Leva e Nazara voriano esser a Napoli in zipon. Scrive di la crida fata niun porli arme, e la notte milanesi armali denno ferite al bariselo, e poi fo reconzà la crida. Conclude, non si perda tempo e lui non è per mancar in avisar eie. Dio vi manda adesso la vittoria. 385* A dì 2. La matina, veneno in Collegio li do oratori cesarei, et uno messo di Cesare nominato Ferando . . . . , qual per il Principe fo messo a sentar di sora i Savii dii Conseio : et il Carazolo disse come Cesare havia mandato questo messo a notificar a questo Illustrissimo Dominio le sue ale-greze di le noze fate in madama Elisabetta sorela dii serenissimo re di Portogaio. El li pol lava una lettera di Soa Maes à, la qual dillo messo la apresentò, data a Toledo, a dì 30 Novembrio, scritta in latin. El Serenissimo li usoe grate parole, dicendo, olirà che per nostre lellere si havemo alegrato con Soa Maestà, eie novo se congratula verno; e allre parole. Poi parlono insieme di questo acordo di Cesare col re Christianissimo, rin^raliando soe signorie che ne mandaseno a comunicarlo. 1 qual disseno non haver altro; e non li davano piena fede. Da poi disnar, fo Colegio dii Serenissimo, Signoria et Savii, et alditeno la causa di sier Alvixe Gradenigo Cao di X intervenendo P abalia di San Ziprian di Murati, che ’1 perlende sia ius patrona-tus di Gradenigi conira sier Polo Trevixan da Santa Maria Mater Domini fradelo di questo abate, qual ha fato renonciar con regresso a uno suo fiol nominato etiam Zuane, et è slà passa a Roma, et ha speso per haverla assà danari. Et par, ditti Trevixani voleno tratar questa materia a Roma in Rota per certa suplica fata et expedita per questo Pontefice contra li Trevixani in tal materia, et voi li Lippo-mani siano insieme con li Gradenigi a far le elec-tion di l’abate etc. Et parlò per dillo sier Alvixe Gradenigo e sier Domenego suo nepote, et per li Lippomani, videlicet episcopo di Bergamo, domino Tomaxo Zanechin dotor avocato a Castelo, dimo-J Diarii di M. Sanuto. — Tom. IL. GENNAIO. 578 strando esser ius patronatus da cha’ Gradenigo per molle raxon, rechiedendo sia terminala questa materia in Pregadi, come è stà quela dii ius patro-natus di dilli Trevixani in P abbalia di San Toma di Borgognoni contra il Cardinal Pixani. Et li Trevixani voi dimostrar non è ius patronatus et per consequens dia esser expedita in Rota, el volse la copia di alcune scripture, et d’acordo ordinalo per la Signoria si fazi noia, che in hoc interim a Roma nihil innovaretur. Et si stette lutlo hozi fin passa le do hore di notte. Et vene lellere di le poste, et di Austria veehie, qual fo lecle, et il sumario è questo: Di sier Carlo Contarmi orator, date in 386 Augusta, a dì 20 di questo mexe passato di Dezembrio,più vechie di le altre. Scrive zerca a li quattro Eledori che scrisse per allre sue, che facevano una dieta in Andernoeh; par che do di loro, videlicet il Magunlino e il Conte palatino si sono parlili da poi che questo Serenissimo Principe mando il suo postmaislro, zoè maistro di le poste de lì; ma hanno ben lasato queli dii suo Conseio lì. Item, il ducha di Bresvich, quale doveva audar a lar ”2000 cavali, è partito de qui ; ma si dice non esser per questo parlilo, ma per esserli venuto nova che sua moier stà male; ha lassalo tamen qui tutta la sua fameglia. Scrive, le vale ancor non ha pagato li 80 milia fiorini a questo Serenissimo, come havevano promesso, et questo è processo per il male di domino Jacomo Foeher; et à haulo dai.... fiorini 24 milia. Scrive dii zonzer lì hozi dii ducha Yielmo di Baviera. Questo Serenissimo e lui li andono incontra; et si aspeda il reverendissimo Cardinal di Salz-purch etc. Di Verona, dii proveditor zeneral Pexaro, di primo, hore 5. Come, a hore 18 zonse lì domino Livio Grotto, vien di questa terra e torna in Franza, e il fiol di Rafael di Palazuol, quali subilo partirono. Et poi zonse ditto domino Rafael, qual si lauda mollo di la Signoria nostra, dicendo il signor ducha di Milan ha in perpetuo a esser servitor di questo Illustrissimo Stado. Item, scrive è zonlo lì Baldissera Brazello, è col signor Thodaro Triulzi, parli da Lion a di 15. Dice che Madama la rezenle aspedava con desiderio Robodangìes, et havea fatto provision di scudi 160 milia per Italia, videlicet remelterli a Roma, Fiorenza et. Venetia, el lanze 500 sotto questi: monsignor di la Guisa 100, monsignor di San Polo 100, il signor Renzo da Cere 100, missier Galeazo Visconte 80, il signor Federico da Bozolo 50, el conte Hugo di repoli 40. Et che 37