411 MOXXV, DICEMBRE. 412 Papa v'ien fredamente a questo. Scrive, non parse a lui parlando col Papa dirli nulla dii ducila di Ferrara non vedendo oocasion ; ma quarti primum ve-derà tempo, li parlerà, et sviserà la risposta. Dii ditto, di 29, a li Cai di X. Come havia parlalo col Datario zerca far la liga difensiva, qual li disse si poteva dir conclusa, e cl^ l’oralor lìoren-tin dice haver hauto il mandato da Fiorenza. 11 qual Datario li disse: «Dubito questa intrigerà l’altra, è bon non dir altro per adesso ». E però esso ora-tor di la defensiva non disse nulla al Papa. E il capitolo di le galle si coozerà. Domino Jaoomo Sai-viali li ha ditto, il Papa aspi Ita zonzi quel messo di Cesare a Roma, o haver lettere dii Legalo suo — eh’ è in Spagna, prima fazi nulla di la llga. Scrive è lettere di Lion di 13 in Lorenzo Toscan, il qual Lorenzo ha parla al secretarlo di essoOralor, dicendoli, che lo aeordo dii re Chrislianissimo con l’im-peralor se leniva non fusse per seguir per esser zonto li monsignor de la Valle mandalo dal re Chrislianissimo a Madama la rezenle sua madre, e diceva II Re era stalo più slrello di quello era prima Et che madama di Lanson sua sorella tornava in Franza re infeda, 277 Ex litteris domini Suardini, datis in Toledo b“ die 24 Odubris 1525. Le cose tra la Maeslà Cesarea et Cristianissimo, da poi la partila di la duchessa ili Laiisou stanno cosi irresolute, et dicesi che non partirà dilli signori de Madril per Franza, uè per tornare qua liti non habbia una risposta che aspecla de verso Madama sua madre; et pur è indicalo che non habbia da par-lire senza liberare il Cristianissimo el che non si faccia bona pace, et se seguisse effecto contrarlo sarebbe più irragionevole che ragionevole. La pratica fra il Papa el Sua Maeslà si (iene che poco disiatile sia da conclusione, et il più che vi resta, per quanto intendo, è sopra lo cose di Reggio et Modena, però ancora dilla difficullà non è ad avantaggio dii duca di Ferrara, quale per quello si è inteso hoggi per un correrò venuto de Italia, fu lassato a Muriana in Savoia. Li ambasalori anglesi mi hanno dillo haver novamente ricevuto lettere dal loro Re, quale li cunfirma il mandalo che hanno sopra la pace coti Franza et Imperatore, et non obstanle che loro Re abbia fatto accordo con Franza, non è stato accordo se non semplice sopra le pensioni passale, el assicuratosi di le future, però che non ha latto cosa niuua che posai essere reputala contra V Imperatore. Et così qua dissimulando se dimostra credere il tutto. Monsignor di Barbon ancora per li avisi se hanno non era parso da Barzelona, et venirà a sue giornale. k li giorni passati se publicò per corte che ’1 signor Viceré havea da tornare in Italia, zoè nel regno ; però non mi pare che vi sia ragione per farlo credere, ma forsi lui lo disse ad arte di volerli andare; però non si dè credere. È morto in Flandres uno figlio primogenito, et ne ha fatto gran lutto dillo Viceré in demonslratione pubblica. Se mantiene ben la sua reputatone, però in questi negotii d’accordo tra lo Imperatore et Chrislianissimo non ha dimostralo poter quello, che si persuadete potere quando si resolse di menare il Re in Spagna, el in la giunta fare lo accordo, etili bavere questo altro ho-nore di menarlo lui in Franza ; in che se conosce lui essere mollo ingatialo dii suo credere. Lo ambasa-tore del duca de Milano (a molla inslantia qua che se mariti il Duca, però in zenerale el uiutia parlicu- 277 lare dimanda, perchè non ce n’ è niuua da diman- hl dare. De qua, per Io Imperatore nel principio li fu offerto una figliola dii re di Dacia suo cugnato. Lo oratore 1’ ha revocala per la età che è molto putina, dicendo, che per satisfare a li populi bisogna dar-gene una che se potesse aspettare presto figlioli. Heri lo reverendissimo Legato si pose in letto con un poco di febre: hoggi pur é stalo assai bene. Ex litteris 30 Odubris, eiusdem. Lo Imperatore sla per partire verso Sibilla, et vole esser lì per Natale. Partirà a mezo Novembre per esser il camino longo di 70 leghe di qua. 11 Cristianissimo, ancora che non tenga febre, pur è mal gagliardo, el per la relalìone di medili poiria facilmente richadere per causa di soperchio dispiacere. Lo reverendissimo Legato è risanalo benissimo. Ex litteris datis 4 Novembris. Vostra Excellenlia intenderà come le cose passano pur con irresolulione fra Cesare et il Christia-irssimo, non essendo però ancora partita la signora duchessa di Lanson da Madril, nè se intende che habbia da partire per tornar in Franza, overo qui. Dicesl però che aspecla una risposta di Franza et di poi si risolverà dii partir o tornar. Mi ha però deio il reverendissimo Legalo, che parlando con la Maeslà Cesarea non sono tre giorni, li disse lenea pur speranza di accordo natili che la duchessa partisse, lutlavolla poca apparenza se li conosce, non ostante