315 MDXXV, NOVEMBRE. 316 Che non si sn ancora quello che seguirà sopra ciò; se creile li comanderà lo lazino in nome de lo Imperatore, e cusì ¡tirarono come sforzali. Che hoggi quelli dii caslelo sono ussiti el hanno fallo dar un grosso a l’arme a li imperiali, e si è fallo una grossa searamuza sopra la pinza dii caslelo ove sono morii 5 lanzchenechi, et l’artelleria dii caslelo traze gagliardamente. Che si è concluso che missier Tomaso dal Mayno vadi in Spagna per 11 signor Duca, el ha mandato il signor marchese di Pescara in Francia per il salvo-condullo. Che dillo signor Marchese sla ancora ne li termini ut supra. Et tuttavia questi imperiali tirano li dinari che entrano per gli oflìcii de Milano. 211 Adì 20, Lunì. Vene per lempo letlere di le poste di questo tenor : Da Miìan, di V Orator, di 16, hore 4 di notte. Come hozi a hore 22 sono andati a caxa dii signor marchese di Pescara li senatori, quali inlro-dulli in la sua camera, li disse che li exortava assai a voler perseverar nel solito loro officio, et che voleva feseno li offìeii in nome di la Cesarea Maestà-Quelli li risposeno che zerca questo volevano haver consulto, perchè alcuni senatori mancavano li, et sariano insieme, et lolseno termine per lutto doman insina hore 19 rispondergli, et li hanno promesso tornar 11 a ditta hora. Il signor Marchexe sla pur al solilo. 11 caslelo tira più forte del solilo, el continua assai volle, perchè li cesarei habbino cominzialo a (razerli alcune bolle a quello da la parte dii zardino. Dii ditto, di 17, hore 19. Come il signor Marchese sla ne lo esser solito, aloza in la solila habi-talion di porta Romana, et se li fa mazor guardia dii solito. Questi signori cesarei continuano a voler serar il caslelo, et hanno principialo uno reparo verso la porta Verzelina in li borgi. Quelli dii caslelo tirano fora con le artelarie; ma fanno poco proficuo, perché essi cesarei hanno de più sorle repari sotto de li quali lavorano. Et da poi fatti essi repari et bastioni, voleno far una (aiata, ma lentamente lavorano per non haver gran numero de guasladori, ma dicesi espettarne forse 3001), quali devono venir da le ville di questo Stado. Quelli di* la città stanno suspesi perchè i non sanno in che termine siano, et alcuni lavorano. Scrive come in Milan non si fa facen le, il forzo stanno in lecaxeloro. Hem, che ha inleso da uno è in casa dii marchexe di Pescara molto pratico, come è stà dillo, questo oralor di la Signoria, che era al Duca, horamui non doveria star più qui, e bastnria solo restasse apresso il signor Marchexe uno secretano per poter avisar la Signoria de le novele di qua. Da. Crema, dii Podestà et capitanio, di 17, 211 * hore 24. Manda alcuni reporli, quali dicono cussi : Ritornato uno mio mandato ad intender li andamenti yspani, referisse che heri a hore 18 quelle fantarie che erano alozate a Castel Moti levono et andono a la volta de Rivolta, el la mazor parie di quelle la nolle andorono verso Milano, et dicevasse che tulle le zenle a poco andariano a Milan. Item, dice che heri malina in ditto Castel Lion fo canta la messa del Spirito Santo, et fatto procession per la malattia dii signor marchese da Pescara, el qual se dice star malissimo. Item, dice haver parlato cum alcuni de li guasladori erano andati a Milano a far le trinciere, i quali li ha ditto esser fuziti, el molli allri. Item, per uno prete venuto hozi da Cremona, abita qui in Crema, riferisse che ogni zorno quelli dii caslelo enseno fora, et amazano qualche uno dei lanzi-nech, el fina hora ne ha morto circa 80. Et che la terra non fa niuna demonstralion, et che ’1 castello tirano ogni dì in la terra, et quelli che lavorano a far le trincere fano poco lavorier. Fama è per tutta Geradada, che tutti li yspani debano levar et andar a Milano. Missier Heclor Phi-siraga me ha referito haver habulo da Lodi, che 1’ è venuto alcuni mercadanti de l’astcsano, che riportano che le zenle italiane erano a quelle bande vien a la volla de Milan. Hora scrivendo, eh’è ... di no'te, è venuto uno nllro de li mei mandato fuora. Riporla che questa seni in Trigolo fo dallo el tamburo per la terra, et che se diceva che tre bandiere che erano lì alozate dovevano la matina avanti dì levarse per andar a Milano. Vene in Collegio l’oralor Sanzes cesareo, dicendo haver hauto lettere dii marchexe da Pescara come el bombardava el castello de Milan el voleva aerarlo, però che ’I Duca, da poi che esso Marchese si era aseguralo dii Stalo, havia Iralalo con li popoli di farli laiar a pezi. Introe questa mattina Savio a terra ferma, il qual 212 loco da primo Oclubrio in qua era riservato, sier Gasparo Coniarmi sialo orator a la Cesarea el Ca-tolica Maestà. Sono aduncha questi cinque savii a terra ferma : sier Zacaria Bemb ■, sier Zuan Nadal Salamoi), sier Michiel Morexini, sier Jacomo Corner et sier Gasparo Coniarmi, notati omnes. Di Verona, dii Proveditor zeneral Pexaro, di 19, hore ... Come havia manda exploralor verso