457 MDXXV. DICEMBRE. 458 Da Bergamo, di reofori, di 9, hore .... Manda questi reporti. Riporlo come il signor Antonio da Leva esser in Pavia con zerca 7 bandiere de spagnoli, et si vocifera aspetlarsi altra gente assai ; ma che voleno forlilicarsi in dillo luoco, el di con-linuo fanno lavorar. F.l perchè in le fosse non li può restar acqua fanno de molti sostegni, dove gli ne resta assai. El ha sentito mormorar de preparalion de molte fantarie per la Illustrissima Signoria per uiiirse con il ducha Maximiliano, che è fama che vengi • con tulli li foraussiti et con svizeri tulli per tro- 305 varsi insieme sul Sialo de Milano; le qual cose però li cesarei direno non slimar, et che voleno aspeclar in Pavia,con bravar molto. Stanno famen con grandissima paura essendo mal voluti da li populi, quali, purché vedesseno un punco di mossa, è opinion, che sariano tagliati a pezi. El che, dapò la morte del Pescara, tutto se inlilula a lo Imperatore. Item, essi reclori mandano una lederà, che li scrive uno come è alozati spagnoli, la qual lettera dice cussi : Per avisar V. S. come se trova allozada quesla genie spagnola, in prima a Rivolta li è rimaso 60 fanti, e la zente d’arme che li era sono andati in Romanengo. In Pandin li è una compagnia de fanli. In Vaila li è tre compagnie di fanli. In Cara-vazo li è una compagnia di zente d’arme, la qual se parli et è andata a la volla di Cremona. In Trevi li è una compagnia di zente d’arme, et da 70 fanli. In Mozanega vi è 30 homini d’arme, et 60 fanti. In Fontanelle li è do compagnie de fanli. In Anti-gnan vi è compagnie di fanti. In Colf è 50 fanli. In Paderno apresso Cremona a 8 milia, li è doe compagnie di cavalli lizieri. In Sonzino li è la famiglia dii marchexe di Pescara. In Lodi li è 200 fanli spagnoli. In Milan li può esser 5000 persone. In Cassan li è do bandiere de fanli, doe bandiere de fanti a Trigoli e una a San Bassan. In Cremona li è quelli lanzineeh che alozano su la Geradada. Da Udene, dii Locotenente, di 9. Come era ritornato il suo messo, homo dii cavalier di la Volpe, qual mandò verso Posloyna. Referisse esser slà in Posloyna. et che il conte Cristoforo Frangipani era a uno suo castello chiamato .... apresso Mo-drusa, nè dia venir a Posloyna ; et che se diceva de li, che turchi volevano una altra volta lornar a far danni in quelle parie verso Lubiana. 305* A dì 13, fo Santa Lucia. Fo la notte e tulio il zorno grandissima pioza, et in Collegio veneno solum tre Consieri et pochissimi Savii, et fo letto le lettere venute beri sera di campo. Etiam fo lettere di Spagna, di 19Novembrio, per via di l’ora-lor di Mantoa. Et per il cattivissimo tempo nulla fo ordinato. Da poi disnar adunque, niun di Collegio nè alcun savio si rednse, et vene lettere di le poste, il sumario di le qual è questo : Da Crema, dii Podestà et capitanio, di 11. Manda questo reporto di uno servilor di domino Alexandro Marzello mandato a Milano. Dice, beri parlile da Milano sul tardo, et essendo in ditto loco ha parlalo con molti lanzineeh soi amici, li quali li ha ditto che presto si leverano.et che il signor Renzo da Zere si atrova a Carmignola con bona quantità de sguizari per nome dii ducha Maximiliano, et che asportano soccorso chedieaznnzer a la Madona de le candele, el che queli dii castello di Milano non sono insili zìi Ire zorni fa, et i non tirano come i soleva, el lavorano lentamente. Et Ira loro spagnoli dicono che ’1 Ducha sta mal et alcuni dicono esser morto. Item, riferisse Lonardo da Crema, che essendo Sabato da sera in Calzé loco dii cremonexe in caxa dove era alozato uno napolitano che var-dava quel loco che non fosse danegiato dai soldati, li zonse la sera da Milano, el li disse che ’1 Ducha era morto, et che le zente sono in Milano vegnirano ad alozar in Geradada et cremonese. * Di Bergamo, di rectori, di 10, hore . . . . Mandano do lettere haute, la copia di le qual sono queste : Adì 9 Deeembrio 1525, in Caprino. Honorando missier Paulo. Questa mia sarà per advisarvi come questa sera habbiarno adviso da Bripio come gli è venuto certi cavalli spagnoli, el hanno dillo al pedinar a Bripio se ’1 g’ è robe nisuna de bergamaschi se debbia levar fin doi giorni sichè avendoge qualche roba avisate qupl si dehe fare, perchè se dubitamo che voleno levar via el porto de Bripio. Dimane a bonhora li andaremo et vederemo quello sarà seguito, et vi avixaremo il lutto parendone lo farcii intender a chi vi piacerà. Non altro. Cliristo di mal vi guardi. Sottoscritta : Vostro Dominicho de Marcheti. A tergo: Magnifico missier Pavol Caxoto in Bergamo.