485 MDXXV, DICEMBRE. 486 .... V. M. saperà come se intende che a Lione era giolito Io ambasatore di la Maestà dii re di Ingillerra, qual fu ricevuto con grandissima solennità et fu pu-blicata pace et liga strettissima fra Sue Maestà. Accadendo altro io aviserò ogni dì, et posando mandar fino a Milano uno a posta io lo manderò iusla la commissione che David mi ha ditto haver da V. M. a boca, et lo pagerò. Data Caprini, 13 Dgcembris 1525. ! Domino Jacob forier dii strenuo domino Iian-nibal de Lenlio referisse a Tlì 13 Deceinbrio, che beri se ritrovò a la canonica dove era un merca-dante comasco, qual mereadanle già assecurato di esso referente gli disse, che lo giorno precedente quelli dii castello de Milano erano reussiti fuora et haveano amazato zerca 50 spagnoli in bona scara-muza, et poi se ritornorono in castello. Et che è comune voce et opinione che li lanzinech vengono ad allogiare in Geradada, et tulli li spagnoli habbiano ad andare a Milano. Et che havea inteso de certo, che in molte case de Milano stanno preparati in gran numero de fanti con le armature per cadauna de esse case, perchè in ogni occorenza che li signori venetiani se inovino conira spagnoli, loro voleno dar fuora contro essi spagnoli. Da poi il Serenissimo si levò e fa’ la relation di quanto havia ditto in Collegio li oratori cesarei a dì 9, et che dimandatoli chi saria signor di Milan, loro risposeno l’Imperator voi esser lui, perché li apartiene. Poi disse a di 13 vene il secretano in Collegio a sollecitar la risposta di la proposition falta per loro. Da poi fo letto lettere di credenza da Modena, dii conte Guido Rangon in uno Zuan Maraveia di 8, qual beri fo in Collegio et io letta la soa deposilion Voi far etc. col Papa il tutto per aiutar il ducha de Milan. Fu posto, per i Savii d’accordo, una risposta da esser fatta per il Serenissimo a li oratori cesarei. Prima verha generalia, et che desideratilo sia il ducha de Milan in quel Stado. Et che a Roma era zonlo uno nontio di l’Imperator al Papa, dove si Irata un bon acordo. Sichè staremo a veder. Ave: 188, 9, 2. Fu posto, per li ditti, una lettera a Roma a 1’ Orator nostro laudandolo di le operation fatte, e debbi ringratiar il Papa, acertandoli senio uniti e (1) La carta 323* è bianca. sempre saremo con Soa Benlilurlme, et li monde-mo la risposta si farà a li oratori cesarei ; laudando si legni il ducha de Milan in Stado, e si fazi li cesarei lievino le zenle di quel Stado, et quanto a lettere mandate de qui a dezifrar non è vero alcuna cosa. Ave: 195, 3, 5. Fu posto, per li dilli, una altra lettera al ditto Orator, e si monslra farla col Consejo di X e Zonta zerca la liga defensiva conclusa, laudemo eie. Ave : 200, 2, 0. Di Austria, di sicr Cario Contarmi ora- 324 * tor, date in Augusta, a dì 9. Come, havendo inteso questo Serenissimo per lettere de Italia la Cesarea Maestà haver confermà quanto ha fatto il signor marchexe di Pescara e haverlo fatto go-vernator zeneral dii Stalo de Milan, e il marchexe dii Guasto capitanio zeneral di tutta la fantaria, havendo esso Marchexe cussi richiesto, Soa Excel-lentia ha scritto a domino Zorzi Fraundsperg vadi a Milan. Et il conte di Vcrlimberg si ha offerito venir con 1000 cavalli in Italia, et al conte Nicolò di Salm vadi con li boemi a Gradisca e Ma-ran. Di qui si attende a trovar danari. Li Focher li dà 80 milia fiorini con interesse di 10 per 100. Et rnissier Zorzi Esteter li dà 24 milia, et zà ne ha liauto parte, et per le feste si tien haverà il resto, ubligandoli li danari li è sia promessi a pagar per quelli dii ducalo di Verlirnberg, Elsatia et contado di Fereto. Sono lettere di Roma, di 28, che dicono, lo acordo tra il Pontefice et Cesare è seguito come ha voluto il Papa. Si aspetta vengi di Spagna il Gran scudier di questo Serenissimo, qual non poi star a zonzer, et publice si diceva l’Archi-duca veniva in Italia. Potria esser, h;ivendo Pescara liauto tanti titoli non venisse, ina si dice sarà guera. Si scusa scrive quello intende, e cussi continuerà. Fo tolto il scurtiniocon bolelini di do Proveda-dori sora i banchi per mexi 6, in luogo di sier Gabriel Moro el cavalier, et sier Agustin Venier che compieno, el qual è questo : Electi do provedi lori sora i banchi. Sier Marin Morosini fo censor, qu. sier Polo........95. 78 Sier Francesco da Leze fo al luogo di procuralor, qu. sier Alvixe . . 70.108 Sier Andrea Barbarigo fo al luogo di procura tor, qu. sier Nicolò . 71.109 f Sier Marco Malipiero fo al luogo di procura tor, qu. sier Marin . .103. 77