853 MDXXVI, lassandoli Rezo e Rubiera, el 200 milia allri volendo farlo suo capitanio a la venula di Sua Maestà a incoronarsi. Et par questi a la prima offerla li dagino orecchie quando Pacordo col Papa non babbi loco ; di la qual cossa il Legalo ha auto a mal. Scrive, il Gran canzelier li ha ditto voi venir in Italia et spera haver licentia, el dice questo acordo è la ruina di Cesare ; et partendosi di la corte esso Gran canzelier, qual è italian di Catinaria, li italiani sono de li staranno mal. Scrive, ha inteso certo, il re Christianissimo voleva al lutto nominar la Signoria nostra in queslo acordo : Ces ire non ha voluto dicendo voler prima danari da lei et acordarsi, nè etiam ha nomina senesi nè luchesi perché etiam da loro voi danari. Scrive, si parla di le noze dii Dolfin in la Ila di madama Leonora qual è in Portogaio. L’Impe-rator vien in Italia a incoronarsi. Scrive, è zonto qui uno novo orator anglico nominalo lo elemosinario dii Re in loco di questi do sono stali, quali fin 6 zorni si partiranno e torneranno in Iugallerra. Dii ditto Orator, date a dì 29. Eri a Madril il Christianissimo re fece le solennità di sposar la sorela di Cesare, et monsignor di Brion è andato in ......a sposar la ditta per nome di Sua Maestà. A di 10 Marzo a Baiona si farà li eontracambii, et il Christianissimo re sarà inlrato in la Franza, e nel primo loco di la Franza ha da ratificar li capitoli e iurarli perchè non sarà più pregion. Don Hugo di Moncada et il Gran maislro vanno con Soa Maestà in Franza. Etiam, vi va il Viceré, il qual passerà poi in Italia et anderà in reame, e il Gran maistro an-derà per restar su la Bergogna per adatar molte cosg di quella provintia. Cesare fino 8 zorni dia andar a Madril ad abrazarsi col re Christianissimo. Le noze di la Imperatrice è diferide, perchè etiam la non si poi partir fin lutto il mese di Porlogalo. Ha inteso, questi voleno da la Signoria 120 milia ducati e li beni di foraussiti ; etiam voleno danari dal Papa dovendo far accordo con lui. Barbon vien in Italia ; ma è pochi danari da expedirlo si presto. Madama la Regente ciede a esso Barbon le raxon P ha nel suo Stado. Il Viceré passerà di Provenza a Zenoa, poi andarà a Napoli. Barbon sarà capitanio e loco-tenente in Milan. Il Christianissimo non volea assentir P accordo per causa di Barbon, dicendo mai li sarà amico; pur ha contentato per liberarsi. Ha inteso Milan sarà di Barbon. 11 Viceré dice gran mai di esso Barbon ; el par Cesare vogli che ’1 legni sul Stado di Milan 600 lanze et 400.0 lauti, e Soa Maestà legni le forteze, e che ’1 dagi 50 milia ducali a Panno a P Arehiduca et 100 milia a Sua Maestà ; sichè si febbraio. 854 potrà dir il Stado di Milan sarà di Cesare. Il Viceré dice, pur che Barbon vaili via di Spagna, una volta poi zonto sarà in Italia sarà quel Dio vorà. Scrive, ha inteso P Imperador voi paxe con Italia. 11 Gran canzelier al lutlo voi partirse de qui ; ma non sa se Cesare li darà licentia ; et esso Gran canzelier li ha ditto che spazerano immediate lelere a li soi oratori con la commission di quanto voleno da la Signoria nostra ; le qual lettere fin zorni do spazerano. Scrive, non ha potuto scriver avanli per non haver potuto mandarle. Questi non hanno voluto alcuni si parlino senza loro licentia per Italia. Bora che Chia-pin viene, scrive per lui. Scrive, ha inteso l'oralor di Ferara di qui ha fato mal oiTìlio contra il Papa, dicendo il trattava di far una liga de Italia con la Franza conira Cesare, e che ’I suo Duca non ha vo-lesto mirar, del che queslo Legato si ha dolcsto di modi lien esso Duca contrarii a la quiete de Italia ; il qual Legato è unito in ogni aclion con esso Orator nostro, e pubi ice lo dice, il Ponlefìce el la Signoria nostra esser una cossa instessa. Scrive, per tulio il mexe la Imperatrice non si poi partir di Portogallo. L’oralor di Milan, eh’è qui, Cesare li dà bone parole del suo Duca ; il qual Orator si lauda molto di la Signoria nostra a beneficio del suo signor Duca. Seri- 569 * ve, Chiapin messo del Legato vien in Dalia ben insinuo di quelle occorenlie tutte. Item, manda li capitoli aulì, zoè il summario, quali sarano qui avanli posti. Del ditto, di 30.......... Fo lecto una lettera di sier Alvise Calbopo- 571') desici di Are, di.....Di certo caso seguilo in una villa ditta.....che ’I conte Borso di Cai- chagnini cavalier la noie in caxa suo fo morto, et toltoli danari et robe P bave, et per la inquisition fata ha sia stato uno Piero di Arzignan con do altri. Per tanto dimanda licentia eie. Fu posto, per li Consieri, possi proclamar, chi acuserà li allri babbi lire 600, et si uno compagno acusi l’altro sia asollo, et haulo la verità possi metterli in bando di terre el lochi, ut in parte, con taia lire 1000 vivo el 600 morto per cadaun di loro. 134, 1, 5. Fu lefo una lettera di sier Bernardin da dia Taiapiera, conte di Sibinico. Di certo caso se-quito di alcuni nominati in le lettere, quali in Pisola dii Morler hanno amazato uno eie. ut in ea. Do- (1) La carta 570 570* è bianca