689 SIDXXVI, GENNAIO. 690 subditi e veder di corsari, et hnulo aviso che dii Strelo erano ussiti 9 legni dii Signor turco, overo galie, quale, inteso che sul mar era un corsaro con do barze et tre brigantini, sono tirate a li Dardanelli, et par babbi quel capitanio scritto al Signor li mandi altro aiuto, etiam far armar 7 galie sono a Rliodi. Dii ditto, pur di 28. Come inlese, sopra la Finica la nave patron sier Marco Coniarmi fu presa dal corsaro, ben che poi le do galie, andavano in Cy-pro, Zorza et .... la recuperò la nave predilla ut in lilteris. Scrive haver lassalo le 4 galie a Cao Malio, e lui voi andar con 6 galie fino a Napoli di Romania, et le galie di Baruto parli a di 8 di qui per andar al suo viazo. Di sier Piero Zm va orator al Signor turco, date a Ragusi, a dì 26 Dezembrio. Come a di 22 di Liesna scrisse : poi hozi avanti dì zonse de lì et mandò.avanti la galia Badoera a Cataro a farli preparar biscoti. Etiam ha expedito le lettere di la Signoria nostra al Baylo nostro a Conslantinopoli 463 per terra. Scrive haver inteso, che el zonse de li za bia . . . . zorni uno ambasador dii marchese di Man-toa con 8 casse con presenti di panni d’oro et di seda el cerle armadure, do cani grandi et do ziri-falchi che vien portadi al Signor turco, et altri presenti etiam ha portato al sanzacho de .... ; el qual sanzacho li vene conira per haver questi presenti. Scrive, ha inteso il sanzacho di Bossina era prima ritorna al suo sanzacado, perii che domino Thodaro Paleologo distillato a questo sanzacho novo andarà fino a Cataro dove licentierà il turco è con lui, fenzendo di resenlirsi dovendo il dillo san-zaco mutarsi, aspectaudo ordine di la Signoria nostra. Scrive, si parte de li per seguir il suo viazo con quella soliciludine che ’I potrà, Da Consfantinopoli, di sier Piero Braga-din baylo, di 16 Novembrio, date in Pera. Come a dì 6 scrisse, et fin quel zorno non è stà fatto Porla per esser il magnifico Muslafà bassa amaialo di le sue gole, il magnifico Aias ha mal di ochi, el magnifico Jmbrain andato a piaceri con il Signor. El qual Signor, essendo per passar al zardin, in la sua fusla volse far prova di 50 basilischi compiti, havia fallo far per metterli sopra le galie bastarde e sotil. Et cussi, per quel maestro le giloe falto la prova acciò il Signor le vedesse lutto andò ben, et per esser la polvere bagnata, uno fo tardo a dar fora, adeo che la fusla scorse avanti et quella scro-cò el dote nel tiinon di la fusta el rompete quasi lutto. Tamen il Signor ne alcun era con lui bave l Diarii di M, Sanuto. — Tom. XU mal alcuno ma gran paura; pur el Signor mandò a prender dillo maislro, qual era perfellissimo dii getto, e subito lo fece anegar. Si va continuando al numero, sì che ogni galia haverà il suo basilisco, sì bastarda come sotil. Scrive, il sanzaco vecliio di Bossina ritorna al suo sanzachalo; et redula sarà la Porla, darà il tributo di Cypro et il recever lo manderà per Gasparo Bexalu, et aricorda si provedi a quanto scrisse per le altre soe. Muslafà rais ancora non è parso, crede consegnalo da Aias bassà, ma zonlo che ’I sarà, li farà esso Baylo quanta fortuna che ’I potrà. Scrive haver scritto a sier Piero Zen e mandatoli li mandali zerca Scardona zà molli zorni dii qual non à haulo alcuna risposta, el quello al qual promesse sollicila esser satisfallo, zoè l’amico. Scrive la pesle è granda de lì ; ne muor da 500 in 600 al zorno. A Dio mi ricomando. Da poi lele queste el le altre lellere nolate di sopra, li Savii vene fuora el sier Alvixe di Prioli procuralor rimasto Savio dii Conseio andò in renga, scusandosi non poter intrar in Collegio perchè ha schinelle et non potrà atender, ma ben farà l’ofì-cio di Proveditor sora l’Arsenal, dicendo non poi esser astretto per la loze messe sier Pandolfo Mo-rexini el consier in Pregadi el in Gran Conscio dii 1522 a dì 20 ... . qual non si poi revocar eie. solola parte di le conlumatie; la qual parte dì le contumatie presa dii 1517 ... . vuol che non sì possi revocar eie. si non per parie presa et posta per 6 Consieri, 3 Cai di XL el li 5 sexli dii Muzor Conseglio congregado da 1200 in suso. Ben é vero che sier Francesco Foscari, essendo Consier dii 1523 a dì ... . messe una parie in Pregadi e poi in Gran Conseio che li Savii dii Conseio siano elecli con pena, nè alcun havesse altro officio con pena si possi excusar. La qual parie bave de sì ... . che questa parte non poteva esser messa perchè la parla in calmon nè puoi derogar a la prima parie dii 1522, concludendo di raxon non puoi esser astretto a in-trar in Collegio, tamen torà qual cargo li vorà dar il Conseio, con a11re parole. E vene zoso e fece lezer tulle tre soprascriple parte. Da poi la Signoria fece lezer alcuni casi seguiti dii 1524 in la persona di esso sier Alvise di Prioli eleclo savio dii Conseio e non voleva intrar, el li Avogadori volendoli luor la pena inlroe etiam conira sier Daniel Renìer et sier Francesco Foscari, erano dii Conseio di X, el che Zuan Antonio Venier avogador messe parte et fu preso inlrino aliter siano caduti a le pene di la leze. Et iterum sier Alvixe di Prioli tornò in renga 44