323 MDXXV. NOVEMBRE. 324 300 sono a la guarda dii caslelo. In la lerra e di fuora non vi è alcuno. El che li allri lanziuech stanno per le caxe e in le hostarie, e come cridano arme, quelli corono mezo mio a tor le sue piche, poi coreno per la lerra, et quelli dii castello in quel mezo (ornano dentro. Dice che, atorno il castello per serarlo non lavorano da 40 guastadori el lentamente. Et dice che queli dii caslelo non escono più fuora a scararnuzar, nè fanno danno con le ar-lellurie a la lerra. Item, manda una lista di quanto è dentro dillo caslelo. Item, come è uno castelan, homo da ben, volonleroso di tenersi, et da fanti 250, e poi seralo inlroe da (iO archibusieri. Et che dentro non hanno danari; ma pocoavanli che fusse seralo detono una paga a queli erano in dito ca-stelo. Et che li fatili di quelo escono fuora per la porla dii soccorso, et vieneno in la terra e comprano viluarie a le botege, che non sono cognosciuti da li lanzinech, ma ben da queli di la lerra, e con dille robe escono di le porle di la terra el intrano nel caslelo. Dice etiam, come era venuto lì uno governador in la terra spagnol, el qual dimandò a la lerra ducali 15 milia el quelli non li volseno dar. El che il marchese di Pescara li havia manda uno altro spagnol governator in loco dii primo, el qual non ha dimanda danari, solum che si legni conto di dacii et inlrade a nome di la Cesarea Maestà da 217 * poi fo tolto il dominio in qua. Item, la lista è, come in caslelo sono, some di tormento numero. . . farine stara 500, et uno molili che masena 12 stara Ira il dì e la nolle. Formazo pezi .... carne sala-da, ma non hanno carne fresca. Spizierie assai eie. Ut in ea. Item, scrìve ditto Provedilor come, per uno stato sopra a Bolzan, dice de lì non esser motion di zenle, solum che qualro bandiere di fanti sono a Trento et due a Bolzan. Item, manda una lellara di Bergamo dii signor Camillo Orsini, qual li manda una lettera haula di Milan, con avisi. Di la marchesana di Vegevene fo moier dii signor Zuan Jacomo Triulzi, nominala .... dala a Castion di le Slaiere in manloana a di 18, scrive a soa sorella... Bona moier di lo illustrissimo signor Theodoro Triulzi in Verona. Le qual do donne per inteligenlia sono......Ilor lei scrive come ha hauto una lettera da Milan dal signor marchexe di Pescara suo.....Come per la sua malattia la debbi andar a Milano, et cusì lei si parte et va. Avi-sa suo.....il marchexe di Vegevene sla bene. Da Bergamo, dii signor Camillo Orsini, di 18, hore .... Manda al proveditor zeneral Pexaro una lettera hauta di Milan con avisi, el li scrive le zenle di Geradada non sono mosse. Da Milan, sottoscritta Aria, di 18, hore 16, al preditto Orsini. Come de li è nova madama di Lanson non ha fallo acordo con l’Im-peralor, perchè Cesare voi la Bergogna, il re Chri-slianissimo non ge la voi dar, sichè tornerà in Franza. Scrive, alorno il caslelo sono 3000 lanzinech et 30U0 spugnoli voleno far cave, quelli dii caslelo trazeno. Spagnoli è odiati da milanesi. Il Marchexe non sta bene. Li foraussiti di Milan ancora non sono mirali. A dì 21, fo la Fresentation di la Madona. 218 Li oflici non sentano, ma le Quaranlie sì. El non fo alcuna lettera da conto. Fono in Collegio li Proveditori savii sora i danari sier Daniel Kenier, sier Gasparo Malipiero e sier Andrea Trivixan el cavalier, et parlato zerca i debitori et maxime di le Cazude, però che sono debitori per ducati____milia, quali hanno dà in lenula le soe cax£, e sono depenadi da palazo et scuodeno li filli. Altri hanno tolto apellation a li XX Savii et non proseguiscono, et erano li scrivani dii ditto officio. Et disse sier Gasparo Malipiero voler meller zerla parte, et sier Zacharia Bembo savio a terraferma disse voleva metter a l’incontro pagaseuo li debitori avanti il luogo di tanto Monte nuovo, et fo trovato una parte, che fu presa del 1514, che ha voler far azevoleza ai debilori di la Signoria bisognava che la più parte di Collegio melteseno la parie. Item, fo parlalo sopra li debilori de le raion nuove. Etiam sopra queli di la lansa prima a li Governadori et decime etc. Veneno li Cai di X in Collegio, con li signori Vicedomini dii Fontego di lodeschi sier Uironimo Briani et sier Zuan Francesco Morexini di sier Marin stali in Friul per veder li ingani fati per todeschi a li dacii di la Signoria nostra, in execu-liou di la parte presa in Consilio di X con la Zonla, el fo referilo quanto hanno trovalo. Da poi disnar, fo audienlia di la Signoria pu-blica, et aldeteno quelli di Malo contro la comu.-nità di Vizenza. Da Milan, fo lettere di 18, hore 22. Come in questa malina esso Oralor era slato a vi-sitation dii signor marchexe di Pescara, e inlralo in camera el disnava, et manzava non troppo ben, tamen era in letto, era di color zalo et con qualche dolor di stomaco. El scrive, erano in dilla camera stali in consulto con el marchexe di Pescara