25? MDXXV, NOVEMBRE. ÍG0 Fu posto, per tutti, poi lotta una supplication del cornuti e homini di Ponte Oio di brexana, stento fi danni palidi in questa guerra dimandavano exenlion di taxe e certa hostaria, zoè il dazio, unde fu posto di conciedergli ditta hostaria per anni 15, qual paga di dazio ducati 10 a l’anno. Fu presa. 157, 18, 5. Fu posto, per sior Piero Orio, sier Lunardo Roldù, sier Vetor Soranzo, sier Almorò Barbaro, sier Zttsn Alvise Salamoi* savii ai ordini una parte: atento chi molti rectori dimandano monition, fera-mentai, legnami, artellarie eie,, el vien ballota in Collegio e manda a l’Arsenal et allora vien manda parte, pertanto sia preso, che ’I sia tenuto all’Ar-senal ano libro deputa a questo. Ilem, li Patroni all’ arsenal fazino il mereado di nolizadL liem, l’Armiraio dii porto non lassi andar alcun navilio fuori senza botelin di l’Arsenal, et altre clausule ut in parie. Fu presa. 180, 4, 3. Fu posto, per li Savii dii Conseio e terra ferma, sier Alvise Barbaro e sier Ferigo Morexini savir sora le acque, una1 gralia a Paulo e Angelo di Hironimo fradeH'i provisionadi a Pailon, quali voleno far mo-lini, folli de pani, siege, fucine, mole, magi e altri edifìci in acque salse e voi altri che loro non' possi farli con la sua arte, in perpetuo, ut in parte. Fu presa. 140, 24, 11. 16S 1525. Die 9‘Novembris. Lo signor Lopez Urtado di Mendosa et il reverendo signor abbate di Nagiara, da parte di lo illustrissimo signor marchese di Pescara., in nome di la Cesarea Maestà richie-deno et supplicano la Exceleentia del signor ducha di' Milano Francesco secondo Sforza Visconte etc., le cose infrascritte : Primo. Che voleno serar il castello dal canto di la città, et fortificar la città. Secundo. Domandano ostaggio el signor Joan Paulo et il> signor Sl'orzin Sforza. Terzo. Che ’1 signor Ducha favorisca per haver dinari da la città et la somma di ducali 40 milia. Quarto;, Che la terra prometta di non andar centra li servitori di la Cesarea Maestà, Die antedicta. Risposta dell’ illustrissimo ducha de Milano. Al primo capitolo di serar il castello dal canto di la città, si risponde come già si è detto, non in- tendere Soa Excellenlia che si serri per le ragioni allegate. Al fortificar de la città si compiacerà a Sua Signoria che si fortifichi secondo li ordini de le altre volle, con far li repari solili et fortificarli, exceptuando però il castello, come è detto, e sue eircum-stanlie. Alli ostagii, che gli si dia il signor Giovar* Paulo et il signor Sforza non si può dar, per representar la persona di Sita Excellenlia impedita per la intir-mità, et haver il governo dii castello. Che Sua ExceUentia favorisca per haver ducali 40' milia da la città, risponde che, lassando perseverar Soa Excellenlia in la solila possessione del dominio, et dando bon ordine alle gente, Soa Excellenlia usarà ogni dii ¡gonfia per far che da soi oficiali si riscolano li restanti delti 100 milia ducati. Che la ferra prometta non andar contra li ser- ICS vitori di la Cesarea Maestà si farà volunlieri, pro- * melendo parimente Sua Signoria per li servitori et subdili di Sua Excellenlia. Di novo instare presso Soa Signoria perchè presti adito all’ homo de Sua Excellenlia, che haverà ad andar in Spagna. A di 10 di Novembrio 1525. Richiesta de li prefati signori cesarei, fatta all’ illustrissimo signor ducha di Milano da parte de lo illustrissimo signor marchese di Pescara. Primo. Che ’1 Marchese prefato si accontenterà di ad mettere lo ¡linimento et securità che lo prefalo signor Ducha ha offerto di lo castello di Cremona et di la città di Milano, eon questo che expressumente la prefala città prometta el iuri esser con lo signor Marchese et questo cesareo esercito contra qualunque1 altro exercilo, overo genie che ad inslanlia o conlemplatione di esso signor Ducha, overo di qualunque altra persona o potentato venisse ad offendere il serviti« et gente di Sua Maestà overo mirar in questo Stato di Milano, ed iutarlo come ha fatto in le guerre passate conira francesi. Che il prefato signor Marchese contentará fortificar la prefala città al solilo, el più quelle parte che tenendo lo castello insieme con la città ad sua de-votione si fortificariano apresso esso castello, per meglio riparo et difesa de la città prefata. Che piglierà per securità di questo castello de , Milano quelli ostagi et securità che parerano honesli.