255 MDXXV, NOVEMBRE. 256 rata sopra S. Nicolò di la Mira, qual fu presa da uno galion et fusla di turchi. El galion fuzite et la fusta preseno, et di turchi 150 erano suso non è scapolato 15; la qual fusla era di banchi 24 et la brusorono, sopra la qual nave erano niozeti 18 mila di sai cargati questo Luio su questa ixola, e certi sachi di gotoui e poche specie levale .in Alexandria. Li qual Sopracomiti dicono è sue, etc. Scrive la nave era picola, vechia, senza arboro, et sartie, et restati vivi solum turchi 13. Vederi far discargar il sai et cargerà sopra una allra nave eie. • Dii ditto, di 2Í Setiembrio. Come, per il processo per lui fatto, si ha verifica il modo li dilli do Sopracomiti recuperano la sopradilta nave, et li Sopracomiti dicono le specie è sue perchè le lolseno di la fusta di turchi, e rechiesi volesseno depositar, mai hanno voluto, nepur sia fatto inventario di quelle. El Soracomito Contarmi assentiva fusse fatto inventario, et il Zorzi disse neanche inventario, e pertendeno tutto sia suo. Scrive, lui Capitallio aversi lassa intender non li par li mercadanti habino questo danno; loro dicono che è soe, pertanto ha latto il processo, et la Signoria nostra expedirá come li parerà, et ha hauto prima il parer del reziuiento di Nicosia che voleano fusse fatto inventario. Hor farà discargar e metter in uno magazen sin raxon cono-suta, et la nave sarà fatta conzar per quelli hanno interesse. Scrive, le fantarie sono de li ha bisogno di esser riformate, per esser la più parte mandali de lì et hanno Soli. Lauda molto Jacometto da Novello governador di dille fantarie, et de li 10, li 8 sono mandati et hanno fioli. Lauda sier Nicolò Dollin suo precessor, qual a li 22 si parli de lì con gran laude di lutti, di haversi benissimo portato. Scrive non ha fatto ancora te monstre, aziò li fanti non si parlino, etc. Di sier Domenego Zorzi e sier Andrea Contarmi sopracomiti, date a Famagosta, a dì 23 Settembrio. Come, a dì 26 Avoslo, havendo haulo ordine di venir in Cipro, essendo sopra il Cachavo, veleno una nave in mar, una galeula el una fusla, ttnde navegando, pensandosi di quello era, sopra San Nicolò di Mira azonse, et con grandissima fati-165* ca recuperano la nave, patron sier Marco Contarmi, qual era sia presa da una galeola et una fusla di turchi, el combattendo preseno la fusla e la galiota fuzite, et brusono la dilla fusta; la qual nave remur-chiono a brazi mia 400 fino lì a Famagosla. La fusta era da banchi 24, sopra la qual era da turchi 150, di quali lo lauti a pezi e morti nel combatter, siehè uuu restorono vivi apena 13, i quali feuo gran dite- sa, e lui sier Domenego che fo il primo con la qual combalele, fo mol li di la soa galìa tre homeni et feriti 70, el il paron suo fu ferito di 4 ferite in le gambe et do su la tesla et la roba di la fusla fu sa-chizala. Hor conduta la nave de qui, pretendono esser sua, come dicono tulla la zurma, tamen lutto è a requisitimi di quello ordinerà la Signoria noslra, et è sta fallo il processo per quel magnifico Capilanio e si racomandano. Da poi fono lecle le altre lettere ho notade di sopra, el venuti li Savii fora : Fu posto, per il Serenissimo, Consieri, Savii dii Conscio, exceplo sier Luca Trun, savii a terra ferma, excepto sier Zacaria Bembo, che alenlo li presenti bisogni dii danaro, sia posla una lansa da esser pagada in contadi e non in alcun sconto a I’ ofi-cio di Governadori di l'inlrade per tulio il presente mexe con don di 10 per 100 a resliluir di 1528 sopra li ducali 20 milia depuladi a la desfalcaziou de Monle vechio et li ... . deposili dii sai di Ze-ner e Fevrer, con questo quelli prima pagerà siano primi ad haver la reslituzion, videlicet che tulli quelli pagerano in un giorno siano imbosoladi e per ordine pagadi, et passato il mexe presente siano tratte le marcile. A l’incontro, sier Luca Trun savio dii Conseio, sier Zacaria Bembo savio a terra ferma, in la qual parie introno sier Stefano Gixi, sier Michiel Marin, Cai di XL, absente sier Francesco Grimani, voleno, per dar comodità di pagar a quelli non hanno cussi il modo, possino al dillo termine pagar la lansa predilla a ducali 40 per 100 persi con don di 10 per 100, et poi levino il don. Hor andò le parte, senza altra dispulalion. Ave: 1 non sincera, 5 di no, 82 di Cai di XL sier Luca Trun e sier Zacaria Bembo, 105 dii Serenissimo et altri nominadi, e questa fu presa, e lo fui bona causa. 1525 die 13 Novembris. In Rogatis. 166 Serenissimus Princeps, Consiliarii, Sapientes Consilii, Sapientes Terrae firmae. 11 bisogno che se ha del danaro rizerca che ’1 se fazi ogni possibile provisione de poterne haver per le presente occorenlie, qual sono de summa impor-tanlia al Stato nostro, come ogniuno l’intende, et però, l’anderà parte che ’1 sia posto una tansa a resliluir, la qual si debba pagar a 1’ atìcio di Gover-