427 UDXXV, DICEMBRE. 428 voia ussir di la camera, et vene il marchese dii Guasto e don Antonio da Leva vestili di seda. Poi se intese ditto Marchexe lieri esser morto. 285 Et che hozi, la cavalleria era in Milan dii dito Marchexe partite. Si dice va verso Lodi e Pavia. Questi atendono a serar il castello et lavorano poco. Hanno manda 300 cavalli fuora a far venir guastatori 3000, i quali vieneno mal volentiera, perchè partendosi di le soe caxe, riman spagnoli in le caxe con la soa brigala e le ruinauo, perhò cussi come i vieneno i fuzeno via. Scrive, parló a uno medico nominato in le lettere, qual li disse che '1 ducha de Milan in castello non slava bene. Questi hanno falto comandamento a li gentilho-meni di Pavia forniscano quella terra di vicluarie a so spexe per uno anno; sichè quelli è disperati. Dii conte Alberto Scoto, date a Crema, a dì 3, Tiore 2, drízate al Proveditor menerai. Come, per uno suo messo parli hozi a hore 16 da Milan, dice haver visto da 140 fanti ussiti dii castello, et haver asallato li lanzinech, de quali ne amazono 5 et feriti 12, et amazono do spagnoli. Dice dii partir di quelle bandiere per Pavia. Scrive quelli dii castelo esser ussiti a scaramuzar, e haver morti 50. Zuan Ballista Spica è ussito dii caslelo di Milan, va a Roma, el Marignon va in Pranza a nome dii Ducha. Scrive, Sabado, a dì 2, quelli dii castelo ussirono fuora da tre bande, una andono fuora di la terra, e trovono 25 cavalli con vitluarie e li conduseno in castelo. Una allra parte andò a la porla Comasina a li lanzinech, el ne amazono 12, Ira ii qual uno capitanio di essi lanzinech. L’altra parte andono verso il zardin, et scaramuzò con spagnoli. Questi vanno lavorando a serar il caslelo, e fanno tre grossi basiioni a lo incontro dii castelo, con eaxemale da Ire bande, videlicet da San Zuane et San Rocho el . . . . Scrive el ditto nonlio partì a hore 21 da Milan, et che per Milan se diceva el Marchexe era morto. E venuto a Lodi inlese, che questa notte passata era venula una posta da Milan a quel gover-nator, qual stelle lulti in arme a far bona guarda. Item, da Piasenza scrive haver aviso che li cesarei haveano intelligentia in Parma, et sono sta scoperti el per questo le zeute dii Piatuonle venivano in qua. 285* Da Crema, dii Podestà et capitanio, di 4, hore 3 di notte. Manda questo aviso. Riporto di domino Antonio da Bologna di la compagnia dii capitanio Machone, parlilo beri da Milano a le hore 18, riporla che Sabato passato, a dì 2, da 9 in 10 hore, il signor marchexe di Pescara morite. Item, dice che’l dillo Marchexe el Sabato da mattina tra le 16 in 17 hore, avanti che’l fusse in extremis mandò per tulli li capitani di lanzinech, el fcceno zurar fedeltà al marchexe del Vasto el signor Antonio da Leva de prestarli obedentia et esser fedeli a la Cesarea Maestà, el de quello ge corneterano et admonerauo; li quali capitani iurarono. Item, dice che la Domenica da mattina, a dì 3, da poi la morie dii Pescara se partì de Milano una compagnia de spagnoli, che erano a la vardia dii marchexe predillo, el capitanio de quelli se dimanda Honofrio dal Monte, et andorono a Pavia. Et similmente una compagnia di lanzinech. Item, dice che ha sentito a mormorar per Milano, che lo resto de li lanzinech dicevano de partirsi et levarsi tulli de Milano subito che haverano locato nna paga, che li avanza, tamen de questo non se ne haveva cerleza. Item, dice che haveva inleso da uno cavalo leziero del signor Sigismondo da Rimano, recapitalo in caxa dii signor Alexandro Benti-voglio, qual portò lettere al ditto signor Sigismondo che se alrova in caxa dii ditto signor Alexandro in Milano, el qual disse che venendo ha incontralo molli cavali lizieri de spagnoli con una grossa cavalcata da do, over tre compagnie, ne le qual ha cognossulo doi capitani, Zucaro et monsignor de Mileno quali andavano verso Pontremolo. Item, dice che atorno al caslelo spagnoli hanno fornito doe Irinzee, una apresso il castelo suso la piaza per nno trar de man al traverso, 1’ allra verso al zar-dino, el fornita. El che quelli dii castello tirano de continuo fuora et gagliardamente. Item, dice che per Milano se dice, che ’I cavalier Posteria è insilo fuora dii castelo cum circa 20 over 25 cavali, et dove vada non se sà, né però perderlo tal cosa se ha. Augustin Fenazo eavalaro et altri andati per la 286 Geradada a intender li andamenti spagnoli, riportano che la mazor parie de li capitani, che sono in la Geradada, beri poi recevulo lettere de Milano, subito montorno a cavallo et sono andati a Milano, et alcuni capi de squadra che sono a Caravazo e Vailal hanno dillo ad alcuni de essi lochi sono andati a Milano per la morte de Pescara, et che presto se levarano. Item, quelli di Cremona inseno ogni zorno a scaramuzar. Da Bergamo, di reofori, di 4, hore 2. Mandano due reporli : Compagno, di la compagnia dii strenuo domino Ilanibal da Lenzo, venuto de Milan referisse, che li soldati dii castelo de Milano usciscono ogni notte