789 MDXXVI, FEBBRAIO. 790 di X con la Zonta, et passalo li 8 zorni non si aceli più alcuno. Item, preseno un salvo conduto per 101 anno a uno Marco Anlonio Longo (o Magno?) venilian fo bandito di terre e lochi dii ... . per il Conseio di X, e queslo a requisilion di ledere di la Cesarea Maeslà et dii locolenente dii viceré di Napoli. Item, fono sopra certa caxa di uno da Lion di Padoa. In questa sera, a hore 3 di notte, vene in corte di palazo una bellissima mumaria, tutta di zentilho-meni zoveni per numero .... vestili da mori ben in ordine con (orzi 24 di lire .... l’uno e trombe e pifari, corneti e cantadori con Zuan Polo vestito da miedego di scartalo. Et 5 principali overo mumi che baiavano vestili a l’antica con abiti do-radi et veli in testa, il primo era Nepluno con una larga con lettere Neptuno, poi era la Primavera con fiori sopra uno corno di divitia, poi la Eslade con le spige di fermento, poi I’ Autunno con li rami de uva, poi P Inverno con legne sedie, videli-cet do done Primavera et P Instale, e do homeni Autunno et Inverno. Et qui il Neptuno prima ballò solo, poi la Primavera con lui, poi li altri tulli, de-mum ludi 5 ballono che fu bel veder, et in corle di palazo era di le persone 3000; et cussi è stala et anderà questa nolle per tutta la terra. Si hanno vestili a San Francesco di la Vigna overo S. Justina a caxa di sier Domenego Falier, dove tulli cenerario, et costarà da ducali .... fra loro. Aulor 527 di la qual e dii ballo è sia maestro Pelegriu. Et si fa a coucoreulia di quella si farà doman sopra la piaza di S. Marco, dove è sta prepari il soler. Noto. Ilozi, sopra la piaza é sta dà do scassi di corda a una mascara per haver uno baslon grosso in man, e trovato, di ordine di Cai di X li fo dato dilla corda ; el qual fo Irovato Domenega strasve-slilo cuin dillo baslon, et è uno tiol dii barbier di San Stai. In questa sera, a la Zuec3, in chà Trivixan, fo fallo uno bellissimo banchetto et recitale Ire commedie, una per Cherea, l’altra per Ruzante e Mena- lo a la vilanescha, P altra per el Cimador et Gol di Zan Pollo, bufona; Iato questa festa per il Patriarca di Aquileia, dove erano 16 (Ione di le più belle di la terra, el questi oratori, il Legato, do di lo Impera-tor, do di Pranza, quel dii re di Ingilterra, do di l’ar-chiiluca di Austria, non fu Milan, Ferara el Mantoa, vi era il primocierio di San Marco, il vescovo di Baffo Pexaro, il vescovo di Concordia, il cavalier di Garzoni e alcuni altri. Fo bellissimo pasto con ludo quel si potè dar, et in arzenti, ma confuso per esser in sala molti forestieri maxime tulli servitori di oratori che confondeleno assai, et il .pasto andò poco con ordine per questo, poi seguite certe inso-lenlie fate per uno spagnuol con trar una ingistera nel viso a sier Agustin Nani di sier Polo, che gli tagliò un poco il fronte. Durò questa festa fino hore 12. Et è da saper: al pasto fo molle vivande Ira le qual alcuni pastelli, in una man ussivano schilati fuora in Paltra confeti picoli, in l’altra oxelli, in P altra uno gallo tulio spenachialo le pene et laiala la cresta qual andò per tavola spandendo godi et ingislere. Et erano li oratori francesi, quali non fo ben fatto tal cossa, et per la terra fo assi mormorato di queslo. Erano 4 procuratori zoveni, sier Marco da Molin, sier Francesco di Prioli, sier Marco Grimani et sier Vetor Grimani, et fo cosa no-tanda, che per voler far far largo, sier Marco Grimani procuralor vestito di veludo negro montò su le tavole: la sala piena di zoveni che non si volseno partir, però che la coiuedia fu fatta poi la cena. A dì 8, Zuoba di carlevar. La malina', in Co- 527 * legio fo ledo lettere di Roma, di V Orator nostro, di 5, venute questa notte a hore 10 in hore 48, con V aviso di la nova di V acordo, anta per via di merchadanti da Lion, per lettere di 29 da Lion. Item, manda do lettere dii re di Hungaria di 14 et 18 Zener, scritte al Papa, come il Turclio vien a quella impresa ut in eis. Venel’oralor dii ducha di Milan, dicendo haver hauto ledere dii signor Ducha di ... . come el stava benissimo el era varilo, el che .... Di Padoa, di sier Sebastian Justinian el cavalier podestà, sier Hironimo Loredan capi-tanio, di hozi. Come è acadesto una cosa de li, la qual non merita laude chi P ha fatta. Come a hore 2 di notte fo tratto dii castello do colpi di artellarie, dove è castellan sier Bortolomio Pixani di sier Zua-ne ; poi a hore 4 trele 4 colpi, adeo loro reclori si maravegliono mollo, nè sapevano quello fusse ; poi a hore .... ne Irete 5 colpi con sonar campano. Et mandato a veder quello era, il castelan li dissa haver fallo per allegreza per esserli nasudo uno fiol maschio eie. Et lecla questa lederà, il Serenissimo chiamò sier Zuan Miani e sier Bernardo Marzelo dicendo meritava punilione, et fo scusalo per non esser mol-