553 MDXXV, DICEMBRE. 554 di genie da poi la presa del Morone et Stato de Milano. Heri che s’è inteso non essere in apparente cosa mala, è diminuito il timore. 3701) A dì 28 Decembrio, in Bregadi. Bi Roma, di VOrator, di 17. Come partì il comandador Herrera per Spagna con li capitoli re-formali, et il capitolo de li do mexi etc. Fo dal Papa. Scrive coloquii aulì insieme. Soa Sanlilà si scusa che quelli ha fatto è sta senza saputelli la Signoria perchè li cesarei non voleano indugiar, et che havea scritto al Legalo insti si metti il capitolo di lassar il duca di Milan nel Sfato aui Maximilian suo fratello, affermando e zurando non è per altra cosa sua par-ticular che per bene et quiete de Italia. L’Orator disse : « Pater sancte, dovevi pur comunicar prima con la Signoria essendo con quella una medema cosa.» Si scusoe dicendo:« Cognoscemo ha ver fatto mal, ma de caetero non faremo alcuna cosa senza sapula di quella Signoria ». Esso Orator li dimandò li capitoli ; disse : « Doman ve li farò monstrar, ma non bisogna tuor copia fino non siano conclusi », et altre parole ut in ìitteris. Scrive, parlò a domino Jacomo Salviafi, qual li monstre il suo regislro di quanlo havea scritto in Spagna a suo fiol Legalo per nome dii Papa zerca il duca di Milan in consonanza di quello li disse il Papa, e si Cesare non vorà non debbi concluder li capitoli et scrivi. Bit ditto, di 18. Scrive colloqui auti col reverendissimo Datario,qual non si lassa trovar in casa, pur li parloe.È disperalo dicendo il Papa si ruma e tutta Italia; non voi star più qui in Roma. Et altri colloqui auti insieme. Esso Orator lo persuase a non absenlarsi in li manizi adesso che importa. Scrive, aver visto li capitoli et manda il sumario. Et dice, il reverendo Capua, vedendo il Papa andar a le voglie di Cesare, è mollo adesso alzato etc. Li capitoli sono questi in sumario : Prima il Papa e Cesare fanno liga insieme conira turchi e luterani lassando loco a li altri principi a intrar. Item, si lievi le zenle, zoè fanti spagnoli et lan-zinech dii Stato di Milan. Item, lassi il Duca in Stalo, e non volendo metti in quel ducato uno che piacerà a Italia; ma questo capitolo è sia riformato, uno che piacerà al Papa; ma prima lassi il Duca o suo fratello Maximilian in stato. Item, si dagi a Cesare ducati 150 milia per pagar sti fanti et meterli sopra Parmada, zoè il Papa (1) La carta 369* è bianca. 30 milia, lui Cesare 30 milia, la Signoria nostra 30 milia, Milan et Fiorenza 30 milia ii resto de Italia 30 milia. Et non volendo intrar la Signoria, ditta summa si pagi per quarto. Item, si la Signoria non voi intrar per caxon dii Turco, dagi li ducali 30 milia. Item, si obligano far armada contra il Turco, capilanio de la qual sia il Gran maislro de Rodi. Item, il capitolo di Rezo e Rubiera, il Salviafi non volse lo lezese, nè etiam quello dii sai dii Papa di esser dato etc. Item, si fa questa liga contra turcos et lutine• 370* ranos et male sententies de fide. Item, lassano loco a intrar a li principi chri-sliani. Dii ditto Orator, di 19. Come il Papa mandava uno breve a la Signoria scusandosi di quello P ha falto*elc., e uno in Franza, e uno in Anglia. Item, fo da Soa Santità. Scrive colloqui et come voi far 5000 fanti, et forlifica Piasenza aziò passali li do mexi, non volendo Cesare aquiescere a quanto li ha scritto, voi esser in la liga con Franza. Item, disse esser lettere dii doxe di Zenoa, ch’era zonlo ducati t'O milia vernili di Spagna.Item, disse, non volendo Cesare contentar, se li domanderà uniti la liberation dii re Christianissimo. Et dicendo P Orator haver visto li capitoli, si dolse il Salviati non li havia mostralo il capitolo di Rubiera e Rezo. Poi disse, se la Signoria vorà intrar, potrà poi far il suo accordo con Cesare. Dii ditto, di 20. Come parlò al Papa, qual li mostrò il capitolo di Rezo e Rubiera che Cesare li promette fargelo dar al duca di Ferrara pacifico, et quello dii sai intervenendo PArchiduca con ducali 2000 di più, che danno del.... questo. Scrive collo-quii hauti col Papa,dicendo Soa Santilò: «Cognosce-mo aver fallo mal aver concluso senza parlecipation di la Signoria, ma l’avemo fallo per metter paxe in la christianità »,e non lo farà più etc. Item, dii pa-renlà era sta dillo che Sua Sanlità feva con Cesare, videlicet dar al signor Yppolilo de Medici una Gola naturai di Cesare disse non era nulla; ma voi prima spazar le cose publiche poi le privale. Scrive haver parlato col Salviati, qual li disse il Papa voler che uno dei do Sforza o il Duca o Maximilian resti in Stado, se non Zuan Paulo Sforza. Scrive colloquii auti col Datario e col Salviati; poi par il Papa babbi dillo di dar il ducato de Milano al duca di Ferrara, e quel di Ferrara al duca de Milan. Scrive, il Papa li disse il capitolo dii Turco si conzerà per amor di la Signoria, e cussi ha scritto al Legato lo metti in