857 UDXXVI, FEBBRAIO. 858 ^n suo maestro di casa nominato Antonio Maria, die era rimasto apresso di la signora Lucrelia sua maire, et non si sà perchè lo hanno fallo. El signor Antonio da Leva diceva heri malina, che’1 re de Franza non parla di altro che di andar a far guerra a li turchi. • Di Brexn, dii proveditor generai Fexaro, di 20, hore 4. Con avisi, et dimanda danari etc., qual non fo leda in Pregadi. Da Udene, di sier Aqustin da Mula loco lenoni e, rfi 20. Come ha ve lettere di Cividal con alcuni avisi, qual manda incluse. Di Cividal, di quelli deputati, di 19, al Loeotenente. Come hanno aviso, che da 500 zelili-Ihomeni todeschi e signori è andati a Salspurcb per far lo aeordo con li villani; sicliè la massa voleano far li ditti villani di novo conira li nobili è staila suspesa. In questa matina, in Collegio, fu terminalo per la Signoria, cum sit per sier Zorzi Emo et sier Do-menego Contarmi proveditori zenerali in campo, fosse messo sier Aguslin da Canal qu. sier Polo provedilor a Roman, et a dì 15 Stembre 1525 li Provedilori dilli scrive a li oratori dii Clirislianissi-rno et li dà il tilolo di Proveditor a Roman, perbò 1’ habhi dillo titolo. Item, terminono, atenlo sier Nicolò Bembo qu. sier Zuan Balista eleclo Podestà a Ruigno acelò credendo con danari provarsi per il Conseio di X, el non havendo potuto refudoe, però non babbi alcuna ponlumalia. 572 * Di Verona, di sier Zuan Vituri podestà^et sier Zuan Badoer doctor et cavalier, capita-nio, di 21. Del ritorno di uno loro explorator nominato Francesco da Soave sialo a Bolzan. Dire che Luni 3 bandiere de fanti, sarano dazerca 2000, dii conte Girardo di Arcbo, erano in ordine, el che era zonlo a Trento uno maistro mandato per l’Ar-chiduca per conzar et reveder le arlellarie di campo sono de lì. Item, che 100 fanti erano venuti verso Pinaruol, se dice per castigar villani che non voleno pagar le taie impostoli ; el si era 50 fallii a Avi loco mia 9 di la Corvara. Item dice, nel ritorno suo scontrò 30 fanti di quelli di Cremona che tornavano a caxa, dicendo che in Italia non si dava danari. De li ditti, di 22. Come è capitato lì a Verona uno che vien di Anglia, qual è pasà per terra tedesca. Dice, di sora Bolzan, in certo loco, haver visto 200 homini d’arme et 100 cavali lizieri. Item, che Marti a Trento vele cavar di castello alcune arlellarie di campo per conzar li loti et altro. Et se diceva che saria guerra conira Italia, zoè per passar et andar a la volta di Milan. Scriveuo essi rettori manderano soi exploralori el del riporlo aviserano. Da Feltre, di sier Bernardo Balbi podestà et capitanio, di 21. Come ha haulo lettere da Trento dal guardian di San Francesco, di Iti, qual manda incluse. El qual guardian li scrive che Iteri a vespero zonse de lì il capitanio di le arlellarie di l’Archiduca, per reveder tutte le arlellarie ili campo e farli le ruode, cari el altre cose necessarie con preslrza. Item, fanno farà marangoni scale. Scrive, esser zonti 200 fanti a Trento. Avisa, zonse de lì uno mulo con danari, si dice, il Papa manda a l’Ar-(•Induca ; et de lì se dice sarà guerra contra la Signoria. Da poi disilar, fo Collegio di la Signoria per al-dir la maleria di frali di Coriz loia zerca il desegno. El redolii tulli, parloe sier Mariti Morexini savio a lerraferina, uno di deputadi per Pregadi a questa cosa. Li rispose domino Bortolomio da Fin doctor, avocalo di frali. Parlò etiarn domino Francesco Fi-leto doclor per la Signoria, et domino Piero de Ozonicha dolor per li frati ; et niuna cosa conclusa insta il solilo. Di Spagna, di sier Andrea Navaier orator, 573 date in Toledo a dì 4 Fevrer 1525. Come, per via di Barzellona spazò una man di lellere per mandarle a Roma, el le presente manda per uno messo dii reverendissimo Gran maislrodi tthodi. Scrive le noze si acelera, et madama Lionora va a Fonterabia poi a Baiona dove si compirano le noze col Chri-stianissimo re. Eri dilla Madama vene in questa terra ; li andò conira la Cesarea Maestà et lo illustrissimo Barbon, qual tolera facilmente non la poter haver et esserli rota la promessa fatali tante volle; et ha inteso questo acelerar di le noze è, perchè è slà di1 lo è bon la sii una volta regina di Franza, perchè alendendo il Re, non la sarà Regina. Et PImperator va a Madril, dove starà pochi dì col re Christianissimo, poi va in Sibilia, el ha scritto in Portogallo la Imperatrice si prepari el si parli per compir etiam le soe noze. Scrivevi Salamauca vien a la corle di qui mandato da I’ Archiduca in posta per richieder a questa Maestà Milan, zoè il Slado dii Ducha, over cileno tegnirà lui a nome di Cesare ; ma lo voleno dar a Barbon. L’Imperator atende a venir in Italia, nè pensa in altro, el fa pro-vision di danari. Ila mandalo don Ugo di Mon-chada a far arinada a le marine; il qual don Hugo è a Madril dal re Christianissimo, et va prima con