141 MDXXV, mona, et che le zente spagnole erano alozate a li lochi scritti per avanti, ut in litteris. Et per avisi auli (.la Bergamo, che 9000grisoni erano in arme in Valtolina coi'ire pezi di artellaria per andar a expu- 89 gnar il castello di Mus per li oratori soi relenuti da quel castellai], et volendoi essi rectori di Bergamo far venir in la terra homini di le vallade per custodia di quella, et manda lettere dii signor Camillo Orsini da Bergamo, perlanlo scrive si provedi di danaro per pagar li fanti, qual compie la paga a di 30 di questo. Scrive di 31 rnilia li bisogna ducati ha auto solimi ducati 5000; non sa con che modo far, et si scusa se seguirà qualche inconveniente, ut in litteris, e dii sai haverà 2000 ducali. Dii signor Camillo Orsini, date a Bergamo a dì 24, hore 2 di notte, drizate al suo can-zelier a Verona apresso il Capitanio e Proveditor zeneral. Come, per avisi I’ ha, spagnoli dieno venir alozar sul bergamasco, et vorano dar un laion a quella lerra. Lui ha ordinalo li cavalli lizieri slagi-no a le rive di Oio, et nomina Jacomo di Vicovaro et Farfarello e queste compagnie sono, ma quella dii conte Alexandro Donado e Zan di Naldo mancano li capi, sono soi locotenenti,el quelle compagnie sono senza ordine. Hor a voler manlenir Bergamo è mala opinion, per esser una leraza come una pro-vinlia; hanno de li dazerca 800 fanti, perlanlo saria mal perder quelle zente. Di la sua persona e la sua compagnia non slima, purubedise. Di far venir vale-sani in la terra non è da far conio nè fondamento sopra di loro, però parli al Proveditor zeneral. Dii ditto, date a dì 24, hore 3, drizate al Proveditor zeneral. Scrive quasi in conformità, et andamenti de li cesarei, ut in litteris, et manda relation di soi exploralori. Da Bergamo, di rectori, di 24, hore..... Scriveno in conformità a la Signoria con alcune relation diandamenli di le zente cesaree quale voleno passar Ada et venir sul bergamasco, pertanto loro hanno provisto di far intrar in la lerra homini di le valle ulmen 500, e scritto a li consoli di le ville portino il suo in la lerra, et quelli zentilhomeni e clla-dini hanno termlnà loro far le guarde di la terra di et notte con li soldati. 89* Di sier Carlo Contarmi orator, date a Tu-bing, a dì 17. Come le cose de 11 villani sono aque-tati ; in la dieta si fa ancora nulla è slà fallo. Sono venuli di qui, li prescidenti e zentilhomeni de Yspruch a pregar questa Maestà non vogli far la dieta In Augusta, nè che il Salamanca sii apreso Sua Maestà et vengi a Yspruch. Li ha risposto non poi ottobre. 142 far di meno di far la dieia imperiai in Augusla dove voi andarvi, et che dii Salamanca non se ne parli altro; i qual sono parlili mal contenti. Scrive, questo Serenissimo va intertenendo li fatili dilc onlà di Tirol sollo domino Zorzl Susperg (Fraundspcrg) per mandarli a poco a poco in Italia el operarli ai soi bisogni. Scrive zerca il suo repatriar, el è horamai passà do anni è fuora. Da Cluxon, di sier Jacomo Antonio Orio podestà, di 22, hore 5 vidi lettere parlicular, drizate a sier Malio e Piero Orio soi fradeli, ozi haute. Come, hessendoin quella bora uno noslro da Caslion con uno messo mandalo per li homini di Val di Scalvo, sono venuli a dirli come a hore 21 in dilla valle al loco de Sculper erano arrivati fanti 500 di mal afar, lodroneschi, et savloneschl, et dice dubila non ne vengi de li altri drielo, et non sano che via se habino a far, perlanlo Io hanno.avlsato aziò inondandosi una valle con l’altra in ogni occorrenlia se possino coadiuvar, unde de questo ha avisalo el Proveditor zeneral etc. Da Verona, di rectori, di25. Come era venuto in quella città uno per nome dii reverendo Datario episcopo de qui colelor, el qual insieme cum el vicario ha principiato a tuor in noia tulli li arzenti di le chiesie et maximr di frali, unde esso Capitanio ha mandalo a chiamar li abbali e priori de li monasteri più importanti, e li ha imposto in questo vadino intertenuti fino per lui li sarà ditlo allro; et cussi i farano. Et hanno voluto comandamento in scrittura. Non ge 1’ ha voluto far; la,qual cosa si fa per dare notilia a Roma et a benefìcio suo poter usar li ditti arzenti. A dì 27. La malina, ¡usta la deliberallon falla eri sera nel Consejo di X semplice, alenlo erano slà porlati in questa lerra assa’ quantità di moneda da soldi do forestiera, qual era falsa, el acciò le casse di offìeii per ditte monede ed altre forestiere non se irnpisano, fo mandalo sier Marco Loredan avogador el sier Polo Nani Cao di X erano in selimana a li Camerlenghi di comun.et bolorono tulle le casse di officii, acciò non si avesse di lai sorle monede, et tulio ozi aleseno a questo. La lerra è mollo incarognada di tal monede forestiere slronzade,el niun li voi. Se ne porla in zeca, si perde il terzo el più. Si stampa in zeca per mer-cadanli. Mocenigi core soldi 24, Marzelli soldi 12, et per la Signoria moneda nuova da soldi 2 et una sorle di bezi d’arzenlo granili, non picoli come li primi, et è a la zecha sier Nicolò Venier è dii Con-sejo di X. Di terra ferma, da le camere è slà mandà