145 MDXXV, gna si provedi di danari ; et scrive averà la paga dii sai dii mexe futuro, sichè con li 5000 ducati ha auti e averà dii sai, saranno ducati 11 milia, ma è pochissimo a quel bisogna ; poi le ordinanze vorano ducati uno per uno a levarsi di brexana, poi in Bergamo vorano la paga ; però si fazi provisione di mandarli denari. Da Crema, dii Podestà e capitano, di 25 liore 3. Manda alcuni avisi et reporti zerca i andamenti de spagnoli, et una lettera li scrive uno fa-meio dii conte Alexandro Donado da .... di quel zorno, come li cesarei fevano le spianade verso Lodi, poi per passar Ada e venir in Geradada. * Da poi disnar fo audientia publica di la Signoria e li Savii ; consullorono zerca dar auditori a li oratori cesarei etc. Da Milan, di V Orator, di 24, hore 24. Come heri sera al (ardo ritornò li a Milan messer Jacomo Filippo Sacco stato a Pavia dal signor Marchese, et questa malina è venuto dal signor Duca per referire la risposta di esso signor Marchese, qual è che mollo s’era condoleste haver inleso che ’1 signor Duca havesse tolto fastidio per haver esso Marchese mandato largente nel suo Stato, et che confortava sua excellentia a non volersi di questo tuor fastidio, ma atender a la sua salute, perchè ogni cosa era stà facla di comandamento di la Cesarea Maestà per conservare sua excellentia in el Stalo, et che mai non haveva avuto, nè aveva animo mandare alcune gente a questa città. Scrive, il slgnof Marchexe è a Pavia, di dove fra tre zorni se vole partire per Geradada, dove manda homini d’arme 400 et la mazor parie di le fanlarie, e il resto voi far restare in le terre di questo Sialo e 11 distribuire et maxime verso Geradada. Ne è aviso de qui, che alcuni foraussitl di questo Stalo esser a Pavia per haver composto le cose sue con questi signori cesarei; alcuni altri se dice essere cum il marchexe dii Guasto, e questo dicono esser facto per lo acordo sequito tra lo Imperatore et Cristianissimo re. Et lo abate di Nazara molto ne parla di tal acordo, affirmundo esser seguilo, unde si questo fusse, li ditti zentilhomenl che erano cum francesi, inlreriano in questa città. Dii magnifico Morone voce ne è che ’1 sia stà esaminato da questi signori cesarei, tamen apresso questo si-_ gnor Duca non li è di questo aviso alcuno. Per altra via ha inteso, come a Pavia vi è dillo Pescara cum il campo grosso, e dicono che partendosi de lì una parte veniria a Vedegulf, a Landriano et a Marignano, verso dove sono fate le spianate, Diarii di M, Sanuto. — Tom. XL. ottobre. 146 et un’allra parie a Zebedo, Basgapè, et cosi drielo a Marignano per passare poi in Geradada. Con diio Marchexe e in Pavia il signor Paulo Camillo Triul-zio. Si dice ancora per certo, che ’1 signor Zuan da Birago è a Carmignola con fanti 3000 el grandissima quantità di cavalli lizieri, et si dice esser lì venuto con dille gente per lo accordo seguilo tra Cesare e il Christlanissimo re, dii qual molto largamente ne ha dillo lo abaie di Nazara esser di certo seguilo, e che questi foraussitl è rimasti d’acordo con li cesarei et polriano ancora venire in questa città. Tamen il signor Ducila di questo non ha aviso alcuno per hora. Soa excellenlia di la febre stà al solito. A dì 28, fo San Simion, Sabato. La mallna 92 vene per tempo lettere di le poste di questa sub-stantia. Di Verona, dii proveditor generai Pexaro, di 26, hore 3. Come ha haulo aviso da Bergamo, li ponti sopra Ada erano compiti a Lodi el aCassan, et scrive si provedi di danari. Ila haulo lellere di Vicenza e Brexa zerca li danari dii sai ; non li po-leno haver fino il mexe di Dezembrio. Ha haulo lettere di Brexa di Piero di Longena condulier nostro, di quel zorno, qual manda incluse. Scrive vo-ria si mandasse di orzi per dar a conio dii quarli-ron a le zenle d’arme; perchè le zenle sono a Brexa, manzano in loco di biava li cavalli formeulo, per esser stala mala saxon di ruenudi e biave di cavallo de li per le gran secure sono siale. Item, danari eie. Di Brexa, di Piero da Longena, di 16, hore 15 al Proveditor zeneral. Manda avlsi auti di andamenti di spagnoli et di ponti fanno per passar Ada, et come ha aviso che heri a ore 16 alcuni lanzinech introrono in Cremona per la porla di San Luca e intrali lolseno le chiavi de dilla porta loro, et cussi andono a le altre (olendo le chiave. Et quel governador era lì per il Ducha li comeseno andasse a Pavia a parlar al marchese di Pescara ; e poi a hore 21 inlrorono il resto di lanzinechi che erano in Lodi, che è bandiere 3 in lutto al numero di 1500; el scrive che assà viluarie erano slà pur portale nel castello, qual si teniva a nome del Ducha. Di Bergamo, di Camillo Orsini, di 25, 92* hore 4 di notte, al Proveditor zeneral. Scrive li successi di spagnoli per avisi hauti, et una lettera li scrive uno è con cesarei, ut in ea. Et nomina il venir dii marchexe dii Guasto, et sono per passar Ada el venir in Geradada, et par vogliano passar sopra 11 bergamasco et brexan per invernar sul nolo