245 MDXXV, NOVEMBRE. 246 parole disse perchè cl dillo da Soresina se lamentava de spagnoli ; et che il marchese da Pescara se offerissse far bona compagnia al populo de Milano. Item, li ha ditto che messer Bortolomio capitanio del Villachiara era per partirsi per andar a Ferrara, dubitando de spagnoli. Item, scrive, per diverse vie haver che le fantarie che erano spente in Geradada tutte se reduseno a li castelli, come è a Sonzin, Castel Lion, Romanengo e Pizigaton. Zuan Antonio Piasentin fator di messer Alexan-dro Benzoni, referisse et messer Hector Fisiraga, come heri de II fo fatto una crida da parte dii marchese di Pescara, che in termine di 10 dì tutti debbano haver porta dentro le sue robbe et vituarie, et non le portando le fariano sachizar et brusar, et che 159 tutti possano far pan et vender vin et carne senza dazio, et lì sono zonli guastadori per fortificar dilla cillà. Et dice che li guastadori, che se diceva che dovevano andar a Milan, andavano a Cremona. E dice che ’1 marchese di Pescara ha mandalo a tuor in nota le vituarie sono in Lodi, et che in Lodi dieno andar zente d’arme. Da Milan, in le lettere di 8, liore 21. È in le pubbliche queslo aviso. Il signor marchese de Pescara ha auto lettere di la corte di Spagna di 25 dii passado, qual le lexè solo et poi le brusoe, nè si sa la continentia di quelle. Scrive, questa mulina il Marchese è stato in consulto con il Guasto, Leva et l’abate di Nazara; il qual Marchese sta desleso in lelto vestito et con dolori di stomaco. Da Verona, diiprovedador generai Pexaro, di 10, hore 3 di notte. Come ha auto da Crema una lettera dii conte Alberto Scoto mollo copiosa di successi di Milan, quai manda. Scrive esso Pro-vedilor se li provedi di danari etc. Item, manda un’ altra lettera di Bergamo dii signor Camillo Orsini eie. Dii signor Alberto Scoto di Crema, di 9, al Proveditor generai sopraditto. Manda uno reporto di uno suo da Milan, qual parli hozi a hore 16 et dise molte cose, e come el parlò a Marco Antonio Galerano capitanio e col marchese dii Guasto, qual li disse sarà guerra con la Signoria di Venexia. Item, parlò con Piero Martire favorito dii marchese di Pescara, e Hironimo Gargano locotenente dii conte di Potentia qual li disseno in consonantia, et che tutte le zente di Geradada passavano Ada per venire a Milan. Dii signor Camillo Orsini da Bergamo, di 9, hore 16, al Proveditor generai. Manda una lettera di uno è a Milan, che li scrive di quelle occo- rentie, et come venilianì aspetta la resolution del Papa qual li dà zanze, et li cesarei aspecla risposta de F Imperator. Scrive, la guarda del duca di Milan è acordà col marchese di Pescara, et è sta leva tre bandiere di fanti di Geradada per Milano; e di l’ordinar di guastatori per serar il castello, e altre par-ticularità. Item, il ditto Conte scrive aver da Piasenza et Parma, non vi è alcuna zente al nome dii Papa, etc. A dì 12, Domenega. La mattina non fo ledere 159* da conto, solum da Udene di .... Il sumario dirò di sotto. Vene il Legalo dii Papa per cose particular. Da poi disnar fo Gran Consejo, non fo il Principe. Fu fatto Podestà a Chioza sier Marco Vendra-min, fo Capitanio a Vizenza, qu. sier Polo fo dii Serenissimo, di balotte .. . , da sier Sebaslian Contarmi el cavalier, fo Podestà et capitanio in Caodislria, sier Beneto Zorzi, fo Avogador di comun, qu. sier Hironimo el cavalier, el sier Lorenzo Moro, fo a le Cazude, qu. sier Crislofolo. Item, altre voxe, in tutto numero 9. Fè l’ofìcio di Vicecanzelier grando Bortolomio Comin secretano dii Consejo di X per esser il Canzelier indisposto. Da Milan, di VOrator, dì 9, hore 20. Come il signor marchese di Pescara in questa notte si è sentito non troppo bene, et questa mattina ha tolto medicina ; ha etiam inlerupto la posta qual haveva dato con questi signori senatori el officiali per questa matina a hore 16, et non ha altramente ordinato cuni epsi se si habbiano altramente a redure. Questo illustrissimo Duca continua al megliorar suo, cosi dii moto di le mane, quanto di piedi. Scrive esso Orator, come el signor Antonio da Leva ha auto il cargo del signor Marchese e governo di la terra e a far le trinzee eie. Il conte Battista da Lodron è andato a Biagrassa da li lanzinech, etiam l’abate di Nazara; si dice hanno portalo danari. Domino Antonio Maria Crivello ha acceptà il cargo di far venir li guastadori, et ha titolo di commissario cesareo sopra li guastadori. Scrive, Lodovico Vistorin da Lodi, era capitanio de li fanti di la guarda dii Duca, si aconzò col marchese di Pescara. Da Bergamo, di rectori, di 9, hore 6. Mandano alcuni reporti auti da Milan et di Cremona, li quali saranno scritti qui avanti mollo copiosi. A dì 9 Novembrio 1525. 160 Perusino referisse esser stato a Cremona, dal qual loco heri se parlile, ove dice esser cerca 1000