891 MDXXVI, FEBBRAIO. 892 omnes christiani principes ac polentatus in nostram huinsmodi sentenliara devencrinl, a qua vos prò veslro in rcinpublicam animo nequaquam alienos iudicamus. Dala in civitate nostra Toleti, die XXVI Ja-nuarii anno Domini MDXXVI, regni nostri Romani seplimo. Carolus. Nobilibus, speclabilibus nostris el Imperii sacri fideiibus dilcctis nostris, magistratibdl| senatoribus populoque mediolanensi. 594 Sumarìo de capitoli de la pace seguita tra V Imperatore et il re Christianissimo. Et prima: Come Ira l’Imperatore et re di Franza è con-firmata bona pace,.et sono amici de li amici et inimici de Ji inimici. Li vassali et subditi di cadauno potranno conversar el trattar unitamente et liberalmente in mer-cancie per mare et per terra. Tulle le represaglie sono suspese dell'una parte et l’allra. Il re di Franza restituisse all’ Imperalor el ducato di Borgogna con le fortezze et artegliaria. Renuntia dillo Re a tulle le querele che pretende haver sopra el regno di Napoli, Milano, Genoa, Tornay, Aras, Edili et altre (erre di l’Impe-rador. Item, renonlia a la superiorità di Fiandra et Arlois et di lutto quel che lien et tenerà l’Impera dor. Per la segurtà et caution de quesle cose, promette el ditto Re dar per ostaggio el Deliino, el duca di Orleans, overo il Delphino solo con li 12 personaggi, cioè Vandomo, San Paulo et li altri che si sanno. Item, in caso che ’1 dillo Re non osservi quanto ha promesso, dona la fede sua de ritornare ne la carzere coni’ è al presente. Si dà in matrimonio al Re la Regina madona Leonora con dote di 200 milia ducali, et olirà gli sono dati in conto de dote gli duoi contadi d’Am-poys et Maclion et signoria di Barbusen. Item, haverà la ditta Regina dal dillo Re sin a 50 milia ducali. El primo figliolo che nascerà dal ditto matrimonio, ha d’ haver in parte del suo patrimonio el ducato di Alanzone. Li altri figlioli havrano tal parte come gli altri figlioli del primo matrimonio, exceluato il Delphino. Item, havendo figliole femine, saranno maritale come figliole del re di Franza. Il re di Franza ha da procurar et far che ’I 594* duca di Geldri si conienti goder el ditto ducato tanto che viverà, et da poi la morte sua 1’ habia l’Imperador. Item, medesimamente ha dj procurar i! ditto Re, che ’1 principe d’Albreth cederà al drillo qual pretende haver nel regno di Navara, et lassar el nome del re di Navara. Item, non darà ditto Re favor niuno al duca di Urlich, cioè Vertimberg, nè a Roberto de la Marchia, nè a suoi figlioli. Al viaggio dell’ Imperator in Italia gli darà dito Re la sua armata di mare, compila et pagala per tre mexi. Item, gli darà sei mile fanti, 500 lanze franzese et ducati 200 milia per dillo andar in Italia, et per oflension contra quelli che volessero impedir Sua Maestà. Pagerà il dillo Re al re d’Ingellerra tulle quelle pension eh’ haveva promesso pagar l’Imperador al prefalo re d’Ingellerra perdute per la guera mossa a Franza, che ascenderà a più di 200 milia ducali. Che ’I Papa babbi a convocar tutti li principi christiani a la pace universale et a far armala conira il Turco. Il duca di Borbon sarà restituito nel suo stato com’era innanzi se partisse di Franza, et medesimamente gli suoi amici et servitori che lo segui-torno,con assolverli d’ogni senlentia contra essi lata. Tutti li pregioni d’ una parte et l’altra sieno liberati. A li foruscili sia perdonato, et se li babbi a far iusticia de li suoi beni. Item, che cadauno de qual condition sia ritorni a li suoi beni come nanzi la guerra erano, et ie succession eh’erano nanzi il tempo di la guerra ritornino a li suoi. El marchese Michel Antonio, et Federico da Bo-zolo ritornano nel suo, resalvando el dritto de proceder a quelli che per giuslitia gli pretendeno di havere. 11 signor di Monacho sia restituito et reinte- 595 grato integramente e potrà andar in Franza e dove vorrà. Li compresi in questa pace sono : il Papa et la Sede Apostolica, li Re christiani, Parchiduca d’Austria, madama Margarita, li principi de l’imperio,