345 MDXXV, NOVEMBRE. 346 e che li nitri capitoli li piaceva, e che il signor Alberto dovea formar li capitoli che storiano ben per una parte et l’allra; li quali si manderà a la Signoria nostra, poi in Pranza. Item, disse ha via fatto lettere di cambio di ducali 50 milia per far zente. Disse, come havia lettere di Spagna dii Legato, che l’impe-rator havia espedito uno suo zentilhomo con capitoli, et vien a Roma con commission di concluder acordo, el qual sarà qui fra 4 over 5 zorni, dicendo è bon prima aldirlo, ma in questo mezo non star di praticar la liga si trata con la Franza. E disse, haver lettera di Bernardin da la Barba da Milan suo non-lio, di 12, come le cose dii Duca erano conze con li cesarei, et il marchese di Pescara voi dar il juramento al Duca e levar le zente dii Stato. Et che ditto Marchese stava mal. Item, li disse avia etiam lettere di Milan di Lopes Urtado, scrive dii star mal dii ditto Pescara, qual morendo saria gran danno a 1’ Imperador. Poi il Papa disse : « Quando Cesare volesse dar il ducato di Milan a Barbón, che vi parerla ? » Esso Orator disse : « Saria mal privar (¡tiesto Duca. » Soa Santità rispose : « Dite il vero, è bon conservar il Duca ». Poi disse : « Ma se ’1 volesse metter uno altro nel ditto ducalo e lar lo accordo con la Signoria vostra, che vi parerà?» Esso Orator disse : « Pater sánete è bon conservare il Duca. » Unde il Papa disse: « È vero. » Et dii duca di Ferrara disse non è ancora ritornà iudriedo, et li 234 ha mandato a rivocar il brieve di la licentia, e scrito in Franza non lo lassi passar. L’Oralor disse : « Si la Vostra Beatitudine li lassase Kezoet Rubiera tornería indriedo ». Il Papa dise: