557 MDXXV, DICEMBRE. 558 Item,, fo letto ma lettera di 10 fin 14 dii signor Tliodaro Triulzi a missier Evanzelista suo secretano, data a Lìon. Come l’accorcio con Cesare non seguirà et Madama e questi voleno far la liga de Ilalin e vanno a bon carni», e scrive lui fa il tutto aziò si fazi. Et hanno ordina 12 galle nove in Provenza, e fanno venir 18 nave per far armata; sichè tulio sarà ad ordine. Nolo. Non fo letto una lettera da Lion, dii Va-rola, di 12, qual in conformità scrive li successi. 372 Fu posto, per li Savii tulli di Collegio, una lelera a l’Orator nostro in Anglia in risposta di soe. Come vedemo la bona mente di quel reverendissimo verso il Stado nostro, et come havemo scrillo in Fran-za per la conclusion di la liga vedendo il Papa star su pratiche, et che coneludemo, la Franza et quella Maestà et nui. Pertanto bisogna quella Maestà insti la Franza a far lo effecto. Una savia lettera con altre parole, ut in ea. Ave 188, 9, 7. Et si vene zoso a bore 3 pasade. Fu posto per li Savii dii Conseio, terra ferma et ordeni una lettera a l’Oalor nostro in Ingilterra in risposta di soe, et laudar quanto li ha ditto il reverendissimo Cardinal. Fu posto, per i Savii ai ordini, concieder a sier Zuan Dolfin de sier LorenzS, qual Ltlui voi varar la sua nave, vasi, palancole et zochi da l’Arsenal, con la ubbligation di quello voi le leze nostre ut in parte. 181, 8, 3. Et si vene zoso a hore 3 V* el più senza far altro. A dì 29. La mallina non fo alcuna lettera da conto. Fono con sier Zuan Franeesco Gradenigo provedilor sopra le fabriche di Padoa et altri zerca alcuni muri bisogna far per compir la fortificatioue di quella terra. Visto li disegni, el parlalo assai lutla la mattina si stele su questo. Fu fato lezer in Collegio una parte fata notar per sier Zaccaria Bembo savio a terra ferma, in la qual opinion è li Savii ai ordini, di far Capitanio ze-neral di mar et 20 sopracomili, qual leda niun di Collegio disse alcuua cosa, solum el Principe che disse saria bon scriver a Conslanlinopoli la causa perchè si fa il Zeneral, aziò lui non armase. Da poi disnar fo Cónseio di X con la Zonla. Feno Capi di X per il mexe di zener sier Gasparo Mali-piero, sier Alvise Gradenigo et sier Lazaro Moceni-go tulli Ire siati altre fiale. 372* Item, presorno una parte, che sier Zuan Corner di sier Zorzi cavalier procuralor per la Comendaria di Cipro debbi pagar alla cassa dii Conseio di X du- cali 1400, eh' è per quello dovea pagar per la ditta Comandaria di suo fiol, et decoetero ogni anno vadi pagando, et che li sia remesso quanto par dilla Comendaria debilrice per conio dii reverendissimo Cardinal Cornelio, qual l’haveva, et sia scriplo al re-zimento de Cypri debbi restituir quello havesse tolto per lai conto, nè darli più alcun impazo eie. Item, preseno una gralia di sier ... Buldù qu. sier Hironimo debilor di cerio dazio di... qual voi dar legnami a 1’ Arsenal, ut in parte. Item, allre partesele non da conto. Da Verona, dii proveditor zeneral Pexaro, di 28, hore 5. Come da Milan, per uno dii signor Camillo Orsini qual parli aVanli beri de Milan, è nove come de li attendevano a serar il castello con più copia di guastatori dii solito, e che li populi ha-verano fatto molle querele conira spagnoli, li quali voleno danari dicendo volersi levar licet havessero hauto meza paga, el zonli sarano li fanti italiani de lì se leverano; li qual italiani ancor non sono mossi et voleno danari. Li lanzinech sono slà ben pagali, pur etiarn loro si leveranno, et zà sono parlili da 20, et 25 a la volta, et vano a caxa. Item, le zenle di Geradada stanno cusì, e hanno auto ordine dal signor Antonio da Leva di star riguardosi. Scrive esso Provedilor ha compilo di far la paga et principiato a far la resegna, el ha trovalo le fanterie benissimo regolale, et di 1800 non manca si non 4 fanti, el 50 eh’ è andati a caxa loro con sua licenlia per queste feste. Ha deliberato far la mostra su le stalle a le zente d’arme, et manda Hironimo Anzo-lelo vice colateral a farla, e lo lauda assai. Scrive voria se li mandasse stara mille di biava per dar a 373 quelli mancò a dar l’anno passato, come è il dover,' sichè saria bon si provedesse di aver orzi, perchè dandoli per mezo ducalo il slaro si havrà ducali 6000, eh’ è gran avanlazo a le cose nostre. Scrive fin qui ha fato nove resegne eie. A dì 30. La mattina f<) lettere di Roma, di 1’ Orator nostro, de 26 et 27.11 sutnario scriverò di sotto. Acusa lettere di Spagfia di 10 de l’inslanle. L’acordo Ira Cesare el il Re è in procinto de con-cluderse. Vene in Collegio.......... Da poi disnar fo Pregadi, et ledo queste Ire lettere scripte di sopra, et una altra, qual è questa. De Sibinico, di sier Bernardin da ca' Ta-iapiera conte et capitanio, di 10. Come il san*