233 MDXXV, NOVEMBRE. 234 sto a far la liga, però si concludi. Item, 1* Oralor li disse voleva parlar al Re, et cussi messene ordine; voi soa signoria reverendissima Italia resti in libertà, perchè l’Imperador si voi far monarca dii mondo, e far che ’1 Papa li digi messa. Item, per lettere di 22. Come Zuan Joachiti era partito per Cales per tuor 50 milia ducati vien di Franza e darle a questa Maestà per le pension, et ducati 10 milia per madama Maria sorella di questo Re fo Raina di Franza, a la qual etiam la Franza li rende il suo Stado. Qual ditto Zuan Joa-chin l’ha tolto a fitto per ducati 29 milia a l’anno in libertà di Soa Maestà di «infirmarle. Fo ledo una lettera scrive domino Zuan Dedo canzelier grando, qual è in caxa e non si sente, a Zuan Jacomo Caroldo secretarlo. Come ha parlato con uno Piero Marcadelli da Co-neian, qual li ha dillo hozi haver fatto colazion con uno nepote di missier Erasmo orator di l’Ar-chiduca qui, qual va in Alemagna, et essendo aliegro, li disse sarà guerra con veniliani ; et che ’1 si parti per Alemagna. Et con grandissima credenza si vene zoso ad hore 6 di notte pasade. 151 Adì 9. La matlina, fo lettere da Milan di 6, hore.....di Bergamo di 6, di Verona dii Proveditor generai di 8, hore.....li sumario dirò di sotto. Di Mantoa, fo etiam alcuni avisi zerca il castello di Cremona. Da poi disnar, fo Collegio di Savii ad consu-lendwn, et li tre deputali sier Francesco da chà da Pexaro el consier, sier Domenego Trivixan ca-valier procuralor, savio dii Conseio, e sier Jacomo Corner savio a terra ferma andono a caxa del prò-tonotario Carazolo, dove era l’oralor Sanzes, tutti do oratori cesarei, a dirli quanto beri fu preso in Senato. Da Milan, di VOrator, di 6, hore 18. Come sono lettere da Zenoa in quelli secretari, di 3 di l’instante. Avisano haver lettere di Lione de 27 dii passalo, che continuavano (ad armar) in uno di quei porli, ma non si sa qual fusse, et si armavano insino al numero di 25 navilii, tra li quali erano de le galee, et che la liberalion dii re di Franza non sortirà efte-cto, nè la fida di la sorella de l’Imperatore se darà al Delfino, et che la corte regale invernarà a Liom'. Scrive una risposta fata per il signor Duca al signor Marchese non 1’ ha auta ; spera haverla questa sera et la manderà subito. Scrive, sono qui vicini alla cillà alcuni lanzinech, zerca numero 2000 sotto custodia dii conte Zuan Battista di Lodron, e dicono voler danari se debano ini rare in la citò. Messer Silve-slrinoche va a nome del signor Duca all’Imperatore, Zobia fo a di 2 se imbaccitele a Zenoa per Spagna. Da Mantoa manda lettere dii commissario di Rosolo, di 6. Heri, che fu a li 5 dii presenle, il castellano di Cremona a hore 20 dete fuura da due bande, da 1’ una con 30 schiopelieri, da 1’ allra con piche et labarde, et retrovorno alquanti lanzinechi che giocavano et che stavano a la sprovista et ne amazorone 21 et ne ferirno molti; et è certissimo, in casa di messer Jacomo Pasquale genlilomo cremonese ne furono medicali 30 lutti feriti in quella sca-rarnuza, et se quelli lanzinech non hanno mente al tatto suo, a ogni giorno li faranno qualche berla. Da Bergamo, di rectori, di 6, hore .. . »Mandano do reporti, et avisano il zonzer 11 de li claris-simi nostri Oratori, vien di Spagna. Riporto di uno vien di Cremona. Come li lanzinech facevano far uno repnro intorno el castello,dove quelli del castello sono salladi fora et hanno amazato da numero 20 tedeschi, et hanno fatto spianar il reparo di quelli guastadori. Item, da Milano, come il marchese di Pescara è alloghilo nella casa era del signor Zuan Jacomo Triul-zio, et il marchese dii Guasto li apresso ; et tra tedeschi et spagnoli sono numero 6000, parte ne la (erra et parte ne li borgi, cum certi pezi de arlel-laria, et gente d’arme numero 200 ancora loro parte de dentro el parie ne li borgi, et se diceva che ’I signor Marchese era slà in castello a parlamento con il signor Duca. Hozi scriveno è slato un gran tirar de artellurie a Milano et a Cremona. Relation dii spettabile domino Lodovico di Augusti..... Come ha da uno suo messo mandato a posta in la Alemagna per intender li andamenti di alemani, dice che tutti li baroni, duchi et signori di la Alemagna hanno auto comandamento di ritrovarsi fra giorni 15 in Ispruch ad una dieta generai, ove si ha a ritrovare il principe Ferdinando e se gli alrove-rano anche quelli signori di le terre franche, et che si vocifera vogliono fare grandissimo numero di fanti ; et che ha inteso che il serenissimo re di Un-garia è venuto apresso Petovia per distantia di una giornata, qual va quietando li sui paesi.