339 MDXXV, NOVEMBRE. 340 Crema per esser heri partilo 1’ Orator nostro per Bergamo, et manda alcuni avisi, qual è questi : Per doi venuti da Milano, riportano che heri quelli dii castello ussiteno et fono a le man con li lanzinech, e dicono, per quanto, hanno inteso, ne ha nmazato zerca 30, et alcuni feriti, et li tolse do fai-coneli. De queli dii castello se diceva esserne morti cinque, et da 8 in 10 feriti, et che in quella seara-muza 200 zentilhomini milanesi si reduseno nel Domo, et che spagnoli dicevano che aspectavano fantarie in Milano. Item, per uno suo venuto di là di Adda riporla, che heri si voleva alozar in Palasio homini d’arme 100, quali venivano dii......, et perchè il marchese di Pescara li haveva fatto una lettera a li ditti, che de dilli Palasio non dieno alozar nissun, se drizorono verso la strada cremonese verso Pizigaton. Dii taion haveano lodesani, ne hanno scosso circa 600 ducali, comellendoli, che li lcverano tutte le zente de Lodi dagandoli tutto il taion. Item, heri in Sonzino andò una bandiera di fanti, et hozi homini d’arme 50, cheiPrano a Rivolta, sono levati et andati a Romenengo. Scrive, missier Ilector Physiraga riporta, come in Lodi sul lardi hanno ordinato che tulli li porti et nave che sono sopra il fiume di Adda siano tolti via, salvo quello di Lodi e de Pizigaton, et hanno fatto una proclama che lutti debario condur le sue intrade in Lodi, et se non li condurano li andarano a brusar, et che tulli li cittadini debano andar a Lodi a star. Item, dice che li homini d’arme che heri se levò da Palasio sono andati hozi verso Casal Pusterlengo, el questo dicono per causa de le zente dii Papa, che sono in parmesana. Di Brexa, di sier Nicolò Tiepolo el dottor, podestà, et sier Piero Mozenigo capitanio, di 22. Come erano zonli li in Brexa 40 lanziuechi stati a .... li quali li capi li hanno parlato dicendo vo-riano soldo da la Signoria nostra, offerendosi farne venir altri 500, che sono a Trento e di altri, dandoli danari. Et quelli di Sboz e do altri lochi nominati in le lettere etiam vegniriano; per il che aspettano risposla quanto loro reclori li habbino a dir a ditti lanzinechi. Di Verona, dii provedador generai Pexaro, di 23, hore 1 di notte. Come ha auto lettere di Crema e da Anfo da quel Provedilor, che passano lanzinech a tre, qualro et cinque a la volta, quali vieneno di terra todesca, et passano per lago de Idre et vanno a calarsi et per andar a Milano. Item, manda una lettera aula da Bergamo di 22 dii signor Camillo Orsini, per la qual lettera scrive e li manda una lettera aula da Milano, di uno suo. Come a dì 21, hore 5, li avisa quelli dii castello ussiteno fuora et preseno do pezi de artellaria et amazò alcuni spagnoli et lolseno Ire bandiere el le conduseno in castello. Item, come li foraussili di Milano non è ancora mirali, et voleno star per un mexe fuora di Milano. Fu poslo, per li Consieri, Cai di XL e Savii, dar 229* il possesso di uno canonicà di Padova al reverendo domino Jacomo Cocho fo di sier Antonio, ha auto dal Pontefice, et sia scripto a li rectori di Padova li debbano far render le intrade eie. ut in parte. Et fu preso, ave 155, 7, 5. Et nota. Questo è il canonicà che fu di domino Aguslin Barbo, che morite, qual per il C"nsejo di X con lettere di Cai fo dato il possesso a domino Ilironimo Bollani di sier Troian, alento una sua expelativa. Ilor era differentia fra questo Coco, el Cardinal Pixani el ditto sier Troian Bolani, al qual sier Troian d’acordo li fo donato ducati 200, et zà 200 ave per avanti, et non ha raxon el cesse. Etiam il Pixani si lolse zoso; sichè il Coco ha auto il canonicà con dar ducali 200 di quello a domino Pelro Bembo. Fu poslo, per li Savii dii Consejo e terra ferma, dar licentia a sier Marco Anlonio Venier el dolor, era oralor a Milan, qual è venulo a Bergamo, si per sparagnar quella spexa, come perchè il suo star lì non acade. El fu presa. Ave 161,3,3. Fu poslo, per li Consieri, Cai di XL, Savii dii Consejo, Savii a terra ferma, sier Gasparo Malipie-ro, sier Daniel Renier, sier Andrea Trivixan el ca-valier, proveditori sora i danari, una parte molto longa, Iella per il suo nodaro, qual non vien in Pre-gadi, Lunardo Sanxon, zerca le Cazude, come è stà lollo in tenuta per quel officio caxe e possession e altro di debitori di la Signoria per ducati 24300, e le partide è conze, et loro galdeno le intrade; per tanto messeno certo ordine ut in ea. La copia sarà qui avanti posta. Et fu comesso a li X Savii sopra le decime, debbano aldir ut in parte. Et fu presa: ave 157,29, 16. Fu posto, per sier Stefano Gixi cao di XL, la soa parte l’altro zorno lela, che li nodari de le XL non loglino più li soldi 10 al mexe per quaranta, come solevano, alento non abbino leze che li pos-sino tuor, et li nodari siano ubligati di andar a scuo-der li danari di XL e pagarli sollo pena de ducali 200, ut in parte. Et Piero Graxolari no-taro ala Criminal, qual vien in Pregadi, fe’ lezer una