\ 77 Fu posto, per i consieri, excepto sier Lunardo Grimani, che sier Francesco Corner, eleclo orator al re di Ragon, possi venir ini pregadi fino el vadi via, juxta il solito, acciò el sia inslrnto di lo cosse Et il Grimani vuol la parte con questo, etiam sier Andrea Foscolo, va baylo a Constantinopoli, possi venir im pregadi ; la qual cossa non è solito. Andò le parte; e fu presa questa dii Grimani. Fu posto, per i savij, poter tuor di danari di la decima ultimate posta, qual dia esser posta ini prò-curatia, e non spesa si non di ordine di questo eon-sejo; perhò sia tolto certa quantità per mandar a li fanti di Napoli di Romania, e pagar li fanti dii capi-lanio di le funlarie. El fu presa. ' Fu posto, per li consieri, che sier Domenego Trivixan, cavalier, procurator, el qual va or.itor in Pranza, et cussi sier Pollo Pixani, cavalier, capitanio di Padoa, va suo collega, possine portar con si ducati 400 di arzenti per uno, a risego di la Signoria etc. Fu presa. Et avanti il lezer di le letere, sier Alvixe Moceni-go, el cavalier, venuto orai or dii re di Franza, con mantel longo, per esser morta sua madre, andò in renga et referì la sua legatione, cazadi peritò li pa-palista. Et il sumario è questo....... Cojria di uno capitolo di Utero di sier Antonio Cowlohner, orator nostro a presso il re chri-stianissimo, date a Zenoa, a dì 6 mazo, ri-cevuta a dì X. Come fo dal re e si alegròdi la vi tona. Volendo lezer la letcra di la Signoria nostra, soa majestà (lise : Nani, nani, ide.st non bisogna, io vi credo; et ringratiò la Signoria che sia aliegra dii suo ben. Esso orator li rispose: Sacra ntajesià, tenga per certo quella che il nostro illustrissimo dominio cognosce quella bona, vera alianza et eonfederazion nostra, esser u.ia fabrieha, in la qual la majestà vostra tien luogo di la colona principal; quanto più questa eo-lona si forlificha, stano contenti et sicuri. Soa nta-jeslà rispose in francese: Per mia fe’, vuj dite el vero. Se uni sento insieme alcun non neTlarà fastidio; et se pur alcun darà, Itarà de le bole da nui. El re di romani nianaza ben, ma non ha posunza. 36 A dì 16. Fo gran conscio. Fo publichà la con-danason. lata in 4.1“ civil e criminal, di sier Zuan Alberto Contarmi,To podestà a Zervia, per el piedar di sier Jacotno Barbaro, olivi et in hoc casa audi- 7S tor novo, sinico in le parte di Romagna etc. Li qual Ito scripto di sopra. A dì i7. Fo pregadi. El la matina sier Andrea Grilli, venuto podestà di Padoa, fo in colegio e referì, jusla il consueto. El da poi disnar fo pregadi, per meter le galie di Baralo. Fu posto confinar il capitanio di Fiandra a dì 24 in galia. Fu puslo, per li savij ai ordeni, 3 galie a Baralo, parlino a di... avoslo, con muda per tulio octubrio, jusla il solito etc. Fu preso. Fo provado li patroni vanno al viazo di Acque Morte. Fu posto, per li consieri, certa parte di le ler-menation fanno la Signoria, che li avogadori debinci venir in colegio prima etc., ut in ea. La qual si à meter in gran conscio. Ave 50 di no; fo malia parte. Fu fato uno provedador sora la marchadantia, in locho di sier Andrea Loredan, à Yetado luogotenente in la Patria di Fritti. Rimase sier Alvise Arimondo, fo governador de l’inlrade, quondam sier Piero: il sctirlinio sarà di solo. Di Roveri, di sier Zuan Francesco Pixani, podestà. Zerclia li 1500 fanti sono ancor li. Dii Zante, di... aprii. Avisa nove auto per relation di uno, come si arma a Conslanlinopoli ; el Camalli ùssirà dì slrelo con 100 velie etc. A dì 18. La matina fono in Rialto incanta lo 3 galie di Baralo. F. li patroni fono : sier Piero Polani, quondam sier Jae.omo, p r lire 40; sier Andrea Boldù, quondam sier Antonio, cavalier, per lire 44; sier Daniel Contarmi, di sier Alvise, per lire 78. Da poi disnar fo colegio di savij ad consu-lendum. In questa matina, in i/" criminal, fo expedilo sier Viceuzo Zen, quondam sier Th'omà, el cavalier, absente, ma chiama su le scale, et incolpado aver antazà uno bechcr et slrupià sier Sabastiam Malipie-ro. quondam sier Andrea, che 'I ditto sia bandizà im perpetuo di Veniexia, con taja lire 1500; e venendo, in mezo le do coione li sia tajà la testa. Item, delti dar ducali 50 a la mojcr dii becher, et ducali 25 a P anno al Malipìero, in vita, per eaxon di averlo stru-piado ; el il suo sia ubligà a questo etc. Nolo, eri im pregadi fono su una slrela et importante materia, peritò che ha vendo sier Antonio Con-dohner, orator nostro al re di Franza, parlato al re el portatossi malissimo, con poclta gravità dii senato, imo con vergogna, ricontandò questa repubblica etc. con pocha in tignila (sic), che ’1 ditto debbi ritornar a caxa etc. Xescio le parole di la parte, ma unvn. maggio.