843 MDXXVI, FEBBRAIO. 844 Dii ditto castellari di Castel novo, di 11, li scrive ; Dii zonzer li dii noulio per saper novele di turchi, qual è nominalo Malio. Per tanto avisa il bassa di Bossina con cavalli e arlellarie e bombarde da baler muri era venuto a li di passali per passar a li Charsi; ma perchè vene calivo tempo non vene di longo, et a dì 8 tornò indrio e lassò le monizion a Brigna perchè quelli hanno pace con loro, con opinion di (ornar. 562 ' Di domino Hironimo Savorgnan da Osoph, di 19, fo ledo una lettera drizata a suo fiol Constantin è in Venelia, con ordine la monstri al Serenissimo, con alcuni avisi. La copia sarà qui avanti. Di Palermo, di sicr Pelegrin Venier qu. sier Domenego, di 8 di questo. La copia di la qual lederà copiosa sarà qui avanti posla. Da Napoli, di Zuan Francesco de..... Consolo nostro, di 10. Come fo dal signor conte di Santa Severina eh’è in loco dii Viceré, per la restitulion di quello fo tollo a quel nostro subdito per le fusle di Taranto ; il qual lo aldile benignamente per esser amico di la Signoria nostra, et ordinò li desse un memoria! che lo faria expedir per il Conseio ; et cussi li darà. Etiam visitò il ducha di Monlealto. S rive, di qui si fa 3 fusle nove grosse. olirà le do hanno, per armarle et esser conira infideli in Golfo. Luni la illustrissima duchessa di Monteallo si parte, va a Marino a visitar la lìola moier dii signor Ascanio Colona, et poi a dolersi con la moier fo dii marchoxe di Pescara, qual se ritrova a Salila Margarita. Scrive, è venuto lì 3 galie di Zenoa et barze 4 sono in Sicilia, et alcune galie nove eie. Di la Mota, di sier Mathio Trivixan podestà, di 3, fo letto una lettera, la prima cossa si fazesse in Pregadi. Qual scrive quel palazo de lì ruina, et con 70 ducali si eonzeria etc. Etiam, leto una lettera di sier Alvise Bragadin podestà et capifanio di Treviso. Scrive haver mandato uno maistro a veder dillo palazo qual ruina, con ducati 150 si eonzeria; et fo leto la depositici) dii prollio che narra quello li bisogna. Fu posto, per i Consieri, alento la ruina dii diio palazo, sia preso che di la camera di Treviso si spendi fino ducati 80 p r reparation dii ditto pala-1 zo dii podestà di la Mota, et che ’1 podestà di la Molta legni il conio, ut in parte. Fu presa. Ave: 4 non sincere, 20 di no, 143 di si. Fo leto con grandissima credenza dila per il Canzelier grando, pef alcuni novi de li 15 electi ; ne veneno numero 11 in Pregadi, videlicet di lenir secreto, el andono a tuor il iuramenlo a li Cai di X et darsi in noia. Mancono 4 di 15 predilli, videlicet sier Antonio Donado qu. sier Bortolo, sier Nicolò Donado qu. sier Jacomo, sier Benedetto Venier di sier Nicolò et sier........ Fo leto le lelere di Roma et di Spagna, come dirò poi. Dii provedifor Pexaro, da Brexa, di 20, hore 21, fo comenzà a lezer una lettera. Qual manda una lelera haula di Mantoa di 19, dii signor Alvise di Gonzaga, qual* il Serenissimo non volse fosse leta e la mandò a dar ai Cai di X per esser dipendente di quella dii Conseio di X. Copia dì una lettera di Palermo di sier Tele- 563 grin Venier fo di sier Domenego, data a dì 8 Zener, ricevuta a dì ... . Fevrer. Serenissime et Excellentissime Princcps et Domine Domine smiper colendissime etc. Questo giorno, per ledere di Saragosa el lettere in diversi merendanti di quella città (si sente) come a dì 26 dii passalo era gionlo in quel porlo le due nave normande el il galione genoese che li mesi passali scrissi a Vostra Sublimità erano passati in Levante, et cussi per via di Mesina et da Napoli scrissi al magnifico Provedilor di l’armata et regimento di Corlu Par ballino preso una nostra nave andava in Soria carica de più mercadantie, fra le altre rami, stagni, charisee acolorate in quantità et alt re panine, el in quel porto fevano bulino ; etiam hanno preso navilii con spetie che vendevano et canele, piper, et altre qualità de specie. Niuna paflicular nova non ho da quel Consolo nostro, de modo non se puoi dar informalion compida a la Excellenlia Vostra, nè meno fare de qui de le provisione opportune ; el (di) quanto sentirò Vostra Signoria Illustrissima sera certificata. La barza fiamenga dila la Bra-vosa questi giorni proximi passali gionse a la fossa de San Joanne in faro de Mesina, la qual prese de un nostro galion veniva da Conslanlinopoli in bocha dii Golfo nostro qualche robe havea al libro del scrivali esser de infidelli, che.....era bona summa spetie di tulle sorte, zambelloli, rio barbaro, et mercadanti turchi 40 et doi iudei non potè haver salvo condulto in Rezo et partì se aferma per Morsela. Idio restori li perdenti. Fomenti in Catania