189 MDXXV, NOVEMBRE. 190 vostri che vedo sopra di voi la total vostra destru-tione, qual sera exemplo manifesto ad ogni vivente e poco vi valerà vostre sapientie e possmze. E ben dico, Duce sapientissimo, a te che adesso si vedrà il tuo sapere, senza il divin volere quanto che ne sa-perai valere. Et però vi dico per parte de Dio, che ’1 vi bisogna bavere con voi una certa persona, qual apresso di Dio ha quesla gratia di esser invincibile, et non è dilla gralia da esso conosciuta, perchè Dio non vole fin a tanto venga la sua perfelione, quale adesso sarà principiala, e sapiate che tre volte vi è stato inimico e sempre sete stali perditori ; in Pisa fu la prima, poi in Casentino e la giornata di Gera-dada. Però sapelelo pigliare et non lassate partito a farli. Lui si è di natione illustre, homo di 44 anni, sua effigie ripresenta una antiqua medaglia, gran gratie li dà Dio a lui ancora incognite, fra le altre le sue parole, de le dieci le sei sono verilate, maxime de li advenimenli, non che lui se ne aveda ; homo ¡ustissimo, di gran conscienlia. E questo è quello che vi convien che preparate ogni voslro sforzo in farlo duca de Milan, perchè così è eleclo da Dio, per esser lui quello che ha da liberar la Italia de man de barbari, e ampliar le ale a San Marco. E di questo ne siale securissimi, e non facendolo il dì sopra-dillo non vi mancherà, nè a lui non resterano le promissione non vadino ad effelto di quello, perchè Idio I’ ha riservato. E ancor sapiale che lui è quel Girne], qual ha a fare quella cosa che vederete per la inclusa habuta in lochi dove voi vedete. E perchè sapiale chi è costui, Iddio gli ha tolto la roba, fìoli e tulli li cavalli e lassalo solo curri la spada e la cappa ; ogni parente e suo amico passalo lutti l’hanno abbandonalo, salvo alcuni incogniti che IJio li manda per il suo subsidio secondo il bisogno dove se ritrova. E questo Idio solo el fa per vedere sua coustanlia; il qual sempre I’ ha ritrovalo constantissimo, perché in ogni sua tribolatone corre a riu-gratiare, el però ha deliberato il volere divino tal effetto vi scriva, però lassando il voslro operare nelle vostre mani, aziò si conosca vostre virlule. Vero è che vi dico questo per parte de Dio, che voi riserbali siete in el numero di quelli incogniti amici aziò il visitale di quelle cose a lui necessarie, secondo la perdila, non come il valore, ma secondo Idio ve inspirerà, e quando Io visiterete, li direte ogni cosa esser per voler divino; haver inteso le sue di- * sgrazie e quella Illustrissima Signoria lo visita in parte aziò si possa subslentare ne li sui travagli offerendovi ad malora nel suo bisogno, perché lui Subito andarà a la sua oratione a ringratiar il primo causalor. Nè lo rizercate per niente allora si fermi con voi, anzi starete da 12 in 15 zorni e poi con quelli modi saperete lo potrete interrogare se veni-rebbe al vostro servito, perchè lui sla in animo di far il viaggio di San Jacobo di Galitia el altri pere-grinagi, perchè esso fa doi grandi fondamenti, li quali sono securissimi, la prima di un suo fratello, quai morì vergine, che per parte della Vergine Maria li rivelò alcune cose, qual in la confessimi sua mi ha revelalo, e poi morendo il patre in el ultimo de spirare gli disse, che l’Angelo gli diceva per parte de Idio che esso homo era per fare gran cose: vero è che passeria gran fortuna ; e molle altre che non posso dire. Per il che son sicuro siane passate, benché lui non il crede, e per questo voi fare i dilli peregrinazi, però lo sapiate conoscere, che non vi dico per astrologia, nè per via di spirili, quello vi scrivo, solo per il voler divino e questo lo conoscerete in breve, se fate tal errore come fece il Chri-stianissimo che non lo seppe conoscere. E che sia il vero, parlilo si fu, infra pochi giorni fu rollo e preso, e però vi expedile presto, perchè quando lo vo-rete non lo porele avere. Lui si ritrova adesso in Piasenza e abita apresso a San Sepulcro in una casa che ha la croxe bianca, barba longa non tutta canuta et va veslilo di bianco, assai bel purlator, un poco infermo, qual si è secondo la volontà da Dio per il gran core; e possete cogitare Idio el lien basso sol per le sopradilte cose. Scritto ve haveria quello io sono qual tal cosa vi scrivo, ma il voler divino non vole perchè voi siete il terzo potentato a chi ho scritto, e per questo vole facia il fine a tal dire e silento, sol per veder quello farete, perchè quesla non è mia professione. Valete signori mei, e ben legete il documento, qual havete. Data nel mio solitario albergo cum grande mio travaglio et a voi Serenissimo Principe baso le man come burnii servilor, età quello prestantissimo Consiglio me li offero quando Dio mi possi far cogno-scere. Die prima Novembris 1525. Di Vostra Illustrissima Signoria fìdelissimo amico e servilor Jarn dixi prò te, pulcìierrima, quod petra Domini iacta erat et nundum finis usquequo nuntius Dei veniet in partibus tuis et plus-quam felix erit vita tua, quia ex domo tua isti lupi rapaces extinti erunt. Il signor napolitano