739 MDXXVI, GENNAIO. 740 si è falto capelanio di quel loco ; et che in Cara-vagio, Zobia proxima di nolte, a di 25 venendo a di 26, quelli spagnoli steleno in arnie el non sà perchè, salvo che havesseno paura de li soldati di la Illustrissima Signoria. Da TJdene, dii Locotenenfe, di 28. Come ha haulo aviso, beri a hore 17 introno in Gradisca 200 fanti bohemi, oltra li fanti spagnoli quali introno per avanti. Manderà exploratori per saper il numero di fanti sono in tutto, et adviserà. 494* Da poi disnar, fo Pregadi per lezer lettere, et fo etiam ledo : Di sier Polo Iustinian sopracomito, date a Corfù, a dì 14 Dezembrio. Scrive grandissimo mal di sier Zuan Moro proveditor di Parmadn, qual non ha governo et per tre fiate quasi ha fatlo romper le galie eh'è stale per anegarsi, et come essendo andato in Candia e de lì partilo per andar a Rodi per cambiar in aspri, volendo andar a Napoli di Romania, et a dì 23 Novembrio zonli a l’isola di Zervi, poi per inlrar in porlo di Sofiano per il gran vento e mar, a caxo la soa galia dete in quella di esso Proveditor e li rupe un remo, nè li fé troppo danno, el qual Proveditor disse : « Voio vergognar questo Soracomilo » e volendo haver il suo co-mito, quelo fuzile; unde poi andati a Napoli, lui montò in copano per andar a scusar e honorar esso Proveditor. Zonlo su la pope, esso Proveditor si fé dar una corlella e li vene conira con gran impelo, dicendo: « Can, tradilor, murlacho, caza cavre, ma-riol, le voio amazar j>. E li messe la man a la barba e ge la pelò; e lui non li volse risponder alcuna cosa, dicendo voler portar reverentia a li represenlanli di questo Illustrissimo Stado; siché li è slà fallo una gran vergogna, come è nolo a li Soracomili e altri et al canzelier dii Baylo. E se li havesse falto in (erra questo atto, saria slà morto certo da li popoli di Napoli, i quali amano lui Soracomito per quello li ha falto l’altra volta che fu Soracomito, recuperando anime soe erano schiave e prese da corsari. Poi el Proveditor è mal volulo da tulli, e se lui mon-strava pur di risponderli, da la propria soa galia era esso Proveditor malmenalo, perchè ha tolto il Marzello in Candia per torneli 84 e li ha dati a le zurme a raxon di 96. Per lanlo dimanda iuslitia conlra di lui eie. Del ditto, date ivi, a dì 15 dito. Come ha inteso el Proveditor ha scrito mal de lui a la Signoria noslra, da poi che 1" ha visto non haverlo potuto (0 La carta 494* è bianca. placar. Prega non sia creto, ma si fazi processo e castigar chi merita. È zonla la licentia di mandar galie a disarmar, et però manda a disarmar sier Sle- 495 fano Trivixan, sier Almorò Morexini et sier Nicolò Bondimier. Suplica siano examinali, e se lui ha falò mal sia punito. È zonto ducali 4000, poi è fuora le zurme, non ha haulo solum do page, e lui Soracomilo solum ducati 30. Spera venir presto a disarmar e dirà di belle cose. Di sier Zuan Moro proveditor di l’armata, date in galia a Milo, a dì 12 Novembrio. Scrive il levar suo da Corfù con galie 4 per acompagnar le galie di Barulo, et intese, sopra il Cachavo da li do Sopracomili mandoe in Cipri fo recuperala la nave patron sier Marco Contarmi presa da un corsaro eie. Poi intese, a Spinalonga era Zuan Fiorin corsaro con una barza e una zerma qual havia fato lì a Milo danno a do nostri navilii di la Sfachia e messo su l’isola in terra per (ar carne, da questi da Milo fono presi Ire, uno di qual è venilian, qual lui Proveditor tolse in galia per intender dove fusse il corsaro e le operation sue, e inleso poteva esser poco lunlan, si lieva per veder di trovarlo. Del ditto, date in galia a V isola di Zervi, a dì 4 Dezembrio. Scrive il suo navegar per trovar il corsaro, e inlese le galie lassò a Cao Malio haver preso uno galion di Andrea Doria andava in corso; item, sier Alessandro Bondimier e sier Vi-cenzo Juslinian prese una fusta di 4 che lui zercava, unde per pan esso Proveditor convene andar a Napoli dove siete 5 zorni. Intese, a Salonichi do olachi dii Signor havia retenuto Mistan rais e messoli li ferri a li piedi, quello posto a cavallo conduceano a Constantinopoli. Scrive, nel levarsi scontrò una barza di bote 700; dimandato chi era, disse zenoese, andava a Constantinopoli, unde la lassò andar et vene al suo viazo. Del ditto, date in galia apresso Sapientia, a dì 6 Dezembrio. Scrive il suo partir di Napoli per trovar Zuan Fiorin corsaro, el uno Zuan Mi-chiel capitanio di Mafseia, qual fo quella barza scon-troe che disse era zenoese et andava a Constanlino-poli ; il qual però Zan Michiel non ha fallo alcun 495* danno a nostri subdili fin bora ; ma quesli corsari nel principio non fa danno a nostri, poi ne la fin toleno il lutto. Scrive, il corsaro non potè trovar, ut in litteris. Del ditto, date al Zante, a dì 8. Lauda sier Zuan Batista Justinian soracomito qual prese e recuperò la nave Grirnana andava in Alexandria, patron Zuan Fortin, di man dii corsaro. Scrive, Sora-