793 MDXXVI, FEBBRAIO. 794 di la hostaria etc. Fo a Brexa il Prnvedilor, laudò le operation di esso Podestà; li qual cavali mandoe al governator di Lodi, il qual ha mandato uno suo a ringratiarlo et offerirsi. Di Brexa, dii provrclitor generai Pexaro, di 7, hore 4. Come ha di Milan, di heri malina, per via dii signor Cimilo, nulla più di quanto ha scrino per le altre, solum di le searamuze fanno queli dii castelo con li lanzinech ogni zorno, e che tulli slan-no sopra di sè per lo accordo. Et erano in caslelo alcuni lanzinech presoni quali si. haveano tolto taglia; ma queli dii castelo non li hanno voluti lassar se per contracambio loro non hanno uno vedelo per uno. Scrive, il marchese dii Guasto voleva andar a la caza, et ha mandalo a Bergamo a tuor alcuni 529 cani livrieri da esso signor Camilo. Scrive esso Pro-veditor, li exploralori che mandò a le parte di sopra non sono ancora tornati; ma ha hauto lettere di sier Alvise Loredan provedilor a Salò, che eri passò per il lago 150 lanzchinech armati quali vanno a la volta di Milan, et prima sono passati da 40 in 50 a la volta. Scrive, di Cremona, per via dii signor Alvise di Gonzaga ha uno aviso qual manda incluso. Scrive si fazi bularcerla artelaria in l’Arsenal, ut in lìtteris. Item, ha haulo 50 echi ri da cavali da Treviso, e quel Podestà li scrive se li manderà il reslo. Item, si mandi danari, e su questo scrive longo il bisogno. Lettera di Bernardin Piginardo, data a Ixola dii cremonese a dì 6, drisata al Prove-ditor generai. Come, zà alcuni zorni non ha scrillo per non esser cosa slata di momento. Hora avisa, Domenega a di 4 vene lettere di Milan a Cremona che mandasse de lì niissier Hironimo Pelizaro homo richo, il qual I’ hanno retenuto e posto in una torre. Item, Aldrovandin di Aldrovandini etiam va a Milan. In C-emona si fortifica verso San Michiel per esser la muraia cascala, et non era da quella banda in molto forleza. Dji Mantoa, manda lettere da Milan, di domino Jacomo de Cappo, date a dì 6. Altro aviso non se ha della pace latta, se non che hoggi sono venule lettere da Genoa che affermano essa pace esser fata, per aviso però che ivi se ha daLion, de altro loco no. Questi signori dicevano questa malina al signor nonlio apostolico et a me, che non se haverà altro in confìrmatione di ciò in termine de 15 dì per conero o per altro mandalo da la corte qua a posta, perchè noi dicevamo che, essendo il vero di la prefata pace, se intenderebbe chiaramente per uno mandato a posta fra tre dì a la più longa. La ragion che alegavano essi è, che la pace è giunta et Memoransi è venuto con li capitoli a Madama per fargeli affermar piacendoli, et ella in segno che gli siano piaciuti, ha lassalo subito il principe di Orange che è ilo a la corte in posta; nondimeno che lo Imperatore non manderà liu che non habbia li prefati capituli signali ut supra; da poi la reeeptione de li quali delibererà quanto babbi da faro questo exercilo, et al'ora mandarà. Da poi disnar, fo Collegio di la Signoria con i 529 Sa vii per aldir la materia di l’abatia di San Ziprian di Murai), li Gradenigì con li Trivixani. Et parloe domino Bortolomio da Fin dolor avocato di Trivixani in risposta dii Badoer. Et mandali fuora, stali alquanto in consulto senza alcun secretano, poi il Serenissimo li disse volevano haver un poco di ri-specto, persuadendo le parte a l’acordo. É da saper. Le lettere di la Signoria di ... . et di oratori francesi che andavano in Pranza, il cavalaro di le poste.....perse la tasca con le lelere, «Va che inteso hozi lai cosa per il Collegio, fu terminato replicar ditta lettera di la Signoria con gratulatoria a madama la Rezente di l’acordo falto e liberalion dii re Chrislianissimo. Etiam li oratori francesi replicorono la lettera li scrivevano prima. Di Crema, dii Podestà et capitanio, di 7, hore 24. Manda questa relatione. El reverendo fra’ Zuane de 1’ ordine de Carmelitani deputato predicatore in questo loco, venuto da Turino, del qual loco se partite a dì 3, dice che de lì queli cittadini et mercadanti che praticano a Lion dicono che lo acordo divulgato tra Cesare et Franza è lieto, et che è facto noze de madama de Lanson in el dueha Ma-xiniiliano, et per dote li ha dalo el ducato de Milano. Item, al ducha de Milano hanno dato quella intrata haveva Maximiliano in Franza. Item, dice che de lì pubicamente si parla che ’1 prefato Maximiliano è andato in sguizari. Item, dice haver ha-bulo da uno suo amico frale, prior in Milano nel suo convento, che molli zenlilhonieni milanesi tie-neno che quesla divulgatone de apontamento Ira Cesare et il Chrislianiss'mo sia finzione, et che dicono madama di Lanson esser mandata in el ducha Maximiliano. Item, dice haver inleso, che el marchese dal Vasto era levalo de Milano, et se diceva che lui andava verso lo astesano. Item, dice che ’I ducha de Savoia ha fato intender a li cesarei che vadino a diffender li passi per foraussili che calano cum molte zenle, perchè lui non potrà de-vedare el passo. Item, dice che in Milano cesarei non hanno facto alcun segno de lelitia.