00 ' MDXXVI, no intrnr ne la rochn del Zese loco de Vermesehì propinquo a Piasenza 26 miglia, el che piasenlini dubitano non vogliano luor li alozamenli de lì, ben-558* che dicono voler andar verso Bobio. Item, scrive esso Podestà haver hauto una lettera dal ducha de Milan, qual manda lettere al suo Orator di qui; però spaza la posta. Da Brexa, dii proveditor amerai Pexaro, dì 17, hore 4. Come era ritornalo uno suo mandile a Bolzan, qual parli a dì 13, el referisce de lì si «spedava danari per far fanti ; et che una bandiera di fanti era in Brixition è venula lì a Bolzan, dicono voler far 2000 fanli, si dice per l’impresa de Italia, e doveva venir li capitami per far li fanti e le loro compagnie ; et dice che di Trento 60 fanti sono venuti a Cavi. Item, esso Proveditor manda una lederà liauta dal Gragis, è in grisoni, qual però nulla scrive di haver ricevuto le lettere di oratori francesi destinate a Lion. Item, si provedi de danari, perchè quelle fanlarie per uno mexe servirano poi si partirano. Da Coyra, dii Grangis, date a dì 12, drittate al Proveditor generai. Come quel zentilho-mo di Tyrol manda la someia, et manda uno pa-chetto di lettere da Lion a li oratori francesi indri-zale, quali dicono importar molto. Et scrive, ha nevegà assai, sì che non si poi passar li monti senza gran diflìcullà. De lì si dice di l’acordo fallo fra l’Imperador et il re Christianissimo, ma non lo crede lui. A dì 3 fo fato una dieia, el si mandò 3 oratori al caslelan di Mus per tratar l’accordo. Eri si bave dillo accordo esser concluso inducati 11 mila, zoè la mila adesso, il resto questo Selembrio, et è sta relenuli 6 di oratori et lassa 36. Et si fa una dieta de lì per trovar li danari, etiam per pagar le spexe fate in haver Chiavenna, che sono assai ; questi è poveri e pageranno mal volentieri. Scrive, lui è bon servilor di la Illustrissima Signoria. Di Verona, di sier Zuan Badoer dotor et cavalier, di 18. J^andajma lederà liauta dal Capitanio dii Lago, qual li scrive di le cose di sopra; et lui ha spazà alcuni exploratori, sichè aviserà il riporto loro. Doman si parte di qui el signor Federico di Bozolo per Mantoa, poi in Franza. Di .Jacomo Barbaro, capitanio dii Lago, date a Brugnan, a dì 16. Come ha haulo aviso per alcuni venuli, che a Bolzan si adunava 10 bandiere di fanti, el saranno al numero di 10 milia per venir a l'impresa de Italia ; el di'do bandiere erano a Persenon, una di quelle è venuta a Bolzan, et si FEBBRAIO. 838 «speda 25 capitami quali vieneno de Yspruch per far fanli, e tulli dicono per venir in Italia. A dì 20. La malina, essendo beri venule ledere 559 per via dii nostro Proveditor zeneral, di Franza, di madama la Rezente, date a Lion, a dì 2 de Fevrer, drizale a monsignor di Baius suo oralor in questa terra, qual fo mandate subito beri sera. Et etiam quelle a l’oralor di Milan per Andrea Rosso secrelario, el qual questa malina referite la conlinenlia di ditte lettere al Serenissimo, che sono ile importanlia. Veneno lì do oratori francesi in Collegio, et ha-veno audientia con li Cai di X secretissima, et feno lezer la lederà di madama la Rezenle, dii bon voler dii re Christianissimo verso la Signoria noslra. Vene l’orator anglico prollionolario Caxalio, qual etiam lui bave audientia con li Cai dì X, et parlò su questo accordo eie. Et fo terminato hozi li Savii consultar tal materia secretissima, et dimanda far Conseio di X e l’altro Pregadi. Fo fallo lezer per sier Alvise di Prioli pro-curator el sier Hironimo Justinian procurator, proveditori a 1’ Arsenal, meter nieza tansa persa, la qual sìa per i bisogni di l’Arsenal. Et questi zorni, per sier Marin Morexini savio a terraferma fo fallo notar una parte di far tre Procuratori, videlicet uno per Procuratia.con imprestedo non meno di ducati......milia ; el bisogna trovar la restituìion, qual sarà la .... di Trevixo eh’ è ubligala a l’armar. Si dice sono.... che voleno esser, videlicet questi qui sodo scritti, et prima ; Sier Anlonio da Pexaro fo podestà et capitanio a Trevixo qu. sier Lunardo, Sier Piero Bernardo fo di Pregadi, qu. sier Hironimo, Sier Zuan Bragadin fo camerlengo di Comun, qu. sier Francesco, Sier Lorenzo Pasqualigo *è di Pregadi per danari, qu. sier Filippo, Sier Luca Vendrainin fo Cao dii Conseio di X, qu. sier Alvise. Sier Alvise Sagredo, qu. sier Piero, Sier Gasparo da Molin, di sier Thomà. È da saper. Li zoveni rimasti in Pregadi beri nel Conseio di X, credendo hozi fosse Pregadi, a furia devano li danari, zoè ducali 500, a sier Lazaro Mocenigo cassier dii Conseio di X.