19 MDXXV, OTTOBRE. 20 tre 100 in Piasenza, et non fu lassato infrarda queli è al governo di dille terre per nome dii Pontefice. 11 qual conte Alberto li avisa il successo di Zanin di Medici in quelli castelli di Lunesana di marchexi Malaspina, et nomina il Cardinal Cibo, qual è legato dii Papa in.....haver mandalo per acquietar et componer ditte diflerenlie. Item, esso Provedilor manda una relation di Colazo da Castello, qual riporta il successo di fanti italiani, veniva di Pranza, stati a le man con spagnoli, di qual è sia taià molti a pczi, el nomina Zuan da Birago, e fo questo a Rivallo. Erano 14 bandiere di spagnoli, et ne fo morti da 300 fanti, et di spagnoli uno capo et alcuni feriti, ut in relatione. Item, manda una relation di uno altro qual vien di aslesana, qual dice il campo di spagnoli si metea in ordine per cavalcar, con fama, se per tutto questo mexe la ¡Signoria nostra non li dava li ducati 120 milia rcchiesli, voleno venir con le zente a danni di venitiani. Dice, il marchese di Pescara era a Novara, il qual aspetta risposta da l’Imperador, e zonla che la sia, vegnirano a nostri danni. Dicono etiam voler metter li Benlivoy in Bologna. Il qual riporto li manda di Bergamo Camillo Orsini condutier nostro, ut in eo, molto copioso. Item, manda una lettera di 28, li scrive quel Gragis da Coyra copiosa di nove, come monsignor di Beurem vene di Spagna in Franza per tralar acordo; ma che francesi voi esser con il Papa e con la Signoria per haver scoperto uno trattato voleva far spagnuoli in tuorli Narbona. Item, scrive, lanzi-nech vien verso Italia, et non è da fidarsi di spagnoli, et si ’1 Ducha muor li torà il Slado, ma si ’1 vive farano come........Scrive, li oratori gri- soni andati a Milano per haver la roca di Chiavena, che tien il ducha de Milan, volendo far acordo, e con loro è andato il Veruhno nontio dii Papa, etiam voleno certe vallade. Scrive la cosa seguite de li fanti veniva di Franza italiani, et die Zuan de Urbin capo di fanti di spagnoli era slà ferito, et par essi spagnoli habino amazà 400 fanti dii ditto numero. Item, che ’1 marchese di Pescara a Novara era indisposto. 10* Dii ditto, Proveditor zeneral, di 3, hore 2 di notte. Manda alcune lettere li ha mandato di Bergamo Camillo Orsini haute da Milan, di uno li scrive di primo, dii star dii signor ducha da Milan, qual ha a la sua cura 10 medici, 8 di la terra et 2 forestieri. Et lui andò in castello et parlò con uno di ditti medici, qual li disse tutta la egritudine sua, accidenti di vene, la lengua negra et altre cose su la persona, ut in litteris, nè si poi rihaver di le man e di piedi ; conclude non slà Jjen. Scrive, che uno . ... da Castello bolognese capitanio di la guarda dii Ducha moriva, et però inlroe in castello. Da poi li scrive di 2 una altra lettera il predillo, come par il Ducha non stagi bene et va per vita, ut in litteris. Da Crema, dii Podestà et capitanio, di 3, venute hozi. Manda lo infrascritto reporto di An-zolo da Lonigo, habita in Crema, el qual a di primo Octubrio se parli da Ponte di Stora sul Monferà, nel qual loco se faceva la fiera, dove li spagnoli apertamente diceva che i lanzinech erano per levarse et jegnir ad alozar in le terre di la Signoria, e che lui e suo cusino per paura di lancinech sono venuti più presto di quello haveriano falò. Et che de li se diceva che '1 marchese di Saluzo era intrà in Saluzo, e che etiam. Zuan da Birago con quelle zente taliane che se salvono quando forno a le man con spagnoli erano slà a le man curri i lancinech et erano slà malmenati dal dillo Birago, et che 3 over 4 capitani de ditti lanzinech erano slà presi dal diio Birago. El che tra Garlaso el Gromel scontrò il ducha di Ferrara che era con zerca 12 cavalli, et che da molli mercadanli et da Pinarolo et da altri mercadanti de quelli loci che erano venute a la fiera, diceva che ’1 signor Renzo cum le sue zente vegnivano verso i monti per vegnir in Italia. Item, per lettere dii ditto, di 3, hore 1, vidi lettere particidar. Come si dice per bona via che spagnoli vanno a campo a Castel Rivel luntan di Saluzo do mia, nel qual loco è Zuan da Birago con schiopetieri 200, et nella terra esser intrati fanti italiani 400 che fumo di quelli che forno a le mani con spagnoli. La h)ca si dice esser inexpugnabile ; ma la terra non è forte. A dì 6 Octubrio, Venere, fo San Magno, 11 zorno che non si lavora per la terra, nè senta li of-ficii per esser stà il primo episcopo di Veniexia. Vene in Collegio l’oralor dii ducha di Milan, et have audientia con li Capi di X, nescio quid. Vene il Legato dii Papa, episcopo di Feltre, Cam-pezo, et etiam lui have audientia con li Cai di X; ma non fo cosa de importantia. Da Milan, di V Orator, di 3, hore 21. Come il signor Ducha di la febre si ritrova netto, ma va debilmente restaurandose de li brazi et de li piedi. Dii signor ducha di Ferrara et marchese di Pescara non c’ è aviso alcuno. 11 nuntio Verulano parlile ; li oratori grisoni è restali qui finché venga risposta dal Pontefice. Di Brexa, dii proveditor zeneral Pcxaro,