MDVHI, GIUGNO. 518 Iter», che 1 re di Franza à manda un suo orator a Fiorenza, a protestar non dagi fastidio a’ pisani, altramente li vera adosso con le zente. Etiam à mandato uno altro messo a’ pisani; sì che il re voi lenir Pisa in libertà. Di sier Marco Antonio Contarmi, quondam sier Hironimo morto provedador in armada, date a San Vido di Lanzan, a dì 5. Avisa il caso di la fortuna. Et hessendo il quondam suo padre partito di Corfù, con la galia Tajapiera et etiam quella di sier Hironimo Capello, venuta da Constan-tinopoli, su la qual era el baylo sier Lunurdo Bembo, la qual seguiva ma lontana ; et veneno |>cr asc-gurar quelli andavano a le fiere di Lanzano e B celia-nati etc. Or a dì 2 et 3 fo fortuna grandissima, adeo la galia di suo padre, non si potendo lenir, de’ in terra e si averse e si rompe in tre p irte e tutti a l’aqua. El qual provedador vene vivo lino a la riva, che ’1 mar lo butoe, tenendossi a una barila, ma prima frachassato; et zonto a la spiaza, expiroe. Et si anegò etiam Zuan Baplista Palmario, suo secretano, et zereha 20 homeni di dila galia ; il resto sca-polono. La roba si perse e il scrigno con li danari, sì che è ruinato dii mondo; il resto di homeni sca-polono. E la galia di sier Bernardini Taiapiera de’ in terra, e scapolono lutti e quasi tutta la roba, ma la galia si rompe; sì che di questo miserabele caso si ricomanda a la Signoria. Fu posto, per li savij ai ordeni, confinar il ea-petanio di le galie de Barbaria in galia per tutto a dì.. dii presente. Fu posto per li savij, sier Trojan Bom, va a Cremons, meni canzelier et cavalier; et li fo limitato il salario. Fu posto, per sier Andrea Venier, savio dii con-sejo, che atento si havia auto il loco di Postomia, da poi la sigilation di capitoli, ohe, hessendo dimanda 259 ' indino, el sia reso e sia scrito al.........Et sier Antonio Trun, procurator, savio dii eonsejo, messe voler ben che ’1 sia reso, ma non sì im pressa ; et che hessendo dimandi indrio, si rispondi si aviserà la Signoria. Parlò sier Andrea Venier el sier Antonio Trun; et poi intrò, in la opinion con il Venier, sier Antonio Loredan, el cavalier, savio dii eonsejo, sier Tadio Contarmi et sier Hironimo Capello, savij di terra ferma ; nò altri messeno parte. Andò le parte: 76 dii Trun, 100 dii Venier; et questa fu presa. Sì che Postomia sarà restituita. Et fono expedite le letere, et ita fuitpostea restituta. A dì 13. Fo gran eonsejo. Fu dà principio a li capelli con do busi, come fu preso nel eonsejo di X ; et fo confusioni, ma ben spazà molto più presto. Et fo fnto capitanio in Candia sier Christofal Moro, che vien luogotenente di Cypri. A dì 14. Gionse in questa terra sier Bernardini da cha’Tajapiera, quondam sier Zuane, sopracomi to, roto in mar. E disse che ’1 dubitava de la galia Casella, che è gran fato non si sappi 0 za tanti zor-ni. La qual è richa di forssi ducati 30 milia, et su la qual è sier Lunardo Bembo, vien baylo di Con-stantinopoli, et Filippo Zamberti, nodarodi l’avoga-ria, vien da Napoli di Bomania con processi etc. Da poi disnar fo eonsejo di X con zonta. E introno su la expedition di sier Texeo Bolani, el qual è sta spazà di colegio, non torturato per la età di anni 82; ma li è stà trovato sacheti con tajadure di Marcelli et altri indieij veri et chiari, ma non fo ex-pedito. Fo letere di Boma. Di Franza, date ad Avi gnon, di l’orator, di primo. Di l’intrar lì dii Cardinal Boan, legato, molto honorato e con gran pompa, come dirò. Item, fo letere di Goricia, di sier Zorzi Corner, el cavalier, provedador, qual era venuto lì col governador, inteso la conclusioni di le trieve etc. A dì 15, fo il zorno di San Vido. Fo fato le cerimonie solite. Fo il principe per terra, con li oratori. Portò la spada sier Agustim da Mulla, va capitanio di le galie di Fiandra ; fo suo compagno, sier Francesco Donado, el cavalier ; zudexe di propio sier Silvestro Pixani. Da poi disnar fo colegio, di la Signoria et savij, |>cr letere venute di Franza, di grande imporlanlia, di 5, da Lion, di l’orator. Che ’1 re si duol di queste trieve si Irata, con alte parole etc. A dì 16. Si ave certissimo, la matina, la galia Cipolla, che fo dito era periculada, et si dubitava, per esser stata in Li fortuna, esser scapola, et uno ò stato con ella a Tremiti (J zorni. La qual nova fo verificilata per do vie. Da poi disnar fo eonsejo di X con zonla. A dì 17. Fo in colegio sier Daniel Dandolo, vernilo provedador di Feltre e fellrim, et referì in colegio. Fo laudato etc. dal principe. Item, la sera avanti gionse sier Zacaria Coniarmi, el cavalier, el qual poi a dì 18 da matina andò a la Signoria etc. Da poi disnar gionse etiam sier Lunardo Bembo, venuto bavlo di Constantinopoli, vien per terra : qual smontò a Tremiti di la galia Capella soli), el lo la sera dal principe. Da poi disnar fo etiam pregadi, et loto molle letere, il sumario è questo. Et prima : Di Boma, di 11 et 12. Con.e .’orator, jusla