711 MDXI, GENNAIO, 712 dito, da navilij 42, de la Cantera fin quel luogo, esser roti, di molta valuta. Sopra Jeviza, a la For-' maniera, una barza bischaina, veniva d’lngaltera, con peze 7000 charisee acolorade, la qual andava per Syo, è rota ; perhò 4000 peze hanno recupe-rade, e il resto sperava recuperarle, che molto se dubitava. El nome del patron non so. De qui eri passò una barza, veniva pur d’Antona, carga de charisee e panni per Syo, de zenoesi e ragusei,.... ......per quel re, abula la nova di la presa l'eze el gran maistro di Rodi de le nave, e condula im porlo suo, messe im prexon tutti i merchadanli francesi erano lì, ed ali tolto valuta di ducati 6000, e ducali 500 rischatosi per uno, et erano de qui fuziti per restar liberi. Item, per lelere de quelli da Tunis, è sta dito, a Monasteri e Susa esser perso molte nave etc. Chiaran, armirajo a Tripoli, intende usar la ri- 3U0 presnja,.come per qualche efledo e demostratìon si vede. Più zorni fa apresentai una letera di la Signoria nostra a questo illustrissimo vice re, a lui gratissima. Nel suo consejo la feze lezer, e ben si lauda de la venuta de quella, e referisse gralie assai; per bora non poi far risposta, ma ben farala. Item, per uno suo amicho li è sia afirmà, fin pochi zorni la . calholicha majestà si scoprirà contra Franza, e per diio di tutti i grandi; e queste letere, preste, di Bar-zelona, in diversi, ne parlano. Item, fermenti tari XI, ma non è dimanda per alcuna parie, ne sono assai etc. 3G1 Dii mexe di zener 1510. A dì primo. Fo el zorno di anno nuovo. El principe, de more, vene in chiexia di San Marcilo a messa etc. ; el poi si reduse in colegio a lezer letere. E introno, nuovi, in colegio, sier Zorzi Emo, savio dii consejo, di zonta ; et savij a terra ferma, sier Lorenzo Capello, sier Alvixe Mocenigo, el cavalier, et sier Alvixe Pixani. Et lexeno lelere. Item, fu trato il palio a Lio, et vadagnò, tra li altri, uno sier Nicolò Bragadim, quondam sier Velor, patricio nostro etc. Da poi disnar fo colegio di savij, ad consulen-dum. Et sopravene letere, per via di terra, dii pro-vedador Capello; e di la corte, di oratori, a lui provedador drizale, di 29. Et fo mandato a chiamar li consieri ; et cussi col principe colegio si reduse. Di sier Pollo Capello, el cavalier, provedador generai in campo, date in campo, a presso la Concordia, a dì 30 dezembrio, horc .2 di note. Come 5 ricevuto in quella sera lelere di la Signoria nostra, di 28. Scrive, come sono al solilo alozamento di la Concordia. Et in quella sera è avi-sato dal reverendissimo Cardinal Corner, che’l pon-lifice, vedendo li capitanij et eondutieri soi non obedir, ni exequir li mandati et voluntà sua, ha terminato venir im persona ar San Felise, per far la impresa de Ja Mirandola ; el se die partir da Bologna zuoba proxima, a dì 2. Si ’1 starà fermo in questa deliberatione, le cosse andarano bene, et questi exercili valerano per aUratanti, a ragata uno di l’altro; tamen dubita si muterà di oppinioue. Questa sera sono zonti, da Bologna a San Felixe, 5 canoni; et damalina se dia far un consulto difinitivo a San Felice, sopra la dieta impresa de la Mirandola ; che, facendossi qualche bona conclusione, e dando bon principio, poiria esser che disturbasse la venuta dii pontìfice. Item, beri zonsseno a Carpi, lontano di qui miglia 12, 120 lanze francese et 500 fanti, et hozi hanno parso circha 200 cavalli dei predicti sopra le rive dii fiume, chiamato la Secliia, talmente clic alcuni di epsi bau parlato con il reverendo fra’ Lunardo, che stava su la ripa di qua dal fiume. Tamen dicli inimici han più paura di noi, dia nostri di Ihoro, perhò che si hanno alogiali dentro in Carpi, et tengono sempre serate le porte et levati li ponti, e il giorno se dimostrano lì sopra il fiume, qual non se po’ guazare, per esser ingrossato. Item, manda la lelera dii dito cardiual, et una, auta di di sier llironimo Lipomano, da Bologna etc. Di la corte, di tru oratori nostri, sier Do-menego Trivixan, cavalier, procurato)', sier Lunardo Mosenigo et sier Hironimo Donado, dotor, date a Bologna, a dì 29. Chome il papa, visto il ducila di Urbim, eh’ è suo nepote, e li altri capetanij, non voler far 0 contra Ferara ni la Mirandola, havia terminato andar iu campo ini persona, el parliria zuoba, a dì 2 zener, ad ogni modo, e havia mandato per il Cardinal Corner, e ditoli ve-gnisse con lui, e verano do altri cardinali. Unde, essi nostri oratori disuaseno il pontìfice ad andar, per molti respeli ; e, non havendo fato bon numero di lanli, non sì dovea meter un papa ad andar in campo etc. Et li do cardinali sono Regino et Ragona, e il terzo Corner, con altre parlieularità, sì chome in esse letere sì contìen. E didi oratori hanno scrilo al provedador Capello disuadì tal andata. Et ledo ozi queste lelere in colegio, fo scrilo immediate a la corte, a didi oratori, una letera, cargandoli molto, che non doveano disuader il pontifico, ma lassar far a soa beatitudine quello li par.