319 MDX, SETTEMBRE. 203 Item, cri i nimici Scorseno a Zeveo et a Santa Maria di Zeveo, e hanno fato bulini assai de boy, et ne hanno mandati a la volta de Peschiera da 60 para in suso, e brusorono il porto di Zeveo: Item, eri Ale-xio Bua andò a Villa Francha, prese Jaeomo di Meglij, brexano, havea 100 cavali con el re di Fran/a. È bon prexon, poi pagar de laja ducali 2000 e più ; el qual ha fato de gran damni im padoana. In Verona non sono strami, biave da cavalo, nè vino; vai el mastello, anzi brento, secondo Verona, dii vecliio, bucali do, che vien, a rasom de caro, ducati 24. Item, questa matina hanno tenute le porte serate di Verona, et similiter le pianchete. Et questa letera fo lcta la matina, a dì 10, in colegio ; et poi, a dì 11, im pregadi. Et, seguendo li tempo, l’ò qui posta. 152 Adì X septemlrio. In colegio, per non esser letere, fo dato, per la Signoria, audienlia, justa il solito, dii doxe, chea gran piacer di tal audientie; ma saria meglio atender a le cosse di la terra. Vene Alvise da Porlo, vicentino, stalo a’ nostri stipendij a Cividal, et ha la compagnia cavali..., dicendo è fidelissimo, et voria conduta da per si, per . poter lar facende et mostrar la fede et animo suo. Fo commesso a li savij di terra ferma. Di sier Alvixe Mozenigo, el cavalier, pro-vedador generai, di 8, date a Cividal di Belimi. Solicita la licentia ; saria da far facende in Val Sugana e Texin. À scrilo a domino Lunardo Felzer, capitanio de........, e a uno capilaniodi Val Sugana, una letera, voglino ben convicinar. Et llioro li hanno risposto quanto la Signoria vederà per sue letere, qual le manda. Et scriveno, Arsea è di l’impe-rador. Di Bavena, dii governador. Come saria bon, la Signoria mandasse uno homo a star lì, perchè manderà le letere al Cardinal Pavia, e quelle dii se-cretario a la Signoria. E scrito a Chioza, lo mandi. Dii capitanio di Po, date a Pontichio, a dì... Scrive la cossa dii conte Guido Rangom, dii sospeto 1’ ha, et deposition di Piero Bompa, zercha il sospeto, chome scrisse a li provedadori in campo ; e saria bon de levarlo de lì. Item, scrive di quelli fanti, vieneno di qua di Po, ruinono l’hostaria e passono di là; tamen non han fato tanto stropajo, che in borre 4, volendo inlrar lui con 1’ armata im Po, non Io possi distropar. Di campo, vene di provedadori generali, date a San Martini, a dì 9, horre 19. Avisano dii zonzer lì Zuan Francesco Valier eri sera, et lo expe-diteno per Mantoa a bore 3, insieme con Andrea Mauresi, capo di slralioti, con la sua compagnia ; sì che passerà sicuro. El qual, li hanno dito, à parso mal a Folegim, che ’1 marchese babbi inanello cha ’1 conte di Pitiano. Item, lhoro proveditori prepa- . rano il tutto per metersi avanti ; e se li manda li danari, che altro non mancha ; e si ordeni a li homeni di visentina, che siano in bordine, come etiam lhoro hanno scripto ai lochi tutti. Item, li fanti si farano, li melerano in le compagnie, per impirle, e per non far nova spexa. Di Verona 0 hanno, solum il principe de Aynalt certo è morto. Et prima era tenuto secreto; ma, per do frati venuti, di l’bordine di San Francesco, hanno, dita morte è apalesata, et questa matina preparavano di farli le exequie. Item, el signor Troylo Savello è andato, za do zorni, con 200 . cavali, per far una cavalchata, per prender alcuni da Lignago; el qual è stato fino su li repari di Porto. Di Latanzio da Bergamo, capitanio di le artellarie, in campo, eri. Dimanda una caxa im Padoa, di rebelli, justa la promessa; e voria la caxa fu di Marco Antonio Musato. Item, nui savij ai ordeni proponessemo la expe-dition di capitoli da Chersso. Et sier Marco Bolani ne impedì la expedilion, dicendo è bon consultarli meglio; e fo indusiato. Da poi disnar fo consejo di X con la zonta. Et fu 152* facto cao di X, in loco di sier Alvixe Emo, era amalato, fino el possi venir, juxta il solito, sier Luclia Trum, stato il mexe pasato. Fu dato a Alberto Tealdini, secretano, atento le soe fatiche, di danari si à partir di secretarij orde-narij morti, ducati CO, prima havia 140 ; sì che è zonto a li ducati 200, nè più vi poi haver. Item, a Zuan Batista di Adriani, leze le letere, li fo dato ducati 10, eh’è ii resto restava ; altri 0 ebbeno. E fo danari di Marco Rizo, Zuan Francesco di Beneti et Zuan de Zorzi, secretarij morti. Item, fonno su sier Alvise Mocenigo, el cavalier. Fu aceptà la oblation di sier Alvixe Bembo, quondam sier Lorenzo, qual dà a la Signoria de presenti ducali 300 per imprestedo; et dagando il resto, eh’ è a la summa di ducati 1000, possi ve-gnir im pregadi, e habbi il titolo come li altri, et non li dagando, possi scontar ne le sue angarie. Tamen non andò mai im pregadi. Fo spazali do presonieri padoani, perchè trivi-sani tutti è slà expedili e cavati di presom. I qual padoani fonno uno fio di domino Frizelim Cao di Vacha, qual è im prexom, in li cabioni, dito suo padre, il fiol sia cavato et si apresenti ; item, uno Zuan Domenego Spazarim, fo canzelier di la comunità di Padoa, sia cavato di aibioni, stagi qui, con