175 MM, AGOSTO. 17li noi) é mosso. Et essi provedadori scrivono, questo è il tempo di far 'fati, ma die aspetariano le zente di Treviso, le qual andasseno da la banda di Bassam e xMarostegà, con il favor di le zenle di le montagne, poi li cavali lizieri da la banda dii Polesene andasse a Lonigo, e Ihoro col campo di qua, et meteriano li inimici in meZo e ariano victoria; ma, avanti fazino questo, voi ordine di la Signoria nostra et artelarie, e poner# ordine dii pan e vino per il campo, qual al presente li è porta con le barche, et si converà portarlo con li cari, i qualli si trova con faticha. Item, il pagador, sier Francesco Barbaro, quondam sier Daniel, voriu il suo rasonato, Zuan Fineti, ritornasse; e voria più danari al niexe, non poi star con ducati .. ., come 1’ à al presente; li convien lenir rnullo etc. Item, scriveno dii nepote di Ira’ Lunar-do, ut in litteris. Item, di cavalli lizieri, tarano, jtisla le letere nostre, di casar li tristi, el commenze-rano da Renzo Manziuo; ma quelli dii Manfron e di domino Bernardin da Sessa sono sopra il Polesene e han fato la monstra, nè si poi far al presente. IH ree tori, di Padoa, di eri. Zercha marangoni di l’arsenal sono de lì, et quelli di Piero di Ponti, e voleno danari etc. Item, continuano a far quelle fabriche; ma stanno im praticha di dar sopra de si a’ mais! ri le lavorano etc. Di Citadella, di sier Gregorio Pizamano, provedador, di eri. 0 da conto. Avisa aver, il campo nimicho è alozato dove 1’ era prima. Di Piove di-Sacho, di sier Francesco Lippo-mano, podestà. Come, per le cosse e impresa di •Ferara, si offerisse andarvi con homeni de lì. Di sier Alvise Mozcnigo, el cavalier, provedador zeneral, date a Cividal di Bellun, a dì 22, lioxrc 12. Come domino Zuan Diedo è partito; e lui, per non abandonar Cividal, ha convenuto restar. Item, à trovato in castello 100 boni roveri, i qualli li manderà per l’arsenal, -e lanze. Item, che Francesco Zen non à più fanti alcun ; sì che li danari si manda per lui non bisogna più, ma ben dimanda se li mandi li ducati 250 richiesti. 83 Di sier Zuam Diedo, provedador, date in Cividal di Bellun, a dì 21, horre 15. Come nostri ebbeno la terra, salvo le persone; e intrò lui dentro, e mai cessò la note con le arme indosso. E scrive, si potria haver da 4 in cinque milia ducati da Cividal, e la taja li havia posto l’imperio, eh’ era ducati 1500. Scrive, esser stato lui zorni 17 a l’ase-dio, con le arme indosso ; e cussi sier Zuan Vituri, provedador di Zazil, qual lauda assai, e il Zitolo, qual, da poi comenzò la batitura fin si rese, sempre siete in arme. Lauda etiam domino Zuan Forte, stato sempre a le artellarie. Item, le artellarie è sta mandate a Treviso, per domino Alvise Valaresso. Aricorda, li cavalli sta mejo sul piam dii trivixan cha lì. Et dice, lui scriver la verità, e sa far fati, e non star in letto e scriver haver tatto lui etc. Voi dir dii provedador Mocenico etc. Di Seravalle, di sier Nicolò Balbi, provedador, di eri. Come si offersse al provedador Mo-cenigo di ritornar a Cividal, dove era prima podestà et capitanio. Et per colegio fo scrito al prefato pro-veditor Mocenigo, metti in Cividal ditto sier Nicolò Balbi, e lui vengi a Treviso, come li fo scripto. Di Marostega, di la comunità e consejo, di 21. Come, poi la Signoria nostra à dà il governo a llioro, avisano haver, il principe de Aynalt partì per Soave, con li borgognoni, per esser con lo episcopo di Trento, e lì a Soave far consulto. Item, il mar-chexe Segondim di 1’ Ancisa, partito di campo, andò a Verona e poi verso Ancisa. Li italiani si parteno dii campo. E a Verona è sta ditto, il conte de Miso-cho aver amazato il gran maistro di Milan, per averli dato, quando 1’ era in campo, uno pugno. Item, per uno frate, venuto di Alemagna in tre zorni, à dito (ad) alcuni citadini veronesi, che voleano andar da l’imperador,' che non lo troveria, perché el va in Augusta. Item, in campo é solamente persone 800 utele; hanno brusato Monte Bello, la Costa, Monte Viale e parte di Brendolla. Item scriveno, che lì in castel di Marostega è uno capo di squadra dii Zitolo, fu messo per il provedador Mocenigo; e si scusano non hanno il governo di quello, e non vi poleno meter bona custodia. Di sier Vicenzo Baffo, olim podestà di Marostega, date ivi, a dì 22. Scrive il successo tutto conira quelli citadini marostegani, quando il locho si perse; e come el si parli de lì esso podestà, e la causa. E dice mal di uno, nominato Pollo....., qual é gran rebello, et è causa di tutto; et le oppe-ration sue non merita questo, tamen ha ubedi-to etc. Di Castel Francho, di Carlo da Cortona, fo fiol di Metto, di 22. Avisa il campo nimicho è dove l’era etc. Di Udem, dii vice locotenente, di 20. Come ha letere dii provedador Contarmi, di Cividal di Friul, zercha danari a quelle compagnie; et perliò si fazi provisione. Etiam el dito provedador scrive in conformità. Di Gradiscila, di sier Fantini Memo, provedador, di W. Come la peste continua lì, è morti